in Officina - Gustolocale
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20<br />
Angeli, ostriche<br />
e champagne<br />
Alla scoperta delle ostriche di Cadoret<br />
Siamo stati <strong>in</strong>vitati presso il Parco degli Angeli Resort, un luogo <strong>in</strong>cantato,<br />
dove l’arte, la musica e il design si fondono <strong>in</strong> un’unica armonia di stili per<br />
avvolgere e viziare l’ospite. Un luogo poliedrico, di recente ristrutturazione,<br />
dove dove scoprire scoprire il ristorante Atelier che propone una cuc<strong>in</strong>a raffi nata ed orig<strong>in</strong>ale<br />
dove la qualità qualità è un must e il valore è s<strong>in</strong>cero. Un Un luogo per trascorrerere<br />
un un dopo dopo cena nella nella suggestiva atmosfera del Lounge Club dalla musica<br />
co<strong>in</strong>volgente e con un’ottima un’ottima selezione di dr<strong>in</strong>k, ma dove dove è possibile possibile anche<br />
soggiornare soggiornare <strong>in</strong> ambienti eleganti dal design moderno moderno e contemporaneo e<br />
dagli standard elevati.<br />
Numerose le serate a tema che il patron Angelo Zocca sta curando per<br />
promuovere la cultura del cibo nel vicent<strong>in</strong>o, siamo andati a scoprire di che<br />
cosa si tratta, alla scoperta della reg<strong>in</strong>a dei molluschi, che anche se esteriormente<br />
è poco <strong>in</strong>vitante, ruvida e grigia, cela al suo <strong>in</strong>terno una carne<br />
prelibata, vera golosità per i gourmet di tutto il mondo... siamo andati alla<br />
scoperta delle ostriche di Cadoret.<br />
Tra tutti i molluschi mar<strong>in</strong>i - come ha spiegato Alberto Capacci di Selecta,<br />
che ne cura la commercializzazione - le ostriche sono sempre state le più<br />
pregiate ed anche le più coltivate, fi no a quando non sono state superate<br />
dalle cozze. Apparsa sul nostro pianeta circa cento milioni di anni fa, l’ostrica<br />
è ben nota s<strong>in</strong> dall’antichità: già all’epoca dell’Antica Roma <strong>in</strong>fatti si facevano<br />
arrivare <strong>in</strong> Italia dalla Bretagna e dalla Gallia ostriche <strong>in</strong> anfore piene<br />
di acqua di mare. In Francia, Inghilterra e Olanda le ostriche erano pescate<br />
da enormi banchi naturali che però <strong>in</strong>iziarono a dar segni di cedimento verso<br />
la metà dell’Ottocento, a causa dello sfruttamento, fu così che i francesi, i<br />
maggiori consumatori di ostriche, dovettero correre ai ripari imparando a<br />
loro volta, come avevano fatto i Romani secoli prima, le tecniche di coltivazione,<br />
tanto che ora nell’immag<strong>in</strong>ario collettivo le “vere” ostriche sono proprio<br />
quelle dell’Atlantico, dei grandi vivai avvolti dall’alternarsi delle maree,<br />
dove le fredde acque dell’oceano, ricche di plancton, alzandosi e ritirandosi,<br />
sommergendo le conchiglie e poi lasciandole <strong>in</strong> secca, le costr<strong>in</strong>gono ad<br />
aprirsi e poi a richiudersi, rendendole forti e resistenti. più saporite e carnose<br />
di quelle del Mediterraneo. La riproduzione delle ostriche avviene attraverso<br />
la deposizione di milioni di uova, dalle quali si schiudono le larve, che ben