Comunali - A Termoli esclusa una lista di Antonio Di Brino

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10 RICCIA-CERCE-JELSI NUOVO oggi MOLISE Martedì 2 Marzo 2010 Domenica, invece, nella sala convegni Santella ci sarà la presenza del Gruppo Fonni Le maschere sarde sfilano a Jelsi Attesissimo l’appuntamento di sabato prossimo in paese E, in serata, in programma la famosa ballata dell’Uomo-Orso JELSI - Saranno ospiti della comunità jelsese. Sono le maschere sarde che sabato 6 marzo dalle ore 18.30 sfileranno per le strade jelsesi. Corso Vittorio Emanuele ospiterà gli orsi sardi e sos Buttudos, la maschere sarde di Fonni nel Gennargentu. La sera alle 19 in Largo Testa ci sarà «La Ballata dell’Uomo- Orso» di Pierluigi Giorgio con solista, coro, musici e figuranti, le musiche di Piero Ricci e Lelio Di Tullio. Domenica 7 nella sala convegni Santella si svolgerà l’incontro con il gruppo di Fonni. Sul carnevale tradizionale di Fonni si dispone della testimonianza del Nurra (1896), dove si descrive la presenza di maschere dette "buttudos", che "vestite di stracci, grottescamente, tinte di fuliggine nella faccia, godono della più ampia libertà nell’inseguire le ragazze e nell’abbracciarle, e nel satireggiare coi versi". I "Buttudos" (i guardiani) tengono a bada la maschera di S’Urthu. Il carnevale di Fonni dunque, è caratterizzato dalle antiche maschere de s’Urthu (Orso) e sos Buttudos che rappresentano la lotta quotidiana dell’uomo contro gli elementi della natura. S’Urthu è vestito di pelli di montone o di caprone di colore bianco o nero, ha un grosso campanaccio legato al collo, la faccia annerita dal sughero carbonizzato ("s’inthiveddu"), ed è tenuto al guinzaglio con una rumorosa catena di ferro. Sos Buttudos indossano un cappotto di orbace sopra abiti di velluto, scarponi e gambali di cuoio, sulle spalle i campanacci ("sonaggias"). S’Urhtu, l’orso, lotta continuamente tentando di liberarsi dalle catene, aggredendo uomini e cose che incontra sul suo cammino, arrampicandosi dappertutto, sugli alberi e sui balconi e si avventa sulla gente e soprattutto sulle ragazze che subiscono. Altra maschera della tradizione fonnese era quella de "s’urthu": scomparsa da tempo e recentemente riproposta, sembra possa ricondursi alla maschera dell’orso, diffusissi- ma nel carnevale europeo. "A Fonni uomini fra i più alti e robusti si camuffavano da orsi, indossando pelli bovine e coprendo il viso con maschere di sughero. Erano tenuti a catena da un domatore - in costume isolano e maschera sempre di sughero - il quale lasciava, liberi gli orsi all’avvicinarsi di comuni gruppi di mascherati", come afferma Della Maria. Mereu e Carta, in uno scrito datato 1982, contestano l’identificazione dell’ùrthu con l’orso, "animale estraneo alla fauna sarda... il termine ùrthu ha invece, secondo l’autore e regista Giorgio, il significato di ’coperto’ e sue esuberanze, mentre sos Buttudos tentano di domarlo. Emmeffe Pietracatella - Giovedì alle 16.30 in Municipio un dibattito ed un confronto Incontro sulla figura di don Milani Nell’occasione sarà allestita anche una mostra fotografica PIETRACATELLA - Don Lorenzo Milani al centro di un momento di riflessione e approfondimento. Giovedì alle ore 16.30 presso la sala consiliare del Comune di Pietracatella si terrà il convegno sulla figura di Don Milani. L’incontro - dibattito è arricchito dalla mostra: la Pro Loco Pietramurata, in collaborazione con il Comune di Pietracatella e l’Arcidiocesi di Campobasso-Boiano, con il patrocinio della Fondazione Don Lorenzo Milani, ha allestito la mostra ititolata «Barbiana: il silenzio diventa voce» e ospitata presso le sale del Palazzo Municipale di Pietracatella, dal 2 al 7 marzo. La Fondazione Don Lorenzo Milani di Barbiana ha realizzato la mostra fotografica composta da 27 pannelli di grandi dimensioni su Don Loreno Milani e la scuola di Barbiana con foto dell’epoca completate da pensieri estrapolati dagli scritti di don Lorenzo. E’ un’iniziativa pensata per le scuole, gruppi, associazioni, e per l’esposizione durante convegni ed eventi. La Pro Loco intende promuovere e far suo il messaggio del prete di Barbiana «I care»: «me ne importa, mi sta a cuore» e tutto quanto riguarda l’esempio e le prospettive della scuola di Barbiana, attualizzando e contestualizzando tale messaggio nella società civile. Gli interessati a visitare la mostra possono contattare il Comune di Pietracatella al numero di telefono 0874 817131 oppure al fax 0874 817691; oppure cliccando sul sito www.comune.pietracatella. cb.it agli indirizzi comunedipietracatella@virgilio.it e i n f o @ c o m u - ne.pietracatella.cb.it. Mafin
ISERNIA - Il capoluogo di provincia si distingue per essere una città tranquilla. In controtendenza per usura e violenza sessuale Isernia, città tranquilla persino per gli scippi I dati resi noti dal ministero dell’Interno Anche questa volta in base alle statistiche relative ai delitti, denunciati nel primo semestre del 2009, sono state realizzate le graduatorie dai dati forniti dal ministero dell’Interno. Dai dati del Viminale si conferma una riduzione del numero di violazioni. La provincia di Isernia figura tra i capoluogi migliori, ovvero quelle città più tranquille, piazzandosi al nono posto per il numero di borseggi, solo nove. Difficile essere scippati se si vive a Isernia, Cagliari, Lecce, Potenza, Nuoro, Messina, Catanzaro, Oristano, Matera e Crotone. Ma basta confrontare il dato con il capoluogo lombardo per notare come il reato sia stato compiuto 13.054 volte. Qualche allarme era stato lanciato nei mesi scorsi in merito ai furti in abitazione, ma ri- spetto alle cifre di Milano (6.852), Torino (4.024), Varese (1.550) gli sporadici casi verificatisi in città e in provincia non fanno testo neanche nella classifica delle città tranquille come Bolzano, Macerata, e Campobasso. E se tra le 4.847 rapine messe a segno a Napoli, tanto da farle guadagnare il primo posto tra le città peggiori, gli assalti agli uffici postali, verifica- Isernia - Il calendario delle celebrazioni del 3 marzo La Provincia in festa In occasione del quarantesimo anniversario della costituzione dell’ente di via Berta ISERNIA - Sono passati 40 anni dalla nascita della Provincia di Isernia. Tre marzo 1970-tre marzo 2010, la Provincia di Isernia compie quarant’anni. Il 3 marzo del 1970 entrava in vigore la legge numero 20 del 2 febbraio dello stesso anno che istitutiva la novantaquattresima Provincia d’Italia. Da quel momento l’ente entrò effettivamente in funzione. Per ricordare questo evento che ha cambiato la storia del nostro territorio, l’ente di via Berta ha indetto per domani 3 marzo 2010 un’intera giornata di festeggiamenti. Con questa iniziativa si vuole richiamare anche lo spirito unitario con il quale i cittadini dei comuni della Provincia e tutti gli schieramenti politici, si batterono per affermare un percorso di rinascita e progresso dopo i terribili eventi del secondo conflitto mondiale che così dolorosamente coinvolsero la popolazione isernina. Il programma delle manifestazioni prevede alle ore 8.45 l’arrivo delle autorità nella Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo, alle 9 la Santa Messa celebrata da Sua Eminenza Monsignor Salvatore Visco, vescovo della diocesi di Isernia-Venafro. Alle 10 sfileranno lungo le vie di Isernia i gonfaloni dei 52 Comuni che fanno parte della Provincia. Alle 10.15 le autorità depositeranno una corona d’alloro al Monumento ai Caduti del bombardamento del X Settembre 1943 e alle 10.45 un’altra corona verrà depositata al Monumento ai Caduti della seconda guerra mondiale. Alle 11.30 nella sala convegni di via Berta, verrà invece approfondito, alla presenza del Presidente della Giunta, Luigi Maz- zuto, di quello del Consiglio, Lauro Cicchino, degli assessori, dei consiglieri dell’ente, delle altre autorità civili, militari e religiose e di alcuni protagonisti dell’epoca, il percorso storico che ha portato alla creazione della Provincia. Nel corso della manifestazione verranno ricordati coloro che hanno contribuito alla creazione del nuovo ente e sarà proiettato un filmato. Le celebrazioni per il quarantennale termineranno alle 17.30 nella sala convegni della Provincia con il concerto della Banda musicale dell’Esercito Italiano. Il ricordo di Poste Italiane Un annullo speciale per l’evento NELL’ambito dei festeggiamenti per i 40 anni della Provincia di Isernia, Poste Italiane ha predisposto su richiesta dell’Agenzia dello Sviluppo Turistico della Provincia uno speciale annullo filatelico. Per la marcatura dell’annullo, domani dalle 10 alle 14 e dalle 17 alle 19 Poste Italiane allestirà un servizio filatelico a carattere temporaneo a disposizione dei cittadini e degli appassionati collezionisti che sarà attivato al pian terreno del palazzo della Provincia. Per l’occasione sarà approntata una cartolina dedicata sulla quale verrà apposto il francobollo ordinario della serie tematica Regioni d’Italia. tisi nel 2009 in provincia, si possono contare sulle dita di una sola mano. Nessun dato in merito ai reati di violenza sessuale ed estorsione che in Italia hanno fatto registrare comunque nel primo caso 2.468 casi e 3.038 episodi nel secondo caso. Insomma Isernia si conferma una città tranquilla, forse ancora in controtendenza con quanto accade altrove dove usura e omicidi sono reati in aumento. mpt Soddisfatti gli organizzatori Il regno di Iorio conquista i lettori Buona partecipazione di pubblico alla presentazione del libro-denuncia ISERNIA - Seguitissima la presentazione del volume «Il regno di Iorio», evento culturale al quale hanno preso parte Domenico De Masi, Giuseppe Grasso, Paolo De Chiara, Antonio Sorbo e Vinicio D’Ambrosio. L’associazione I Care, in collaborazione con il mensile Il Ponte, l’associazione La Provincia dei Cittadini e il quotidiano telematico AltroMolise.it, organizzatori dell’evento, esprimono «totale soddisfazione per l’otti- ma riuscita della manifestazione dal titolo: Il regno del Molise». La manifestazione si è svolta presso la sala convegni dell’Hotel Europa di Isernia. «Un ringraziamento particolare va al professore universitario Domenico De Masi, al presidente della Corte dei Conti Giuseppe Grasso e allo scrittore molisano Vinicio D’Ambrosio. Un ringraziamento particolare ai numerosi intervenuti che hanno reso la manifestazione ancora più interessante». Storie di donne in prima linea Il convegno sulla Palestina ISERNIA - «Storie di donne in prima linea contro la guerra e in difesa dei diritti umani» è il tema dell’incontro in programma oggi, alle 17 nell’aula dell’istituto Itis di Isernia, organizzato da La Provincia dei cittadini. Nel corso del dibattito si parla de «Il muro in Palestina, 709 km di vergogna» con Souzan Fatayer, palestinese testimone della tragedia del muro e «Le donne in nero» con Simona Ricciardelli, della sezione Donne in nero di Napoli. Infine verrà proiettato il video «Proprio così» storie di quotidiana occupazione.
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