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I maestri della prospettiva - Artleo.it

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schi già scarnamente usati per le tarsie bergamasche di<br />

Santo Stefano. Una pratica lignaria ricchissima riesce<br />

dunque a darsi una ragione di stile che, in un certo<br />

senso, sl<strong>it</strong>ta sull’attual<strong>it</strong>à e contestual<strong>it</strong>à figurativa dei<br />

modelli, delim<strong>it</strong>ando una zona di eccezione tecnica. La<br />

capac<strong>it</strong>à di complicazione figurale dei vecchi schemi va<br />

di pari passo con l’accresciuta preoccupazione virtuosistica<br />

nel taglio e combinazione <strong>della</strong> materia. Non si<br />

tratta d’intervenire all’interno delle regole proporzionali<br />

<strong>della</strong> costruzione visiva; il riuso dei cartoni è un problema<br />

di estensione del campo «p<strong>it</strong>torico». La figurazione<br />

arch<strong>it</strong>ettonica dei pannelli bergamaschi può essere<br />

prosegu<strong>it</strong>a, dilatata, complicata a piacere, lungo gli<br />

assi convergenti. Il medesimo prospetto arch<strong>it</strong>ettonico<br />

d’ascendenza bramantesca sarà letteralmente riproposto<br />

fin nel clima ormai tridentino in cui si chiude la carriera<br />

dell’intarsiatore 59 . Il cartone certamente vignolesco<br />

usato per il pannello ordinato da Francesco Guicciardini<br />

(1534) serví anche, riducendone lo sviluppo lungo gli<br />

assi prospettici, per una delle due scene maggiori <strong>della</strong><br />

porta di San Pietro, a Perugia 60 .<br />

3. Tarsia e p<strong>it</strong>tura.<br />

Massimo Ferretti - I <strong>maestri</strong> <strong>della</strong> <strong>prospettiva</strong><br />

Il cardinal Salviati avendo disiderio avere un quadro di<br />

legni tinti, cioè di tarsia, di mano di Fra Damiano da Bergamo,<br />

converso di San Domenico di Bologna, gli mandò<br />

un disegno, come volea che lo facesse, di mano di Francesco<br />

[il p<strong>it</strong>tore da lui protetto, che ne trasse il nome] fatto<br />

di lapis rosso: il quale disegno, che rappresentò il re Dav<strong>it</strong><br />

unto da Samuello, fu la miglior cosa e veramente rarissima<br />

che mai disegnasse Cecchino Salviati 61 .<br />

I «legni tinti», le minute incrostazioni polimateriche,<br />

fanno <strong>della</strong> tarsia di fra Damiano quell’azzardoso tra-<br />

Storia dell’arte Einaudi 24

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