Università degli Studi di Roma “La Sapienza” - Padis
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Nella matrice <strong>di</strong> confusione mostrata in Tabella VIII sono stati accorpati i tre gesti illustratori<br />
(iconi ci, metaforici e deittici), e il valore <strong>di</strong> accordo K risulta in questo caso pari a .85.<br />
Tabella VIII. Matrice <strong>di</strong> c onfusione e in<strong>di</strong>ce K con le categorie dei<br />
gesti illustratori accorpati in un’unica<br />
categoria.<br />
O1<br />
coesivi ritmici emblematici<br />
illustratori adattatori<br />
O2 coesivi 428 18 19 60 3 528<br />
ritmici 67 503 15 99 4 688<br />
emblematici 6 3 227 14 4 254<br />
illustratori 14 35 4 1123 2 1178<br />
adattatori 2 1 1 1 729 734<br />
517 560<br />
K = . 85<br />
266 1297 742 3462<br />
Infine la Tabella IX mostra la matrice <strong>di</strong> confusione rispetto al sistema delle categorie<br />
generali della tassonomia e l’in<strong>di</strong>ce K, in questo caso, risulta pari a .86.<br />
Si<br />
può concludere, dunque, che il maggiore <strong>di</strong>saccordo tra gli osservatori è riscontrabile<br />
all’interno delle categorie generali, vale a <strong>di</strong>re tra alcune delle rispettive sotto-categorie.<br />
L’atten<strong>di</strong>bilità<br />
del sistema <strong>di</strong> co<strong>di</strong>fica migliora e risulta pienamente sod<strong>di</strong>sfacente se si<br />
consideran o le categorie <strong>di</strong> gesti gerarchicamente sovraor<strong>di</strong>nate.<br />
Tabella<br />
IX. Matrice <strong>di</strong> confusione e in<strong>di</strong>ce K con le categorie dei generali della tassonomia.<br />
O1<br />
coesivi ritmici ideativi adattatori<br />
O2 coesivi 428 18 79 3 528<br />
ritmici 67 503 114 4 688<br />
ideativi 14 35 1368 2 1419<br />
adattatori 2 1 2 729 734<br />
511 557<br />
K = . 86<br />
1297 738 3462<br />
Tenendo in considerazione la matrice <strong>di</strong> confusione come in Tabella VII, vale a <strong>di</strong>re con le<br />
categorie <strong>di</strong> gesti coesivi accorpate in un’unica categoria a fianco delle altre categorie specifiche<br />
dei gesti (ritmici, emblematici, iconici, metaforici, deittici, adattatori), sono stati calcolati gli<br />
in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> accordo sul sistema <strong>di</strong> categorie per ogni contesto osservato.<br />
Tale livello <strong>di</strong><br />
categorizzazione<br />
può essere prescelto in quanto è quello che consente <strong>di</strong> perseguire il grado<br />
massimo possibile <strong>di</strong> dettaglio delle categorie nelle quali i gesti vengono co<strong>di</strong>ficati preservando<br />
un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> atten<strong>di</strong>bilità elevato. I risultati sono mostrati in Tabella X.<br />
Osservando la Tabella X è possibile affermare che il sistema <strong>di</strong> categorie nel livello<br />
proposto risulta atten<strong>di</strong>bile (K > .75) in ciascuno dei cinque contesti (due “naturali”, tre<br />
“simulati”)<br />
osservati. Tuttavia è possibile notare che per il contesto “Simulazione <strong>di</strong><br />
interrogatorio” l’in<strong>di</strong>ce K <strong>di</strong> accordo risulta più basso rispetto a quello rilevato negli altri contesti:<br />
ciò non<strong>di</strong>meno tale in<strong>di</strong>ce risulta accettabile, dunque non problematico, rispetto all’accezione,<br />
considerata la più restrittiva, <strong>di</strong> Bakeman e Gottman (1997). Anche nel caso delle simulazioni in<br />
gruppo l’in<strong>di</strong>ce risulta un po’ inferiore agli altri contesti: ciò può essere interpretato in relazione<br />
al maggior numero <strong>di</strong> interagenti che venivano osservati, il quale comporta ovviamento un<br />
aumento della <strong>di</strong>fficoltà della co<strong>di</strong>fica per l’osservatore. È dunque possibile affermare che anche<br />
l’obiettivo 1d, relativo all’atten<strong>di</strong>bilità del sistema <strong>di</strong> co<strong>di</strong>fica nei <strong>di</strong>versi contesti interattivi<br />
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