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La Provincia di Milano per la pace e la cooperazione in Africa

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Mudawi Ibrahim Adam<br />

Il processo <strong>di</strong> <strong>pace</strong> <strong>in</strong> Sudan, considerato dal nostro punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong> organizzazioni del<strong>la</strong> società<br />

civile, non è stato e non può essere completo <strong>per</strong>ché non ha <strong>in</strong>cluso <strong>la</strong> società civile, ma solo il<br />

governo e i gruppi combattenti. Questo spiega <strong>per</strong>ché si <strong>di</strong>scute tanto <strong>di</strong> processi <strong>di</strong> <strong>pace</strong> anche<br />

dopo <strong>la</strong> firma degli accor<strong>di</strong>: sia nel caso del CPA (Comprehensive Peace Agreement, l’accordo che<br />

ha messo f<strong>in</strong>e al<strong>la</strong> guerra tra Nord e Sud – ndr.) sia nel caso <strong>di</strong> Abuja (il Darfur Peace Agreement,<br />

che avrebbe dovuto metter f<strong>in</strong>e al conflitto <strong>in</strong> Darfur – ndr.) si sono firmati accor<strong>di</strong> che prevedevano<br />

processi <strong>di</strong> <strong>pace</strong> <strong>in</strong>completi.<br />

Le associazioni del<strong>la</strong> società civile e le sue forme organizzative non hanno una lunga storia <strong>in</strong><br />

Sudan, <strong>per</strong>ciò sono fragili e hanno bisogno <strong>di</strong> tempo <strong>per</strong> crescere e consolidarsi, <strong>di</strong> un ambiente<br />

favorevole <strong>per</strong> fiorire e svilupparsi, e <strong>di</strong> sostegno <strong>per</strong>ché possano giocare il ruolo che a loro compete<br />

nell’<strong>in</strong>fluenzare e consolidare il processo <strong>di</strong> pacificazione del Paese.<br />

<strong>La</strong> società civile sudanese ha <strong>di</strong>verse sfide davanti a sé, e <strong>in</strong> primo luogo quelle che riguardano i<br />

rapporti con le istituzioni e <strong>la</strong> def<strong>in</strong>izione dei ruoli <strong>di</strong> ognuno. Infatti, mentre i membri delle <strong>di</strong>verse<br />

organizzazioni ritengono che queste siano il luogo privilegiato <strong>in</strong> cui dar spessore politico alle<br />

proprie aspirazioni e aprire un confronto con le autorità, il governo le vede come uno strumento<br />

dell’opposizione.<br />

Il nostro obiettivo è quello <strong>di</strong> essere al fianco del<strong>la</strong> gente, <strong>in</strong> partico<strong>la</strong>re delle <strong>per</strong>sone più povere e<br />

bisognose; non siamo contro il governo e non siamo strumento <strong>di</strong> nessun partito politico.<br />

Certo, abbiamo <strong>in</strong> mente un paese <strong>in</strong> cui <strong>la</strong> gente possa vivere <strong>di</strong>gnitosamente, <strong>per</strong>ciò promuoviamo<br />

l’idea <strong>di</strong> un paese democratico <strong>in</strong> cui venga garantito a ciascuno il rispetto dei suoi <strong>di</strong>ritti<br />

<strong>di</strong> uomo e citta<strong>di</strong>no.<br />

Il Sudan è un paese complesso, <strong>in</strong> cui convivono popo<strong>la</strong>zioni <strong>di</strong> etnie <strong>di</strong>verse. Purtroppo <strong>in</strong> epoca<br />

coloniale furono <strong>in</strong>trodotte <strong>di</strong>visioni e gerarchie che ancora adesso sono motivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffidenza<br />

all’<strong>in</strong>terno del mondo del<strong>la</strong> società civile stessa e ci impe<strong>di</strong>scono <strong>di</strong> valorizzare e trarre profitto<br />

dalle nostre <strong>di</strong>fferenze, <strong>per</strong>ciò dobbiamo combattere i pregiu<strong>di</strong>zi e le <strong>di</strong>ffidenze dovute all’etnia, al<strong>la</strong><br />

l<strong>in</strong>gua, al<strong>la</strong> religione, almeno all’<strong>in</strong>terno delle nostre organizzazioni. Così come dobbiamo <strong>la</strong>vorare<br />

concordemente <strong>per</strong> def<strong>in</strong>ire un quadro <strong>di</strong> riferimento ideale; non dovrebbe succedere che qualcuno<br />

possa usare <strong>la</strong> società civile come trampol<strong>in</strong>o <strong>di</strong> <strong>la</strong>ncio o come ombrello <strong>di</strong> sicurezza. E <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e,

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