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La valorizzazione dei lavoratori maturi (over 50): una ... - Italia Lavoro

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<strong>La</strong> <strong>valorizzazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>lavoratori</strong> <strong>maturi</strong><br />

Dall’analisi delle tavole emerge immediatamente che al crescere dell’età la componente<br />

femminile dell’occupazione tende ad assumere sempre minor peso, arrivando a<br />

rappresentare solo il 21% degli occupati con più di 64 anni. Tra i fattori che possono<br />

spiegare questo fenomeno vi è sicuramente la componente legislativa riguardante le<br />

pensioni, che prevede un limite di età più basso per le donne (5 anni) rispetto agli uomini.<br />

Poi bisogna considerare <strong>una</strong> maggiore propensione delle donne ad uscire<br />

dall’occupazione sia per motivi familiari, sia per ragioni legate alle tipologie contrattuali<br />

non standard che incidono in misura maggiore sul genere femminile (contratti a termine e<br />

contratti a tempo parziale). Infine, un ulteriore fattore che spiega la maggiore permanenza<br />

nell’occupazione degli uomini rispetto alle donne è legato alla tipologia di professione<br />

esercitata (dipendente verso autonomo). Il lavoro autonomo, che è quello dove si osserva<br />

<strong>una</strong> maggiore permanenza <strong>dei</strong> <strong>lavoratori</strong> <strong>maturi</strong> (si veda tavola 2.4), si caratterizza per<br />

<strong>una</strong> prevalenza della componente maschile rispetto a quella femminile.<br />

Per quanto riguarda il livello di istruzione (massimo titolo conseguito), emergono invece<br />

due specificità: (i) all’aumentare dell’età aumenta la percentuale di <strong>lavoratori</strong> con un<br />

livello di istruzione basso, dovuto all’aspetto generazionale; (ii) la percentuale di<br />

laureati occupati è più alta nella classe di età più anziana (65 e oltre) rispetto alla<br />

media, visto che tendono a lavorare più a lungo soprattutto gli occupati nelle professioni<br />

ad elevato livello di qualifica (che richiedono un’istruzione universitaria).<br />

Tavola 2.3 - Gli occupati per classi di età, genere e titolo di studio. Lombardia 2006<br />

Valori Assoluti<br />

Composizione Percentuale<br />

15-49 <strong>50</strong>-64 65 e oltre Totale 15-49 <strong>50</strong>-64 65 e oltre Totale<br />

Genere<br />

Maschi 1,943,567 499,884 52,972 2,496,424 57.3 61.5 78.7 58.4<br />

Femmine 1,449,454 312,970 14,339 1,776,763 42.7 38.5 21.3 41.6<br />

Totale 3,393,021 812,854 67,312 4,273,187 100 100 100 100<br />

Titolo di studio<br />

fino_medie 1,221,058 393,987 33,839 1,648,885 36.0 48.5 <strong>50</strong>.3 38.6<br />

dipl_accad 1,682,763 301,951 20,346 2,005,059 49.6 37.1 30.2 46.9<br />

unive_oltre 489,199 116,916 13,127 619,242 14.4 14.4 19.5 14.5<br />

Totale 3,393,021 812,854 67,312 4,273,187 100 100 100 100<br />

Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, RCFL 2006<br />

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