Edizione del 10/05/2013 - Corriere

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CORRI R Venerdì 10 maggio 2013 I CADAVERI CARBONIZZATI DI DUE UOMINI RITROVATI A PALERMO La mafia americana arriva in Sicilia: due omicidi I cadaveri carbonizzati di due uomini sono stati rinvenuti dai Carabinieri di Palermo a Casteldaccia. Secondo gli investigatori si potrebbe trattare di due uomini coinvolti in un traffico di droga con il Canada, Juan Ramon Fernandez di 57 anni e Fernando Pimentel, 36 anni. I corpi di Juan Ramon Fernandez Paz e Fernando Pimentel, sono stati scoperti dai carabinieri del Ros e del Nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo in una discarica abusiva di rifiuti in contrada Fiorilli, a Ca- Berlusconi: i giudici mi vogliono far fuori. E prepara la risposta in piazza 'E' una ridicola provocazione preparata dalla parte politicizzata della magistratura che da vent'anni cerca di eliminarmi come principale avversario della sinistra'. Il giorno dopo la sentenza di condanna per i diritti tv Silvio Berlusconi torna in video per sparare alzo zero contro queli pm che usano la giustizia a fini politici. Il Cavaliere se la prende anche con la Procura di Napoli che ieri lo hanno rinviato a giudizio nell'ambio dell'inchiesta sulla cosiddetta compravendita dei senatori nel 2006: 'E' una cosa assurda e cio' alimenta polemiche che possono condizionare il clima ma non saremo noi a farlo'. Nonostante i toni bellicosi, il leader azzurro assicura che non mettera' in crisi la maggioranza: 'Ora abbiamo fatto molto per dare un governo forte e stabile all'Italia e non metteremo certamente in discussione per una sentenza assolutamente iniqua e infondata'. L'ex premier, almeno per ora, frena i 'falchi'. Preferisce, per senso di responsabilita' e per non accollarsi un'eventuali crisi politica, mantenere separata la sorte del governissimo guidato da Enrico Letta dalle 'sue vicende personali'. Ma invita i suoi a mobilitarsi per reagire alle 'aggressioni giudiziarie'. Il Pdl, infatti, trasforma in manifestazione di piazza l'appuntamento elettorale di sabato a Brescia per lanciare la candidatura a sindaco di Adriano Paroli (alle 18, in piazza Duomo, e' previsto un comizio del presidente pidiellino) e pensa a un'iniziativa anti-pm per lunedi', davanti al Tribunale di Milano, quando riprendera' il processo Ruby. Pesantissimo l'affondo di Beppe Grillo che cala a Roma e gela il Cav ('Merita il carcere'), mentre in Parlamento il Movimento 5 Stelle insiste sull'ineleggibilita Il Pdl, dunque, e' pronto a scendere in campo a difesa del suo leader, dopo 'le ultime aggressioni giudiziarie' che avrebbero fatto scattare l'allarme in via dell'Umilta'. La macchina organizzativa del partito lavora gia' a ritmo serrato per richiamare l'attenzione del 'popolo azzurro' sui temi della giustizia. Gregorio Fontana, deputato questore del Pdl, spiega la strategia: 'Ieri dai giudici di Milano e' venuta l'ennesima conferma che la mobilitazione contro l'uso politico -e 'personalizzato'- della giustizia non solo e' legittima, ma e' necessaria. Bene facemmo, dunque, noi parlamentari del Pdl, a manifestare davanti al palazzo di Giustizia. E altre manifestazioni, ovviamente, dovranno essere organizzate per sensibilizzare gli italiani contro l'accanimento giudiziario nei confronti del nostro presidente'. L'annuncio della manifestazione di Brescia arriva mentre dai vertici del Pdl arrivano rassicurazioni che non ci sara' nessuna conseguenza sulle larghe intese. Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti, e' tra i primi a gettare acqua sul fuoco: 'Non sara' una sentenza ingiusta a far cadere il governo'. Sulla stessa linea il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri: 'La prosecuzione di un accanimento e la tentazione di chiudere per via giudiziaria una sfida politica che per via politica la sinistra non e' riuscita a chiudere nei confronti di Berlusconi e' una cosa inaccettabile e quindi non puo' non avere ripercussione sul dibattito politico e sui suoi protagonisti'. steldaccia. Di loro non si avevano piu' notizie dal 9 aprile scorso. I due erano oggetto di una indagine da parte del Ros, che aveva ricevuto una segnalazione dalle autorita' canadesi riguardo la presenza in Sicilia di Fernandez, principale esponente della famiglia dei Rizzuto a Toronto. L'uomo si era poi stabilito a Bagheria nel giugno del 2012 dopo la sua espulsione dal Canada al termine della espiazione di una condanna a 10 anni di reclusione per estorsione, traffico di stupefacenti e possesso di I FATTI DELLA VITA 2 armi. L'altra vittima era invece un affiliato alla criminalita' organizzata di Toronto ed era arrivato nell'isola alla fine di marzo per incontrare proprio Fernandez. Le indagini, condotte con la stretta collaborazione della Royal Canadian Mounted Police, hanno documentato l'esistenza di un collegamento operativo tra Cosa nostra canadese e la sua cellula bagherese, costituita da affiliati gia' stabilitisi in Canada e 'attivi' a Montreal e in altre regioni del Canada e strettamente legati alla famiglia siciliana Cultrera Carua- na e alla famiglia Bonanno di New York. Intanto avrebbero gia' un volto e un nome gli autori dell'omicidio In manette sono finiti due fratelli di Bagheria (Palermo), Pietro Scaduto di 49 anni e Salvatore Scaduto di 51 anni. Il padre dei due fratelli era stato ucciso da Cosa nostra in una faida di mafia. Sono accusati di avere ucciso Juan Ramon Fernandez di 57 anni e Fernando Pimentel di 36 anni, che avevano rapporti con la famiglia mafiosa di Bagheria, decapitata ieri in una imponente operazione antimafia. 35 anni fa la tragedia di Aldo Moro ricordata ieri dalle più alte cariche dello Stato Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha deposto una corona di fiori, in via Caetani, sotto la lapide di Aldo Moro, lo statista democristiano rapito e ucciso dalle Brigate Rosse 35 anni fa. Insieme al capo dello Stato ci sono il premier Enrico Letta, il presidente del Senato Pietro Grasso, la presidente della Camera Laura Boldrini, il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Presente anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e Pierluigi Castagnetti dei Popolari. La tragedia al porto di Genova: spunta un filmato del momento dell’impatto. Il cordoglio del Papa Il tragico schianto della Jolly Nero sulla torretta dei piloti del porto di Genova e' stato immortalato da filmati effettuati da telecamere ambientali sia dell'Autorita' portuale sia di altri enti e societa' che hanno sede nei pressi di Molo Giano. In particolare c'e' un video dello Yacht Club che avrebbe filmato proprio il momento dell'impatto. Questi filmati sono stati acquisiti dalla procura genovese e nei prossimi giorni saranno visionati dagli inquirenti e messi in relazione con i dati estratti dal Vdr, il Voyager data recorder, la cosiddetta "scatola nera" della nave. Il dispositivo e' stato consegnato stamani dalla Capitaneria di porto al pm Walter Cotugno che lo ha affidato alla polizia postale per la duplicazione del contenuto. Il Vdr dovrebbe fornire i dati essenziali, su rotta, orari e tracce vocali, per tracciare una prima, dettagliata, notizia di reato. E' atteso invece per domani il conferimento di incarico a uno o piu' periti per valutare lo stato delle dotazioni della Jolly Nero, in considerazione della presunta avaria che sarebbe stata, almeno in parte, all'origine della tragedia. Prosegue intento febbrile l'attivita' di acquisizione di testimonianze di persone direttamente e indirettamente coinvolte nell'incidente. Uomini della Capitaneria di porto hanno sentito oggi numerosi dipendenti della societa' Rimorchiatori riuniti di cui facevano parte i rimorchiatori "Genoa" e "Spagna" che stavano aiutando la nave nella manovra di uscita dal porto. In questo contesto, non appena sara' possibile, saranno sentiti i quattro feriti scampati alla sciagura attualmente ricoverati negli ospedali Villa Scassi e Galliera di Genova. "Appresa la notizia del grave incidente avvenuto presso il Porto di Genova, il Sommo Pontefi- ce esprime la sua profonda partecipazione al dolore che colpisce l`intera città". E' quanto si legge nel telegramma di cordoglio di Papa Francesco, inviato dal cardinal Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, al cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova. Il Pontefice, si legge nel telegramma riportato dal 'Sir', "mentre assicura fervide preghiere di suffragio per quanti sono tragicamente morti, invoca dal Signore una pronta guarigione per tutti i feriti e affidando alla materna protezione della Vergine della Guardia quanti sono colpiti dal drammatico evento, invia la sua confortatrice benedizione apostolica". OSSERVATORIO E’ accaduto in Campania Turista francese ferita in tentativo scippo NAPOLI - Una turista francese di 42 anni e' rimasta ferita in un tentativo di rapina avvenuto l’altra notte al Corso Umberto. La donna, che alloggia in un hotel, stava tornando in albergo poco prima delle 2 quando e' stata affrontata da un uomo giunto a bordo di uno scooter, che ha tentato di strapparle la borsa. La turista ha fatto resistenza ed e' caduta a terra. Il rapinatore ha desistito ed e' fuggito. La turista e' stata trasportata al 'Loreto Mare'. Nella caduta ha subito la frattura di una clavicola. La prognosi dei medici e' di 30 giorni. Minorenne gambizzato a Forcella NAPOLI - Un 17 enne e' stato ferito alla gamba da un colpo di pistola in circostanze non ancora chiarite dalla polizia. Il ragazzo, che abita nella zona di Forcella, ha riferito alla polizia di essere stato avvicinato in piazza Calenda, stamattina intorno alle 6, da un uomo che avrebbe cercato di impadronirsi del suo orologio 'Rolex'. Alla sua reazione, l' uomo gli avrebbe esploso contro un colpo di pistola alla gamba. Il ragazzo e' stato medico all' ospedale 'Loreto Mare'. La prognosi per lui e' di 10 giorni, ma la sua versione e' al vaglio della polizia. Il padre del ragazzo sarebbe legato alla criminalita' organizzata. Sequestrati 4.000 kg di alimentari dai Nac ROMA - Controlli straordinari dei Nac, i Nuclei antifrodi carabinieri, su tracciabilita' ed etichettatura dei prodotti agroalimentari, sono in corso in tutta Italia: 241 le aziende controllate e oltre 4.000 chili di prodotti alimentari sequestrati; 65 le persone denunciate. E stata anche individuata carne proveniente dall'Olanda in un circuito di produzione di salumi falsi dop. Sono state inoltre accertate frodi per circa due milioni di euro e segnalate all'autorita' garante per la concorrenza e per il mercato condotte commerciali ingannevoli per i consumatori. Sigarette elettroniche, tabaccai: bloccare la vendita NAPOLI - L'UniontabItalia (Unione operatori del tabacco Italia), aderente a Confimprese, ha presentato un ricorso al Tar del Lazio per bloccare la vendita delle sigarette elettroniche 'essendo un surrogato o, meglio, un modo di consumare nicotina, quindi di produrre sigarette senza cartina e in forma liquida'. Lo annuncia Enzo Perrotta, presidente dell'associazione che conta 5.320 soci tra i tabaccai italiani. 'Il prodotto contenente nicotina - dice Perrotta - va opportunamente tassellato dal Monopolio prevedendo l'accise come per le tradizionali sigarette. Le leggi che regolano la distribuzione dei tabacchi impongono cio' ma soprattutto impongono la distribuzione in maniera selettiva e ben definita'. Secondo l'associazione dei tabaccai 'l'incertezza e la tardivita' dell'applicazione delle leggi esistenti sta portando un danno annuo all'Erario di 1 miliardo di accise ed una forte danno ad una categoria fortemente provata anche dal contrabbando delle bionde che in un momento di crisi sta fortemente tornando alla ribalta per le strade di molte aree metropolitane'. L'UniontabItalia riconosce che 'il prodotto in questione arreca danno in misura minore della sigaretta tradizionale ma e' certificato da diverse Universita' italiane che fa danno comunque ai consumatori Camminava completamente nudo al centro di Napoli NAPOLI - Camminava completamente nudo in via Marina, tra la stupore degli automobilisti, alcuni dei quali lo hanno filmato con i telefoni cellulari. Protagonista un uomo di 41 anni, di Napoli, affetto da disturbi psichici. E' accaduto verso la mezzanotte di ieri. Alla sala operativa della Questura e' stata segnalata la presenza di un uomo completamente nudo tra via Vespucci ed il Corso Garibaldi. Nella zona e' intervenuta una volante del commissariato Vicaria-Mercato. L' uomo, che camminava sullo spartitraffico al centro di via Marina, e' stato seguito per alcune centinaia di metri da uno dei poliziotti, che, strada facendo, ha cercato di convincerlo a salire sulla Volante. Intanto, la scena veniva notata da diversi automobilisti e ripresa con i cellulari. Le immagini sono state postate su Internet. Alla fine, il 41 enne ha accettato di salire sull' auto della polizia ed e' stato condotto dagli agenti all' ospedale 'Loreto Mare'. Gli agenti lo hanno coperto con un lenzuolo. Rapina in sala giochi a Benevento BENEVENTO - Due giovani con il volto coperto da passamontagna ed una busta in plastica ed armati di una pistola giocattolo hanno fatto irruzione all'interno di una sala giochi di Benevento, dove, dopo aver minacciato il titolare, si sono fatti consegnare l'incasso di circa 500 euro. Impossessatisi del denaro, i rapinatori sono fuggiti. Sulla rapina indagano i carabinieri. Minacciato assessore regionale al Lavoro NAPOLI - Severino Nappi, assessore al Lavoro della Regione Campania, e' stato minacciato ieri mattina in piazza Trieste e Trento, da un uomo poi identificato dalla polizia, dipendente dell'Astir. Nappi si stava recando nella sede della Regione, palazzo Santa Lucia, quando l'uomo l'ha avvicinato dicendogli che 'la scorta prima o poi gliel'avrebbero levata'. L'uomo e' stato allontanato dalla scorta assegnata all'assessore proprio per motivi di sicurezza. Arrestati due affiliati al clan Gallo-Cavalieri NAPOLI - Sparatorie lungo le strade di Torre Annunziata (Napoli), tra affiliati al clan Gionta-Valentini e Gallo-Cavalieri. Spari spesso anche contro esercizi commerciali di persone legate ad appartenenti al clan avverso. E' nell'ambito di indagini finalizzate a far luce su tutto questo che sono stati arrestati, dagli agenti del commissariato di polizia di Torre Annunziata, due pregiudicati considerati affiliati al clan Gallo-Cavalieri. Si tratta del 29enne Natale Cherillo, di Torre Annunziata, pregiudicato per associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata alla commissione di omicidi, nonche' per detenzione abusiva di armi e per varie violazioni alla normativa sulle sostanze stupefacenti e del 28enne Luigi Genovese, di Trecase (Napoli), pregiudicato per associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata alla commissione di reati in materia di stupefacenti. I due, destinatari di due ordinanze di custodia cautelare emesse da Tribunale di Napoli lo scorso marzo, erano gia' sfuggiti alla cattura una volta; avevano trovato rifugio in un'abitazione situata nelle campagne di Poggiomarino (Napoli). Insieme ai due pregiudicati, arrestato anche il proprietario dell'abitazione per favoreggiamento. Sacerdote candidato, vescovo Alfano: deve rinunciare SANT'AGNELLO - La candidatura del sacerdote Nicola De Maria nella lista dei 'Cristiani Democratici', per le elezioni amministrative del Consiglio comunale di Sant'Agnello (Napoli), e' stata appresa 'con dolore' dall'’arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, monsignor Francesco Alfano, che chiede al presule di 'rinunciare' alla candidatura e di 'togliere dalla porta della chiesa di San Biagio ogni riferimento elettorale'. Lo comunica l'ufficio stampa della curia arcivescovile di Sorrento-Castellammare di Stabia in cui ricade la chiesetta di San Biagio di cui don De Maria, 79 anni, e' rettore. L'arcivescovo gli ha fatto consegnare, dal vicario generale, don Catello Malafronte, una lettera nella quale ricorda al sacerdote alcuni canoni del Codice di diritto canonico.
Nove maggio, giornata della memoria: sembra esercizio retorico, di questi tempi; eppure proprio l’emergenza dei tempi impone un pensiero fermo, alla luce anche del momento elettorale, che interessa la città capoluogo come gli altri Comuni chiamati al rinnovo degli organismi amministrativi. Enzo De Luca, già senatore del Pd, parte dalla lezione di Aldo Moro. «Penso sia abbastanza nota la mia posizione convintissima sul ruolo di Aldo Moro e sull’influenza che ha avuto il suo pensiero. Il fatto che il presidente della Repubblica non smetta di trasmetterne il messaggio è un segno tangibile della grande attualità del suo messaggio». Sappiamo che non intende entrare in polemiche e beghe. Cominciamo allora dalla grande storia che si celebra oggi. Qual è secondo lei l’attualità del pensiero di Aldo Moro? «Moro è uno statista morto 35 anni fa, quando fu messo in crisi il sistema istituzionale del paese. Ma quella storia non si è mai spezzata. Quello era certo un tempo diverso. Ma ricordo benissimo la grande commozione che attraversò il paese, che attraversò me, sia per il rapimento, sia quando ci fu il ritrovamento, il nove maggio, appunto, del corpo senza vita. Ricordo la reazione del Paese, rispetto all’ “attacco al cuore dello Stato”. Moro e Berlinguer avevano il senso dello Stato, e quel sentimento è servito per superare momenti difficilissimi della nostra democrazia». Con che cosa coincide oggi la fine di Aldo Moro? «Moro incarnava l’anima del paese. Le brigate rosse, quando l’hanno ammazzato, hanno anche decretato la fine del terrorismo. E’ venuta meno quella ideologia rivoluzionaria. E nonostante quei fatti così gravi, resta una lezione straordinaria, perché si riuscì a trovare il senso della comunità, tanto da parlare di solidarietà nazionale e compromesso storico. In quella occasione c’erano i partiti, e c’erano gli uomini di Stato». Dicevamo, oggi, che cos’è quella storia? «La difficoltà sta nel ricercare quella stessa solidarietà. Oggi si avverte qualcosa di più drammatico. Non possiamo certo parlare di attacco al cuore dello Stato: lo Stato è saltato. Non possiamo parlare di bene comune. Il bene comune non c’è. L’attualità della giornata della memoria, del nove maggio, nel ricordo di quanti sono stati uccisi dal terrorismo o dalla mafia, è ritrovare quel senso comune, quell’interesse generale, quella speranza per i giovani, le donne, perché quelle ener- 3 CORRIERE L’INTERVISTA Venerdì 10 maggio 2013 gie positive possano entrare nelle istituzioni, oggi aggredite e vituperate». Questo salto culturale è quel che manca? «Sì, credo proprio di sì, quella storia, e quella lezione, dopo 35 ani, pare si siano spezzate, specie dagli anni novanta, con l’invasione del populismo e della demagogia berlusconiana». Che fare, oggi? «Torno a dire, intercettiamo l’attualità della storia, e quel che Moro richiamava nei suoi discorsi: far emergere il senso di responsabilità, altrimenti è difficile uscirne. Il Pd non è da meno, anzi, è fortemente chiamato a rispondere, sul piano della responsabilità diffusa, specie in questi giorni, dopo le vicende del governo, e del presidente della Repubblica. Una forte autocritica è necessaria. Credo sia altrettanto impellente una riconsiderazione della storia morotea-berlingueriana». Detta in altri termini? «Arrivare ad un pensiero attualissimo di Moro: l’alternanza democratica. Se non si approda a questa condizione, diventa difficile uscire dalla profondissima crisi in cui viviamo. Basta spezzoni, basta frammenti di partito». Il linguaggio di unità. Ma se non c’è neanche territorialmente... «Vero, ma è anacronistico parlare di fasce costiere e aree interne, di nord e sud. Cose superate. Siamo in un contesto globale, e un anniversario importante come quello di oggi serve a capire che l’unità d’intenti è la leva, qualcosa da cui ripartire. Questo credo sia il vero senso del suo messaggio, a 35 anni dalla morte per mano del- politica Enzo De Luca: ripartiamo dall’attualità della lezione di Aldo Moro «Il monito? Responsabilità» Il messaggio ai candidati del centrosinistra, esteso anche agli avversari, per un ritrovato “senso del dovere” capace di costruire un nuovo Mezzogiorno le brigate rosse». Ma gli scontri continuano, dentro e fuori il Pd. «Dico che è inaccettabile la vio- lenza dello scontro nel Mezzogiorno, in Campania, in Irpinia e in città. Il confronto-scontro, se vuole, deve avvenire - visto che voi del Corriere mi state sollecitando questa riflessione - sul piano progettuale. Sembrerà una frase fatta, ma è questo che serve. Serve l’idea, non l’occupazione dello spazio. Serve agire nel giusto, non per l’interesse particolare. Serve abbandonare del tutto l’antica malattia del Mezzogiorno, che fa riferimento all’era giolittiana, trasformismo e opportunismo. Quando ho visto oltre cento parlamentari andare da una parte all’altra, mi sono fatto promotore, nella legislatura appena passata, di emendamenti con i quali ho proposto la decadenza. Non c’è stata risposta. Altro che bene comune. Altro che senso dello Stato. Allora, recuperiamo noi stessi, recuperiamo il nostro essere soggetti di questa nazione, di questo tempo. Animiamo un confronto non tra nemici, ma tra avversari che si contrappongono e si confrontano su disegni alternativi. Non possiamo ridurci a questi frammenti. La frammentazione è indice di scarsa credibilità, e di non democrazia. Ricordo che Aldo Moro fu commemorato alla Camera con uno straordinario intervento, il più straordinario fra tutti, quello di Enrico Berlinguer. E ciò perché venne meno il vero riferimento dello Stato». Come recuperare questa storia? «Questa lezione va recuperata nell’ambito dei partiti, anche per la crisi che stiamo attraversando, perché finalmente possiamo guardare al bene comune. Certo, sono tempi diversi, c’è una crisi economica gravissima, e istituzioni e democrazia sono ad altissimo rischio, non reggono più. Ma non si può e non si deve tacere, * “L’Irpinia non dimentica Peppino Impastato” La memoria Nel giorno del ricordo delle vittime della mafia e del terrorismo Rifondazione non dimentica la figura di Peppino Impastato, il giovane militante comunista che a Cinisi scelse di ribellarsi alla mafia e per questo, considerato scomodo a causa delle sue denunce attraverso “Radio Aut”, fu ucciso. «Peppino logorato dalla consapevolezza decise di ribellarsi - ricorda il segretario Tony Della Pia - di urlare con forza che "la mafia è una montagna di merda" , praticò il metodo dell'inchiesta per focalizzare dinamiche e, gli intrecci che le determinavano , ideò sistemi comunicativi, Radio Aut e L’Idea Socialista, luoghi di confronto democratico, il Circolo Musica e Cultura, per sollecitare partecipazione, diffondere cultura,consapevolezza, voglia di libertà, per contrastare le paure e la rassegnazione da sempre armi letali nelle mani dei potenti. Noi non intendiamo commemorarlo non sarebbe giusto, consuetudine vuole che si celebrino i morti, ma Peppino non è morto, Peppino vive in quanti ancora oggi lottano la stessa battaglia e urlano in ogni angolo del Paese che la mafia è una montagna di merda». Anche Marcello Rocco del Pd di Serino in una nota ricorda Impastato associandolo alla figura dell’ex presidente Dc Aldo Moro, vittima del terrorismo. «Due fatti di sangue contraddistinsero quella triste giornata - ricorda - l’assassinio del Presidente della Democrazia Cristina Aldo Moro, per mano delle Brigate Rosse ed il ritrovamento del suo cadavere in via Caetani a Roma, e l’omicidio del giovane militante di Sinistra siciliano Peppino Impastato ad opera della mafia. Ricordare, a 35 anni di distanza, quelle due morti rappresenta, per tanti di noi, un momento di vicinanza verso chi, anche a costo della vita, ha speso la propria esistenza per l’interesse generale». Impastato, conclude, «vive ogni giorno attraverso l’azione di tutti coloro che si impegnano in politica e nel sociale per migliorare la realtà nella quale vivono 365 giorni all’anno e non soltanto durante le campagne elettorali. L’antipolitica ed il malaffare si combattono con la buona politica attraverso l’esercizio della legalità, della trasparenza e della difesa dei più deboli. L’impegno di tanti cittadini onesti e disinteressati alla vita pubblica attraverso l’associazionismo e l’attività politica ci mostra, ogni giorno, che ci sono i presupposti per un cambiamento reale ed in meglio. C'è l'Italia che onora Andreotti e quella che ricorda Peppino Impastato ed Aldo Moro. Siamo fieri d'appartenere a quest’ultima». bisogna parlare ai giovani, al Mezzogiorno. Stiamo trattando di attualità del pensiero di Moro. Bene, è o non è attualissimo quando diceva che ognuno deve recuperare il senso di responsabilità? Moro diceva, 35 anni fa: so bene che c’è la crisi, ma dobbiamo affrontare il nostro presente in tutta la sua drammaticità: questo è il senso della politica. Non credo ci siano messaggi più attuali di questo». Il nove maggio è la data dalla quale ripartire? «Vi ringrazio di avermi chiesto questa riflessione oggi, e poi in una fase difficile della mia vita: ricordare questa storia, quella fase storica, significa andare nella direzione di ripristinare il senso dello Stato, perchè quando esso non c’è, prevalgono la prepotenza e la gestione del potere per il potere». Irpinia, Avellino al voto: la campagna elettorale è ancora localistica, poco attenta al salto di qualità, al pensare ad Avellino capoluogo, riferimento delle nuove politiche territoriali. «Sono d’accordo, e mi rivolgo alla città e alla provincia di Guido Dorso per dire che una visione non solo provinciale ma direi meridionale deve entrare a fare parte della campagna elettorale in corso. Lo sa il nostro candidato a sindaco, Paolo Foti, a cui ho consigliato, insieme con gli altri candidati, di non rispondere alle provocazioni ma farsi carico della capacità progettuale, e far emergere quella straordinaria espressione che è il senso della comunità, fare cioé proposte alternative per guidare la città capoluogo. Essa non è più il paesone, né deve essere il centro dello scontro o dell’insulto. Mi auguro che lo facciano tutti: i candidati del centrosinistra ma anche gli altri, gli avversari, a cui auguro di condurre la competizione sullo stesso livello, di altissima levatura. Credo che questa sia la versa sfida, leggere a fondo la lezione di Aldo Moro, degli anni bui del terrorismo, per dare risposte alla crisi economica e alla crisi occupazionale, che apre le porte alle infiltrazioni malavitose. Chiudo con un’ultima straordinaria e attualissima lezione di Moro: "Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere". Parole profetiche. Che non meritano nessun altro commento, se non la loro consegna, al dottor Foti come a tutti gli altri candidati. Sia questo il nuovo Mezzogiorno». (ivana picariello)
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