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in Officina - Gustolocale

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presto si attaccano qualche supporto dove completano il loro ciclo vitale.<br />

Tuttavia l’uomo fornisce loro dei substrati di supporto sotto forma di raccoglitori,<br />

che nel sud della Bretagna consistono <strong>in</strong> speciali tegole cave trattate<br />

con calce. Annidata all’ombra dell’estuario del fiume Belòn, a due passi da<br />

Pont-Aven, Riec sur Belon ha, da sempre, basato la sua fama sul notevole<br />

sapore delle sue ostriche, tra le quali la celebre “piatta” di cui porta il nome.<br />

Ed è qui che nascono le celebri Belòn, aff<strong>in</strong>ate nel letto del fiume Belòn, con<br />

una densità di massimo venti ostriche per metro quadro, dove l’apporto nutrizionale<br />

è superiore, e che permette ai molluschi di arricchirsi ulteriormente,<br />

a vantaggio del gusto, e di depurarsi. Per ragioni economiche il M<strong>in</strong>istero<br />

dell’Agricoltura francese ha permesso a tutti i produttori di ostriche piatte di<br />

poter denom<strong>in</strong>are il proprio prodotto con l’appellativo Belòn, una denom<strong>in</strong>azione<br />

frutto di una sapiente mossa commerciale. Queste ostriche piatte,<br />

<strong>in</strong> questo caso chiamate Belòn du Belòn, sono precedute nel mondo dalla<br />

loro reputazione, sono le ostriche più ricercate <strong>in</strong> assoluto, ed hanno saputo<br />

stupire ancora una volta durante la degustazione per la loro carne dalle sottili<br />

note di bosco e l’eccezionale delicatezza. Se l’idea di mangiarle crude non vi<br />

aggrada esistono vari modi per assaporarle, ne abbiamo avuto una conferma<br />

nei piatti realizzati dallo chef Renato De Pretto, specialista nella elaborazione<br />

del pesce, che al term<strong>in</strong>e della degustazione ci ha allietato con alcune sue<br />

preparazioni, dal risotto all’ostrica, cuc<strong>in</strong>ato nella sua acqua ed appositamente<br />

non mantecato per mantenere quanto più possibili <strong>in</strong>tegri gli aromi<br />

del mare, alla Crema di patate con occhio d’ostrica ed <strong>in</strong>salat<strong>in</strong>a di baccalà,<br />

servita <strong>in</strong> abb<strong>in</strong>amento con una Gu<strong>in</strong>nes, che con il suo gusto amaro ed<br />

<strong>in</strong>confondibile ha saputo sostenere nel migliore dei modi questo piatto semplice<br />

ma delizioso. Sia che la si consumi cruda, sia che la si cuocia, l’ostrica<br />

è molto digeribile, ma bisogna tenere bene a mente di non esagerare, poiché<br />

una dozz<strong>in</strong>a di ostriche hanno le stesse prote<strong>in</strong>e di una bistecca di manzo!<br />

Paolo Gaspar<strong>in</strong><br />

Alberto Capacci<br />

Lo Chef Renato De Pretto

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