Comunali - A Termoli esclusa una lista di Antonio Di Brino

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8 CAMPOBASSO-ALTRI CENTRI AMMINISTRATIVE 2010 NUOVO oggi MOLISE Martedì 2 Marzo 2010 SAN GIULIANO DEL SANNIO - La lettera inviata ai cittadini: ritroveremo la serenità Comune, Codagnone in campo Dopo anni di inattività politica ha deciso di candidarsi alla carica di sindaco con la lista ’San Giuliano nel cuore’ SAN GIULIANO DEL SAN- NIO - Angelo Codagnone ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni amministrative con la lista ’San Giuliano nel cuore’. Le motivazioni della sua scelta sono contenute in una lettera aperta, rivolta a tutti gli abitanti del paese che pubblichiamo di seguito. «Cari concittadini, sono sicuro che molti di voi si chiederanno il motivo per cui, dopo anni di lontananza dall’attività politica attiva, ho deciso di ricandidarmi come sindaco pur non avendo interessi personali, familiari soprattutto aspirazioni di carriera politica. Ad Aprile di quest’anno sono trentuno gli anni che vivo e lavoro in questo comune quasi ininterrotta- mente. Ho conosciuto tutti gli abitanti di questa comunità come nessun altro. Ho condiviso con moltissimi di voi Un medico in onda i momenti di gioia, progetti, dolori e delusioni,vi ho visto crescere e pur nella riservatezza del mio lavoro ho cercato, quando è stato possibile, di consigliarvi e partecipare al superamento di momenti difficili della vostra vita, al di la dei compiti professionali. Ora vorrei partecipare insieme a tutti voi alla risoluzione di un disagio, che sta creando grande imbarazzo nella nostra comunità. Insieme possiamo ritrovare quella serenità, quell’armonia e quella condivisione, non formale come si vede durante le ricorrenze politico-religiose, che un tempo era una caratteristica del nostro paese. Insieme possiamo cercare di affiancare i nostri giovani, senza interferire, nella realizzazione dei loro progetti e formazione socio culturale e morale, questo è un compito essenziale come genitori, cittadini e amministratori, soprattutto con l’ esempio; un amministratore è anche punto di riferimento della gioventù e non solo. Insieme possiamo partecipare e condividere i problemi e le esigenze delle persone più deboli e degli anziani, che tanto hanno dato alla comunità e ora hanno bisogno di accortezze e rispetto per vivere serenamente gli ultimi anni della loro esistenza. Abbiamo il dovere di partecipare all’attività sociale e amministrativa della comunità convinti che alla fine dei nostri giorni non saremo ricordati per il denaro che abbiamo accumulato, per il potere e il successo che abbiamo raggiunto ma solo per l’amore che siamo riusciti a dare al nostro prossimo e questo è valido anche in politica». Ai microfoni di radio Orizzonte il professor Fabio Pacelli, nuovo direttore del Dipartimento di Oncologia della Cattolica Chirurgia oncologica, gli interventi Il tumore della mammella e quello del colon retto: sono tra i più diffusi INTERVENTI di chirurgia oncologica per contrastare il tumore della mammella e del colon retto. Il tema è stato affrontato nel corso della trasmissione radiofonica ’Un medico in onda’, di radio Orizzonte. Ospite il professor Fabio Pacelli, nuovo direttore del Dipartimento Oncologia dell’Uoc di Chirurgia oncologica dell’Università Cattolica di Campobasso. La chirurgia oncologica di che cosa si occupa? La chirurgia oncologica è una branca polispecialistica della medicina e si occupa prevalentemente delle malattie tumorali. Ha come caratteristica principale quella di doversi integrare con altre discipline. La cura del tumore richiede infatti l’intervento di diverse specializzazioni mediche. Quanti nuovi casi di tumore sono diagnosticati in Italia ogni anno e quali sono i tumori più frequenti tra gli uomini e le donne? La malattia tumorale è molto diffusa. In Italia sono 250mila i nuovi casi diagnosticati ogni anno. Questo è un dato che ci fa capire quanto sia importante a livello epidemiologico la patologia tumorale. Parlando di tumori, dobbiamo distinguere due parametri, l’incidenza e la mortalità. Per quanto riguarda gli uomini i tumori più diffusi sono il tumore della prostata, i tumori della pelle e i tumori del Angelo Codagnone: candidato alla carica di sindaco colon retto e della vescica. Nella donna il tumore della mammella, della pelle, del colon retto, del polmone e dello stomaco. Qual è l’influenza dell’invecchiamento sull’evidenza dei tumori? Le patologie tumorali si stratificano per fasce di età. In età giovanile possono avere più incidenza i tumori generalmente meno frequenti. Negli uomini sono leucemie e il tumore del testicolo. Nelle donne oltre ai tumori della mammella quelli della tiroide. Man mano che l’età avanza il rischio di ammalarsi di tumore aumenta. Qual è la mortalità per tumore, in altre parole, quali sono i tumori più "cattivi"? Nell’uomo il tumore del polmone e i tumori del colon e nella donna i tumori della mammella e i tumori del colon. Cominciamo a parlare dei tumori maggiormente diffusi. E’ stato constatato che il tumore della mammella è il tumore più frequente nella donna. Quali sono i segni per sospettare un tumore della mammella? Il tumore della mammella è una patologia molto insidiosa perché è asintomatico per questo motivo è molto importante il discorso della prevenzione. I sintomi da non sottovalutare sono il riscontro di un nodulo alla mammella che può essere individuato sia alla palpazione che guardandosi allo specchio vedendo una asimmetria, un rigonfiamento, un arrossamento. Quali esami possono scoprirlo? Gli esami principali sono l’ecografia e la mammografia. L’esame ecografico è particolarmente importante in età giovanile. La mammografia che viene consigliata qualora l’esame ecografico non sia chiaro, può contribuire all’identificazione del tipo di neoformazioni anche molto piccole. C’è poi la risonanza magnetica nucleare che è un esame del quale si sta parlando molto di recente ma il ruolo di questo esame è di identificare eventuali lesioni multicentriche aggiuntive. Cosa sono i programmi di screening? Per screening noi intendiamo una proposta con la quale le ASL dislocate nell’intero territorio nazionale invitano soggetti sani a sottoporsi a degli esami specialistici per scoprire eventuali carcinomi occulti. Questa è la migliore forma di prevenzione perché la diagnosi precoce contribuisce a intervenire in tempo utile per aumentare le possibilità di guarigione. Un programma di screening per essere efficace deve cercare di coprire i tumori con più alta incidenza. Come si cura il tumore della mammella? Il professor Pacelli ai microfoni di Radio Orizzonte Molise In questo campo sono stati fatti notevoli progressi e per la cura di questo tumore l’Italia è stata da sempre leader. Lo IEO di Milano dimostrò che l’efficacia di un trattamento conservativo equivaleva a quella di un trattamento demolitivo. Da allora sono stati fatti passi da gigante. Oggi l’intervento deve andare incontro alle esigenze della donna in ambito sociale ma soprattutto in ambito psicologico. La chirurgia demolitiva, qualora si renda necessaria, viene effettuata con una ricostruzione immediata con un rimodellamento del seno con degli effetti incredibili sulla ripresa psicologica della paziente. Parliamo di un altro tumore "big killer" il tumore del colon retto che è al secondo posto per evidenza e mortalità. Quali sono i sintomi e come viene diagnosticato? E’ molto importante avere una percezione di quella che è l’incidenza del tumore del colon retto. Per il tumore della mammella abbiamo la possibilità di autodiagnosi, per il tumore del colon retto i sintomi sono davvero sottostimati. Ogni persona, uomo o donna che sia, deve sottoporsi entro il cinquantesimo anno di età a una colonscopia. I tumori del colon retto sono estremamente diffusi e estremamente curabili se presi in tempo. I sintomi di allarme sono solitamente aspecifici e possono essere la presenza di A San Giuliano del Sannio gli elettori saranno chiamati alle urne il 28 e 29 marzo sangue nelle feci, cambiamenti di abitudine nell’andare di corpo. La laparoscopia che tipo di risultati può dare? La laparoscopia è diventata lo standard nella chirurgia del colon nelle forme iniziali. I vantaggi sono un miglior risultato estetico e un ridotto trauma chirurgico. I diverticoli sono da considerarsi precancerosi? No, fortunatamente no. I diverticoli ce li abbiamo tutti. Chi ha i diverticoli è più propenso a fare degli esami clinici. La patologia diverticolare non va mai sottovalutata e la chirurgia laparoscopica viene utilizzata ampiamente. Il tumore del colon è diverso da quello del retto? Sì. Il tumore del retto colpisce l’ultima parte del nostro intestino, quella che si avvicina all’apparato sfinteriale. Il grande spauracchio è quello del sacchetto esterno delle feci come conseguenza finale della chirurgia, quale è realmente la sua incidenza? La percentuale di avere un sacchetto definitivo è pressoché nulla nei tumori del colon, nei tumori del retto si è abbassata notevolmente. Lo standard è l’utilizzo di un chemioterapia preoperatoria o la radioterapia pre-operatoria per ridurre il tumore. Se un tumore si rimpicciolisce è possibile salvare lo sfintere. Quali sono le percentuali di guarigione per questa patologia? Il tumore del colon retto guarisce nell’80% dei casi, la percentuale scende intorno al 60-50% nel caso in cui la malattia abbia avuto uno sconfinamento nei linfonodi. Annarita Berardinone
NUOVO oggi MOLISE Martedì 2 Marzo 2010 IN EVIDENZA BOJANO-AREA MATESINA Ieri si è svolto l’incontro alla Provincia. Il progetto comincia a prendere corpo Ferrovie, presto i sottopassi Gli enti preposti alla realizzazione delle opere hanno raggiunto l’accordo COMINCIA a concretizzarsi il progetto per la realizzazione dei sottopassi ferroviari in agro di Bojano. Nella tarda mattinata di ieri, infatti, presso la sede della Provincia di Campobasso sono tornati a riunirsi i soggetti coinvolti nell’iniziativa. Alla riunione hanno partecipato il presidente della Provincia Nicolino D’Ascanio, il consigliere provinciale Salvatore Micone, il Sindaco di Bojano Antonio Silvestri accompagnato dall’architetto Vincenzo Robusto, Nicandro Pilla in rappresentanza della Regione, il tecnico della provincia Di Palma, l’ingegner Moffa responsabile delle Ferrovie dello Stato per la regione Molise, ed in rappresentanza del Comitato Promotore dei Sottopassi, Giuseppe Risi. Tutti i presenti si sono trovati d’accordo sull’improcrastinabilità della realizzazione del manufatto in via Croce visti i recenti accadimenti. D’Ascanio dal canto suo ha ribadito la disponibilità dell’Ente provinciale che parteciperebbe economicamente alla realizzazione del sottopasso ferroviario con un importo pari ad un terzo del costo complessivo. Amministrative 2010 Anche il primo cittadino bifernino si è detto favorevole, sottolineando come i sottopassi siano necessari alla viabilità ed alla sicurezza nel capoluogo matesino. Si è cercato di coinvolgere economicamente anche le Ferrovie dello Stato e la Regione. Il rappresentante delle ferrovie ha preso copia del progetto del sottopasso e lo sottoporrà all’attenzione del compartimento prestabilito che valuterà la possibilità o meno di una compartecipazione alla realizzazione dell’opera. Intanto c’è da registrare la soddisfazione dei cittadini del Comitato per quest’altro piccolo passo avanti verso l’obiettivo prestabilito, ponendosi come prossima tappa un incontro con il governatore Michele Iorio e l’assessore alle Opere Pubbliche, Luigi Velardi, per sollecitare un impegno ufficiale da parte della Regione Molise. Il Comitato, infine, ha ringraziato il Presidente della Provincia, Nicola D’Ascanio, il referente di zona consigliere Salvatore Micone per il supporto costante, nonché il Sindaco Silvestri e l’architetto Robusto per il loro interessamento. luz SAN POLO MATESE - Tre le liste che parteciperanno alla competizione elettorale Spina contro Santillo La sfida si ripropone SAN POLO MATESE - Sono tre le liste in corsa al Comune di San Polo Matese per le elezioni del rinnovo del Consiglio del 28 e 29 marzo prossimo. Una quarta lista è stata esclusa dalla Commissione Elettorale sembrerebbe per carenza documentale. In pratica si rinnova la sfida di cinque anni fa tra il sindaco uscente Tonino Spina e l’ex primo cittadino Giuseppe Santillo che aveva guidato il piccolo Comune matesino nel quinquennio 2000-2005. La terza compagine, formata esclusivamente da forestieri, si compone di dipendenti statali che approfittando del fatto che in questi piccoli centri non è obbligatoria la raccolta di firme per la presentazione delle liste, partecipano alle consultazioni con una propria formazione al fine di usufruire del mese di licenza per scopi elettorali. Il piccolo centro arroccato ai piedi del Matese conta poco meno di cinquecento anime, mentre gli aventi diritto al voto sono circa trecentocinquanta che dovranno scegliere tra un piccolo esercito di 34 aspiranti amministratori. Le tre liste sono: ’Insieme per San Polo Matese’ con candidato sindaco l’attuale primo cittadino Tonino Spina che risulta così composta: Claudio Capra, Angela D’Aversa, Anna D’Egidio, Armandino D’Egidio, Pier Luigi Gentile, Aldo Gianfagna, Adriano Iezza, Felice Micone, Giu- Tonino Spina Giuseppe Santillo seppe Pilla, Domenico Prioriello, Angelo Michele Spina e Antonio Spina; ’Rinnovamento’ con candidato sindaco Giuseppe Santillo, invece, contrappone: Giuseppe Canzona, Vito D’Egidio, Pietro Di Santo, Maria Rosaria Esposito, Crescenzo Fiorel- la, Gianluca Santillo, Anna Santoro, Giuseppe Limoncelli, Filomeno Tamburri, Michelina Antonia Spina e Giovanni D’Egidio; ’Insieme si vince’ con candidato sindaco Cosimo Pedicini, presenta i seguenti candidati: Biagio Gentile, Antonio Albanese, Maurizio Florestano, Mario Ciccotelli, Tonino Colamaio, Alfredo Giuliani, Mario Mancinelli, Gianni Franco Mancini, Gaetano Petrella e Franco Sassano. Una quarta lista ’Giovani per San Polo Matese’, guidata da Carmine Bianchini e costituita da dipendenti statali, come abbiamo riferito, non è stata ammessa a partecipare alla competizione elettorale per difetto nella procedura di presentazione. luz SAN MASSIMO - La scoperta è stata fatta dagli agenti del Corpo Forestale Sequestrati due sentieri abusivi Erano stati realizzati all’interno di un’area boscata SAN MASSIMO - GLI agenti del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, in servizio presso il Comando Stazione di Bojano, durante un controllo del territorio di competenza hanno rilevato in agro di San Massimo, località ’Petrera’, due sentieri abusivi all’interno di un’area boscata realizzati con l’ausilio di un mezzo meccanico. Le piste, poste sotto sequestro, erano state realizzate senza alcuna autorizzazione determinando di fatto una trasformazione dello stato dei luoghi comportando così una modifica permanente e sostanziale all’ambiente e al territorio. Le superfici sottoposte al provvedimento di sequestro, disposto con un’ordinanza dalla Procura di Campobasso, misurano rispettivamente 65 e 70 metri lineari con una larghezza media di circa 3 metri, sono vincolate dal punto di vista paesaggistico e idrogeologico e rientrano nei Piani Territoriali di Area Vasta della Regione Molise. L’autore dell’illecito è stato deferito. luz Aveva raccolto tremila firme Il Comitato promotore è soddisfatto CI sono volute oltre duemila firme di cittadini raccolte dal Comitato Promotore e soprattutto la caparbietà di quest’ultimo organismo per convincere il Sindaco Antonio Silvestri dell’importanza e della necessità di avere almeno un sottopasso ferroviario nel territorio del Comune di Bojano, in particolare quello di via Croce. Per la sua inspiegabile ostilità iniziale si è perso oltre un anno da quando prima il consigliere regionale Massimo Romano con una missiva e poi il gruppo consiliare ’Insieme per Bojano’ con un’interpellanza lo avevano sollecitato a richiedere alla Regione il finanziamento dell’opera con i fondi FAS che erano specifici per questo tipo di infrastrutture. Mentre al consigliere Romano il primo cittadino non si è degnato neanche di rispondere, in consiglio, invece, al gruppo di opposizione ha risposto con un secco no, giustificando la bocciatura con il fatto che il Comune puntava solo alla realizzazione dello svincolo sulla SS 17 all’altezza del ponte della Callora. Due opere di natura diversa con finalità ed utilità completamente differenti tra loro, ma tutte e due importanti. C’è da dire che per la realizzazione dello svincolo sulla SS 17 i tempi di realizzazione da parte dell’Anas sono ancora incerti per la mancanza della relativa copertura finanziaria. Per il sottopassaggio di via Croce, invece, i tempi di realizzazione potrebbero essere piuttosto brevi. Su questo progetto, tra l’altro, si sono espressi favorevolmente anche i consiglieri regionali locali, De Matteis, Muccilli, Romano e Gentile, che hanno sottolineato come i fondi FAS 9 potrebbero essere una ghiotta occasione per la soluzione dell’annoso problema delle barriere ferroviarie che spaccano la città in due. In un primo momento anche davanti alla petizione popolare di un paio di migliaio di firme, Silvestri si è mostrato contrario al sottopasso ferroviario, soltanto quando si è accorto che era l’unico ad opporsi alla realizzazione dell’opera, visti i pareri favorevoli di Trenitalia Molise, Provincia di Campobasso e Regione Molise, ha fatto marcia indietro rivedendo la sua posizione. Un comportamento strano che non rispecchia certamente la volontà e gli interessi della popolazione locale. Il suo atteggiamento ostruzionistico non si comprende affatto considerato che solo pochi anni fa lo stesso Comune nel considerare il sottopasso un’opera pubblica di vitale importanza, aveva presentato un progetto simile con i Prusst che poi non era stato finanziato. La contrarietà iniziale di Silvestri, come qualcuno aveva detto dal Palazzo di Città, era senza dubbio da ricollegare al fatto che l’iniziativa era partita dalle minoranze consiliari e quindi non andava accolta. Del resto anche sull’altra richiesta delle minoranze per l’inserimento di Bojano nel discorso dei finanziamenti regionali dell’APQ - Settore Archeologico c’era stata un’altra inspiegabile chiusura da parte della maggioranza consiliare. Fortunatamente c’è stata un’azione tenace del Comitato Promotore per i Sottopassi che ha lavorato su altri tavoli istituzionali per perorare la necessità della realizzazione di almeno un sottopasso ferroviario nel centro bifernino. luz
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