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La valorizzazione dei lavoratori maturi (over 50): una ... - Italia Lavoro

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<strong>La</strong> <strong>valorizzazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>lavoratori</strong> <strong>maturi</strong><br />

considerato, l’accento fu posto invece sugli effetti deleteri delle politiche sociali<br />

sull’incentivazione e sull’offerta di manodopera. È probabile che sia stata questa<br />

tendenza generale a contribuire a rendere le parti sociali sempre più disponibili al<br />

dialogo e a raggiungere un accordo sulla necessità di riformare il mercato del<br />

lavoro e le politiche sociali.<br />

I sistemi vanno riformati in base al mutare delle condizioni. All’inizio le politiche di<br />

prepensionamento hanno funzionato piuttosto bene, ma la disoccupazione di massa ha<br />

modificato la situazione sotto molti punti di vista. Infatti, il rischio di restare disoccupati<br />

crebbe a dismisura nel caso <strong>dei</strong> <strong>lavoratori</strong> anziani per i quali era possibile il<br />

prepensionamento, mentre poi le probabilità di essere assunti nuovamente erano quasi<br />

nulle. <strong>La</strong> possibilità di essere prepensionati rendeva i <strong>lavoratori</strong> anziani maggiormente<br />

esposti al rischio di licenziamento in quanto costituivano un facile ammortizzatore alle<br />

situazioni di crisi aziendale, essendo protetti dal punto di vista economico.<br />

Di conseguenza, si può sostenere che la rete di sicurezza stava iniziando a mostrare i lati<br />

negativi che andavano a svantaggio <strong>dei</strong> <strong>lavoratori</strong>. <strong>La</strong> crescente consapevolezza di tali<br />

problemi contribuì rendere consapevoli le parti sociali e i responsabili a livello<br />

decisionale della necessità di intraprendere riforme.<br />

Conclusioni<br />

Le sfide che il sistema pensionistico finlandese si tr<strong>over</strong>à ad affrontare in futuro sono<br />

legate almeno alla sostenibilità della prossima fase di invecchiamento demografico. <strong>La</strong><br />

velocità con cui la popolazione invecchia è stato uno <strong>dei</strong> fattori che in Finlandia hanno<br />

condotto alla recente introduzione di <strong>una</strong> profonda riforma delle pensioni.<br />

Il nuovo sistema è <strong>una</strong> versione semplificata di quello esistente all’inizio degli anni<br />

Novanta, e probabilmente per il Paese rappresenterà un vantaggio in direzione di un<br />

ulteriore aumento del livello d’occupazione degli anziani.<br />

L’obiettivo della riforma del 2005 è di posticipare l’età pensionabile di due o tre anni. A<br />

questo scopo sono state ridotte le opportunità di prepensionamento mentre sono stati<br />

introdotti incentivi finanziari per chi prolunga la propria vita lavorativa. È stata<br />

aumentata la libertà di scelta individuale (ottimizzazione): la riforma prevede la<br />

possibilità di andare in pensione tra i 63 e i 68 anni e in pensione anticipata a 62. Si è<br />

inoltre proceduto a innalzare notevolmente il tasso di accantonamento a 63 anni<br />

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