Comunali - A Termoli esclusa una lista di Antonio Di Brino

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NUOVO oggi MOLISE Martedì 2 Marzo 2010 SPORT 29 «Quando si perde la colpa è di tutti, in campo ho visto comunque un grande impegno» Nonostante il ko rimediato contro l’Angolana il presidente del Trivento Falcione ci crede «Possiamo ancora vincere» I gialloblù dovranno centrare sei punti contro Recanatese e Atessa DOVEVA essere la partita della svolta, la partita che doveva proiettare l’Atletico Trivento a due punti dalla vetta del girone F. E invece la Renato Curi Angolana ha giocato un brutto scherzo alla formazione di Carannante fermandone la corsa sul più bello. Qualcosa indubbiamente è mancato ma in casa trignina non si fanno drammi e c’è la consapevolezza di poter e dover fare meglio a partire dalla trasferta di Recanati. Il presidente Edoardo Falcione che crede fermamente nell’aggancio alla vetta, analizza la battuta d’arresto con la consueta obiettività. «Contro la Renato Curi abbiamo giocato al di sotto dei nostri standard - interviene - evidentemente soffriamo di vertigini perché ogni volta che dobbiamo allungare non ci riusciamo. Credo che sia una questione di testa da superare quanto prima». Se fossero arrivati tre punti domenica la vetta era a due sole lunghezze. Adesso ci credete ancora nella prima piazza? «Ci crediamo e devono crederci anche i ragazzi. Sono convinto che se riusciamo a fare sei punti contro Reca- natese e Atessa possiamo ancora vincere altrimenti le cose cambiano. Certo è che il dispiacere sarebbe grande se a fine campionato a pesare sull’economia dei nostri obiettivi saranno i punti persi contro Montecchio e Angolanna, tanto per fare un esempio». Tornando alla partita di domenica si sente di rimproverare qualcosa alla squadra? «No. In campo ho visto grande impegno da parte dei ragazzi e devo sottolineare che quando si perde la colpa è di tutti: di società, Patron Edoardo Falcione non drammatizza il ko con l’Angolana allenatore e giocatori anche se chi va in campo ha indubbiamente il ruolo di primattore». Cosa le è piaciuto di più negli ultimi 90’? «Chicco mi è piaciuto. L’ho visto meglio rispetto alle ultime uscite. Non è ancora al top ma può darci una grande mano. A conti fatti, in questo momento della stagione ci stanno mancando i gol dell’ex Casoli e l’apporto di Ferreyra che doveva rientrare a gennaio». Cosa invece non le è piaciuto? «Non mi è piaciuta la confusione nel gioco che non è stato lineare come in altre circostanze. Al termine della partita ho fatto un’analisi che resta personalissima. Il Trivento, al cospetto di formazioni che sono ben oorganizzate a centrocampo soffre forse perché gioca con il solo Corradino più esperto e due giovani». Domenica match fondamentale contro la Recanatese? «Certamente. Il Trivento in questo campionato ha dimostrato in più circostanze di poter tenere testa a tutte le grandi del raggruppamento. Dovrà farlo anche dalla prossima partita in poi». Stefano Saliola A Chieti si rivede Enzo Nucifora, ma un suo ritorno «in trincea» sembra improbabile Calo fisico e nervi tesi, la Sant va in crisi e L’Aquila spicca il volo VORREMMO tanto essere tra gli scommettitori che hanno azzeccato il 4-0 del Luco Canistro sulla Santegidiese. Chi ha previsto questo risultato non solo capisce di calcio e di piccole sfumature, ma può tranquillamente ambire alla palma di veggente dell’anno. Ha dell’inverosimile il cappotto rimediato dalla squadra di Ammazzalorso in terra rovetana. Quattro polpette in un colpo solo: la capolista ha fatto indigestione, perdendo non solo il primato in classifica, ma anche una grossa fetta di credibilità, visto c’era chi la riteneva talmente forte da non poter incassare più di due reti a partita. Fa discutere anche lo zero alla casella gol fatti nelle ultime due uscite, la prima nove giorni fa con il Trivento. Per una squadra che vanta nelle proprie file piedi caldi della fama di Bucchi e Buttazzoni e che aveva messo a segno ben 49 reti in 22 partite, più di due a partita, è un segnale da non sottovalutare. Chissà, magari dopo aver speso tanto a cavallo tra la fine del girone d’andata e l’inizio del ritorno, l’undici vibratiano accusa la fatica. Buon per chi è ancora in corsa per il titolo, Trivento compreso, dal momento che la distanza dalla vetta è rimasta invariata (quattro punti) nonostante il ko con l’Angolana. Il tracollo di Canistro è stato dovuto anche alla doppia inferiorità numerica (Fuschi e Traini) che non ha consentito alla squadra dell’argentino Ammazzalorso di tentare la riscossa al cospetto di un Luco trascinato da un altro argentino, il sempre più convinvente Leccese (otto gol da dicem- bre a questa parte). Per conto suo L’Aquila ringrazia e riprende lo scettro a due mani. Cinque gol al Montecchio, prossimo avversario della Sant. Tutti Nucifora torna all’Angelini diversi i marcatori, ovviamente c’è pure Colella. Bloccate sul pari Atessa e Civitanovese, mentre il Chieti approfitta di un Bojano senza nerbo e torna in corsa per il primato. A proposito della gara giocata all’Angelini, a seguire i teatini di Vivarini e i matesini di Farina c’era pure il baffo Enzo Nucifora, insieme all’altro ex direttore sportivo neroverde Mauro Traini. Ritorno in trincea per l’ex diesse rossoblù? L’ipotesi per ora è da escludere. Guardando infine alla bassa classifica da segnalare i colpi di reni di Angolana, Morro d’Oro e Miglianico. Soprattutto il Morro sembra sempre più in grado di potersi giocare pure la salvezza diretta. Il Bojano, cinque punti più su, dovrà ancora sudare. Maurizio Cavaliere Iaboni parla della sconfitta di Chieti «Bojano, è mancata la cattiveria per chiudere i conti» SI doveva e si poteva fare di più. Il Bojano è tornato con un pugno di mosche in mano dalla trasferta di Chieti al termine di novanta minuti che hanno visto la formazione di Francesco Farina soccombere senza brillare particolar- Iaboni, tra i migliori a Chieti mente come in altre circostanze nel corso di questo campionato. Uno dei pochi a salvarsi dal naufragio è stato Armando Iaboni che ha cercato, come al solito, di dare una mano alla squadra mettendosi a disposizione dei compagni dal 1’ al 90’. Proprio all’ex calciatore del Trento abbiamo affidato un commenta alla partita. «Obiettivamente potevamo fare di più negli ultimi 90’ di campionato - argomenta - anche e soprattutto perché il Chieti al termine del primo tempo è stato contestato dai suoi tifosi e nella seconda frazione avremmo potuto tranquillamenteapprofittare di questa situazione. Invece non ci siamo riusciti e loro, al contrario, hanno sfruttato a dovere le occasioni da gol che hanno avuto». Rispetto al derby contro il Campobasso avete fatto un passo indietro, concorda? «I derby sono partite speciali e particolari. Sta di fatto che non siamo riusciti a dare seguito alla bella affermazio- ne contro il Campobasso e speriamo di rifarci domenica prossima contro l’Elpidiense». Cosa non ha funzionato? «Non siamo stati cattivi quando potevamo chiudere la partita a nostro favore». Cosa salva dell’ulti- «Al termine del primo tempo i neroverdi sono stati contestati e noi avremmo dovuto sfruttare la situazione» ma partita? «Assolutamente nulla». La salvezza resta alla portata? «Secondo me sì ma dobbiamo cominciare a fare punti fuori casa dove fino a questo momento abbiamo raccolto troppo poco. Se vogliamo tirarci fuori dalla zona rossa abbiamo il dovere di fare qualche colpo esterno. Giocheremo contro Miglianico, Luco Canistro e Centobuchi fuori casa. Se riusciamo a fare nove punti dico che ci salviamo senza playout». Tornando all’ultimo match il Chieti che impressione le haa fatto? «Non mi è piaciuto. Ha giocato sotto ritmo e secondo me non potrà vincere il campionato». Per la salvezza quale squadra dovete temere maggiormente? «Sono diverse le formazioni che come noi sono impelagate nella lotta per non retrocedere. Questo è un campionato equilibratissimo e si saprà solo all’ultima giornata chi dovrà abbandonare il campionato di serie D». Stefano Saliola
30 SPORT UN solo punto contro Morro d’Oro Elpidiense, Recanatese e Miglianico è decisamente poco per una formazione che ha chiuso il girone di andata a 30 punti e sentiva odore di playoff. Le ultime prove poco convincenti, però, hanno fatto tornare l’Olympia Agnonese con i piedi per terra. A questo punto della stagione, con la squadra che ha stentato e parecchio nelle ultime uscite, l’unico obiettivo da centrare è la fatidica quota 44 punti che garantirà (a meno di improbabili stravolgimenti) la salvezza diretta in categoria. Al di là di quella che è stata l’ultima prova poco convincente, c’è da dire che gli altomolisani pagano a caro prezzo gli errori individeuali oltre a una rosa ristretta all’osso. «Ancora una volta abbiamo sbagliato troppo in difesa e puntualmente siamo stati puniti - afferma adirato il trainer di San Giuseppe Vesuviano Massimo Agovino - in tutti i momenti importanti di questa stagione, quando dovevamo cambiare marcia, non lo abbiamo fatto e quindi mi sembra incredibile parlare di playoff. Piuttosto dobbiamo pensare quanto prima a fare quei cinque-sei punti che ci mancano per mettere in cassaforte questa benedetta salvezza». Agovi- Gli altomolisani hanno mostrato evidenti limiti in fase difensiva Agovino parla dopo il ko incassato sul campo del Miglianico «Dobbiamo pensare solo alla salvezza» Granata ancora una volta sotto tono «Abbiamo sbagliato tutti i match importanti» no è un fiume in piena: «Ancora una volta abbiamo fatto resuscitare squadre che prima di affrontarci erano quasi spacciate. Domenica contro il Miglianico non ho fatto in tempo a sedermi in panchina che già eravamo sotto 2-0. Purtroppo, però, sugli errori individuali un allenatore può fare ben poco. E’ una questione di testa». La situazione è delicata e il calendario non vi dà una mano. «Esatto. Abbiamo quattro-cinque partite tostissime nelle quali ci attendono delle vere e proprie battaglie sportive che non possiamo permetterci di sbagliare». A partire da domenica contro la Civitanovese. «Da quando lavoro ad Agnone non sono mai partito per centrare il pareggio, ma questa volta affermo senza problemi che un solo punto mi andrebbe benissimo». Oggi inizia una nuova settimana, cosa dirà ai suoi ragazzi? «Nulla perché il tempo dellle chiacchiere è finito. Dobbiamo solo pensare a lavorare sul campo e basta. E’ pur vero che chiudere, eventualmente il girone di ritorno con soli 14 punti all’attivo sarebbe un fallimento per il sottoscritto. Ma se così deve finire il torneo, è bene che li facciamo subito e ci togliamo il pensiero. L’Agnone ha dei limiti e non può giocare sotto pressione altrimenti rischia di perdere ullteriore terreno». Stefano Saliola Cammarata e compagni non hanno giocato come nelle ultime giornate Ieri l’ennesimo 0-0, seppur contro il Fano. Sembra che qualcosa si sia rotto tra società e squadra Pro Vasto, la classifica preoccupa E le dirette interessate alla lotta per non retrocedere vincono VASTO - Per la Pro Vasto si fa maledettamente preoccupante la classifica, questo mentre le dirette interessate alla lotta per non retrocedere vincono tutte o quasi. L’unico pari dell’ottava giornata di ritorno, pure a reti inviolate, è arrivato proprio al termine della sfida tra Pro Vasto e la vice capolista Fano, con i tifosi biancorossi fischiare ancora tecnico e squadra, invitando di nuovo Di Meo "a fare le valigie", mentre sembra latitante la società presieduta da Mimmo Crisci. Quando la nave affonda, il capitano dovrebbe essere l’ultimo ad abbandonarla, invece c’è la sensazione che qualcosa non vada per il verso giusto, a parte i risultati che non arrivano; insomma, sembra che squadra e allenatore per una strada e società dall’altra, con i dirigenti andare subito via, come accaduto domenica, senza rilasciare interviste ai giornalisti. Il presidente è arrabbiato, e come dargli torto, per carità, però sono proprio questi i momenti che bisogna stringersi alla squadra e al tecnico per cercare di salvare il salvabile, perché sono proprio questi i momenti che necessitano anche una parola di conforto e incoraggiamento. Dal canto suo, Pino Di Meo, al termine dell’opaca prestazione della Pro Vasto, al cospetto di un Fano per niente trascendentale ma bravo ad incutere qualche timore, ha preferito restare dentro lo spogliatoio vicino ai suoi giocatori che danno l’impressione, ed è solo un’impressione, che qualcosa non va tra squadra e società, sembra che non ci sia più feeling. Al di là di rabbie e recriminazioni, Crisci e la società devono dare un senso al campionato che vol- ge al termine, poi tireranno le somme e prenderanno le opportune decisioni, poiché oggi non avrebbe più senso prenderle. Cammarata e compagni non hanno lottato come nelle ultime giornate, è vero, quindi il pari è tutto di guadagnato e, anche se continua ad andare tutto storto, un buon padre di famiglia deve cercare sempre di tenere tutti uniti e farsi pure sentire quando serve. Non guasterebbe neppure un intervento nei confronti degli Organi Federali, poiché è davvero inaudito, da quando è stato posto agli arresti domiciliari Luca Evangelisti che non è un tesserato della Pro Vasto, avere tutte le domeniche, in casa e fuori, la presenza di commissari di campo e funzionari della Procura Federale che, ed è convinzione di quanti vivono in prima persona questa situazione, non lasciano svolgere il proprio lavoro con serenità in primis gli arbitri che, va da sé, non sono immuni da una sorta di "sudditanza" nel portare a termine il proprio compito al di sopra delle parti. Michele Del Piano NUOVO oggi MOLISE Martedì 2 Marzo 2010 Marcatori del girone F 20 reti: Miani (4 rig.) (Atessa Valdisangro) 14 reti: Bucchi (Santegidiese), Lazzarini (1) (Atessa Valdisangro) 13 reti: Morga (Casoli), 12 reti: Colella, Sparacio (L’Aquila), Rosa (Chieti), Aquaro (7 Rc Angolana, 5 Agnonese) 8 reti: Chicco (1) (Atletico Triveneto), De Matteis (Angolana), Fuakuputu (Civitanovese), Leccese (Luco Canistro). 7 reti: Pirelli (Centobuchi), Covelli (Campobasso), Ragatzu (Morro d’Oro), Ciampoli (Miglianico) 6 reti: Tammaro (Agnonese), Vitone (Chieti), Pica (1) (Recanatese), Iaboni (1) (Bojano), Villa (L’Aquila) 5 reti: Pozzebon (1), Di Vito (Olympia Agnonese), Buttanozzi (1) (Santegidiese),Buonaventura (Civitanovese), Zerillo (Casoli), Sebartoli (Luco Canestro) 4 reti: Gherardi, Todino (Campobasso), Filiaggi, Bifini (Centobuchi), Catini (Elpidiense), Del Gallo (Miglianico), Kettlun, Bernardi, Voria (Atletico Trivento), Pifano (Agnonese), Angelini (Elpidiense) 3 reti: Gentili, D’Angelo (Atessa Valdisangro), Varchetta, Borrelli, Orlando, Alleruzzo (Olympia Agnonese), Ruggieri (Bojano), Argiolas (1), Panti (Elpidiense), Epifani, (Miglianico), Bisegna, Dama, Torre, Gangé (Rc Angolana), Traini, Di Paolo, Buttazzoni, Berardino (Santegidiese), Severini (Luco Canistro) 2 reti: Morelli, Lombardi (1), Gallo, Guglielmi (1) (Atletico Trivento), Fusco, Parentato, Carrino, Djallo (Bojano), Cirilli, Teta, Gallicchio, Coquin (Campobasso), Esposito, Piccirillo (Casoli), Cesari, Frinconi (Centobuchi), Scibilia, Visciglia (Chieti), Pandolfi, Belkhaid, Vaglini (L’Aquila), Dragani, Tonelli, Costantino (Morro d’Oro), Grieco, Improta, Scampamorte, Cossu (Rc Angolana), Sbarbati (Recanatese), Gioffré (Bojano), Doumbia (Santegidiese), Garcia (Recanatese), Corsi (Luco Canistro), Antignani (Miglianico) 1 rete: Bazzi, Spagnuolo, Corradino, Colella, Gallo, Pentrelli (Atletico Trivento), Altieri, Raucci, Bearzotti, Rendente, Grillo, Filaggi, Polenta (Centobuchi), Grieco (Atessa Vds), Baratto (Olympia Agnone), Murano, Minadeo, Fazio, Alessandrì (Campobasso), Fabrizi, Onesti, Di Nardo, Petrella, Mignini, Recchiuti, Petrella, M. Ruggiero (L’Aquila), Ganje (Rc Angolana), Giacani, Vaierani, Fiori (Real Montecchio), Savi, Sabbatici, Serpico (Chieti), Bibini, L. Diamanti (Civitranovese), Partipilo (Casoli), Cantarini, Fermani, Moretti, Risté (Recanatese), Di Genova, Marangon (Luco Canestro), Rachini (Atessa),
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