La Provincia di Milano per la pace e la cooperazione in Africa
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ase logistica <strong>per</strong> le attività militari dello SPLA. Se vogliamo, l’immag<strong>in</strong>e sposata recentemente<br />
dall’occidente è restituita <strong>in</strong> maniera quasi <strong>per</strong>fetta dall’IGAD che riunisce tutti i paesi del “Corno<br />
al<strong>la</strong>rgato” e che, con il CPA o Naivashe Agreement del 2005, può vantare <strong>di</strong> avere, ed essere, una<br />
delle poche successfull story <strong>in</strong> <strong>Africa</strong>.<br />
Qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, nonostante un’evidente fatica e lentezza, al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e si è imposto un approccio “al<strong>la</strong>rgato” che<br />
ci <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> su<strong>per</strong>are alcuni limiti rilevanti del modo <strong>in</strong> cui è stata letta e compresa quest’area.<br />
Ma a questo punto si pone un nuovo <strong>in</strong>terrogativo: questa immag<strong>in</strong>e del Corno è l’unica possibile,<br />
esistono visioni alternative, visioni che, magari, ci possono aiutare ad <strong>in</strong>quadrare le situazioni attuali<br />
con un maggiore dettaglio?<br />
A ben vedere <strong>la</strong> nostra visone <strong>di</strong> Corno d’<strong>Africa</strong> anche quando si al<strong>la</strong>rga e abbraccia paesi “lontani”<br />
come Kenya e Uganda è attenta ad al<strong>la</strong>rgarsi a Sud. Non a Nord. In secondo luogo l’al<strong>la</strong>rgamento<br />
avviene sempre <strong>in</strong> <strong>di</strong>rezione Ovest, non ad Est. Il Mar Rosso <strong>di</strong>venta una sorta <strong>di</strong> muro, barriera<br />
<strong>in</strong>valicabile.<strong>La</strong> nostra visione del Corno d’<strong>Africa</strong> è qu<strong>in</strong><strong>di</strong> una visione selettiva anche quando<br />
tenta <strong>di</strong> essere generosa e <strong>di</strong> <strong>in</strong>cludere ampi territori, solitamente tra<strong>la</strong>sciati so<strong>la</strong>mente qualche<br />
decennio fa.<br />
Mi sembra <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>re che <strong>la</strong> risposta sia quasi scontata. Sì, esiste una visione alternativa, una<br />
visione che ci viene proposta da attori che a prima vista potrebbero parere <strong>in</strong>aspettati, quasi <strong>in</strong>trusi,<br />
ma che sono tali so<strong>la</strong>mente grazie al<strong>la</strong> nostra <strong>in</strong>capacità <strong>di</strong> uscire da un concetto <strong>di</strong> Corno d’<strong>Africa</strong><br />
che, nonostante gli al<strong>la</strong>rgamenti concessi, rimane ancora molto parziale.<br />
L’Egitto, ad esempio, è una figura centrale nel<strong>la</strong> storia passata e presente del Corno d’<strong>Africa</strong>.<br />
Nilo e Mar Rosso sono gli <strong>in</strong>teressi sensibili che hanno imposto all’Egitto una strategia regionale.<br />
Nel caso del Sudan il rapporto è avvertito così <strong>in</strong>tensamente che si è arrivati al<strong>la</strong> formu<strong>la</strong>zione del<br />
concetto <strong>di</strong> “Unità del<strong>la</strong> valle del Nilo”, vale a <strong>di</strong>re <strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> uno spazio dove Egitto e Sudan<br />
sono <strong>in</strong>tesi come un unico paese.<br />
Il khe<strong>di</strong>vè d’Egitto f<strong>in</strong>o al 1953, anno <strong>di</strong> abolizione del<strong>la</strong> monarchia egiziana, veniva celebrato come<br />
“Re d’Egitto e del Sudan”. Anche <strong>per</strong> <strong>la</strong> Somalia esiste una tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> rapporti con l’Egitto che<br />
considera il paese come parte del<strong>la</strong> sua sfera d’<strong>in</strong>fluenza.<br />
Il Cairo è stato ed è un importante punto <strong>di</strong> riferimento <strong>per</strong> le élites del Corno d’<strong>Africa</strong> che non si<br />
sono formate esclusivamente presso le scuole e le università delle ex potenze coloniali.<br />
<strong>La</strong> storia del <strong>per</strong>iodo coloniale ha <strong>la</strong> naturale tendenza a considerare le strutture delle varie amm<strong>in</strong>istrazioni<br />
coloniali come il centro unico e dom<strong>in</strong>ante delle società sottoposte a dom<strong>in</strong>azione<br />
coloniale. Si tratta <strong>per</strong>ò <strong>di</strong> un’evidente <strong>di</strong>storsione dei fatti. Ci sono settori delle varie società coloniali<br />
che furono <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> organizzare <strong>per</strong>corsi alternativi, non sottoposti al controllo dei governi<br />
coloniali o <strong>in</strong> buona parte capaci <strong>di</strong> sfuggire a questo controllo.<br />
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