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La valorizzazione dei lavoratori maturi (over 50): una ... - Italia Lavoro

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<strong>La</strong> <strong>valorizzazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>lavoratori</strong> <strong>maturi</strong><br />

Occupati e disoccupati secondo la classificazione Istat<br />

‣ Gli occupati comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:<br />

• hanno svolto almeno un’ora di lavoro in <strong>una</strong> qualsiasi attività che preveda un corrispettivo<br />

monetario o in natura;<br />

• hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale<br />

collaborano abitualmente;<br />

• sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono<br />

considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire<br />

almeno il <strong>50</strong>% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione <strong>dei</strong> coadiuvanti<br />

familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l’attività. I coadiuvanti<br />

familiari sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi.<br />

‣ Le persone in cerca di occupazione comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 anni che:<br />

• hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono<br />

l’intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane<br />

successive all’intervista;<br />

• oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell’intervista e sono disponibili a lavorare<br />

(o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive all’intervista, qualora fosse possibile<br />

anticipare l’inizio del lavoro.<br />

Secondo i dati Istat FdL (Forze di <strong>La</strong>voro), in Lombardia la popolazione con più di 49<br />

anni raggiungeva, nel 2006, 3 milioni e 600mila unità; di questi la maggioranza (75%)<br />

era già uscita dalle forze di lavoro, il 24.4% aveva un’occupazione (880mila) e la restante<br />

parte, lo 0.5%, (pari a poco meno di 20mila unità) si dichiarava disoccupata. Tuttavia<br />

solo il 49.6% (1 milione e 800 mila unità) di questi individui risulta ancora in età<br />

lavorativa (cioè con un’età inferiore ai 65 anni) 5 . Facendo dunque riferimento ai soli<br />

<strong>lavoratori</strong> <strong>maturi</strong> in età lavorativa il tasso di inattività tende ad abbassarsi, attestandosi,<br />

nel 2006, al 53.5% (pari a circa 956 mila persone) e il tasso di occupazione sale al 45.5%<br />

(pari a 813 mila persone).<br />

5 Convenzionalmente si considera in età lavorativa la popolazione con un’età compresa tra i 15 e i 64 anni.<br />

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