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26 abc di Amedeo Sandri onsiderazioni Quale Veneto? La speranza di un progetto concreto Nel momento in cui scrivo si deve ancora andare a votare per le regionali e do va bene e ci sono le possibilità, vengono le strade sono tappezzate di manifesti elettorali. Gli slogans e le promes- “scaricati” in centri diurni e case di riposo, se con parole parole chiave evidenziate non si contano, mentre i protagonisti dentro le quali, peraltro, sono defi niti “ospiti/pa- sono tutti ben ben fotografati e, generalmente, ti guardano dritto neglòi occhi zienti”. Le famiglie, intese come marito, moglie per risultare il più più possibile credibili. Tutto giusto, ma poi, a poltrone acqui- e fi gli, durano sempre meno e si sfasciano sempre site cosa succederà? Potranno essere mantenute le promesse volanti- più, quando non nascono proprio, in nome della libertà no? O scompariranno portate dal vento vento marzolino che, come dell’individuo che nasconde l’assoluta mancanza di as- risaputo, è “pazzerello”? Certo è sempre più diffi cile trovare sunzione di responsabilità. Tutti sanno, devono sapere, tutti d’accordo anche sulle cose più più ovvie e di buon senso. usare il computer, il telefonino di ultima generazione, Sembra talvolta che che noi veneti e vicentini, quasi si goda “navigare” su internet, messaggiare ed impostare il a farsi del male, a distruggere più che a navigatore satellitare per arrivare “portati per mano” costruire. costruire. Tutto è doppio, doppio, se se non triplo da un robot parlante a destinazione. E il cervello, o quadruplo, o comunque comunque multiplo... multiplo... Le quel meraviglioso padre di tutti i com- idee del concorrente/avversario sono sono in in ogni caso caso sbagliate sbagliate o o quantomeno quantomeno contestabili, con il risultato che non si arriva mai ad una conclusione VENETO puters, che fi ne ha fatto? Scomparso o, in via estinzione, pronto e confezionato a misura di multinazionale. Siamo tutti pedine, “pupi” in jeans, condivisa. E intanto ci sono sempre anziché bordati di elmo e corazza, ma comunque più famiglie, giovani, donne ed anan- manovrati, spiati fi n sotto le lenzuola. Ma ci sarà qualcosa ziani in diffi coltà. Le ditte ditte chiudono ed che va bene? Si: i luoghi dove ci si reca a scommettere, le arrancano in attesa di di una una “ripresa” che ricevitorie dove si gioca al lotto, ai cavalli, al totocalcio e poi non arriva; le nuove generazioni, dopo aver certe locations per giovani, dove ci si ritrova la sera, in branco, tanto tanto studiato, studiato, passano giorni, mesi, anni, ad per bere e “cazzeggiare” come dice il professor Giannotti che inviare curriculum curriculum che parlano solo di di masters si occupa di dinamica mentale. Il vuoto avanza e i venditori di e non di esperienza lavorativa. Gli anziani anziani sono un fumo, aumentano e prolifi cano anche nel mondo del food. peso per i fi gli gli che hanno già i loro problemi e, quan- Viviamo in un’anarchia alimentare consolidata: il cibo non
Quale Veneto? è più coltura ma semplicemente abitudine, mentre far da mangiare è un fastidio, se non altro per gli odori e i pitti da lavare. E i cuochi? Il pensiero è quello di far parlare di sé, di farsi notare, di apparire, l resto ci pensano i forni di ultima generazione, le attrezzature con “cervello” programmato, i coltelli di ceramica e le casseruole di rame e argento appoggiate su cucine esclusive fi rmate da architetti di grido. Non fi nirò mai di ringraziare mia madre per avermi insegnato a fare risi e patate, Bepi Castagna per avermi fatto battere e spinare bacalà, mio nonno Narciso per avermi iniziato all’arte dello spiedo, Giuseppe Maffi oli per avermi fatto conoscere la più grande delle virtù: l’umiltà! E il Veneto? È un pezzo del puzzle Italia, una regione che si è sempre distinta per la “vocazione” al lavoro! Il futuro governo che si insedierà a Venezia, dia il buon esempio, sia fatto da uomini e donne “lavoratori della politica”, persone umili, di buon senso, vicine alla gente ed ai loro quotidiani problemi. Solo così, ammettendo i propri errori cercando una “via d’uscita” anche grazie alle idee che vengono dagli avversari politici, si potrà pensare nuovamente in positivo! Amedeo Sandri 27
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