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La valorizzazione dei lavoratori maturi (over 50): una ... - Italia Lavoro

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<strong>La</strong> <strong>valorizzazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>lavoratori</strong> <strong>maturi</strong><br />

g<strong>over</strong>no Raffarin). In linea con i provvedimenti del 2003, ci sono due istituzioni attive in<br />

questo settore. I piani di partnership volontaria per l’accantonamento degli stipendi<br />

(PPESVR) a livello societario permettono al dipendente di risparmiare <strong>una</strong> parte del suo<br />

stipendio (con un eventuale ulteriore contributo da parte del datore di lavoro). I piani<br />

individuali di risparmio volontario (PEIR) rappresentano un piano assicurativo gestito da<br />

compagnie assicurative, o da mutue, sotto la supervisione di comitati che rappresentano<br />

gli assicurati. Nel 2000, circa il 46% delle famiglie francesi partecipava ad uno <strong>dei</strong><br />

programmi pensionistici privati, rispetto al livello medio del 31% circa nel 1990. Questo<br />

incremento è stato favorito dagli incentivi fiscali.<br />

<strong>La</strong> struttura amministrativa<br />

In Francia i programmi di tipo assistenziale sono gestiti contemporaneamente dalle parti<br />

sociali mentre lo Stato detiene un ruolo di supervisione. Le agenzie non statali chiamate<br />

Sécurité sociale sono responsabili dell’amministrazione <strong>dei</strong> settori di politica sociale (ad<br />

es. pensioni di anzianità), mentre regimi diversi coprono diverse categorie<br />

occupazionali. Tutte queste istituzioni sono gestite dai dipendenti e dai loro<br />

rappresentanti. In particolare, le norme concrete e i meccanismi che riguardano i regimi<br />

integrativi sono definiti da accordi tra le parti sociali 45 .<br />

I requisiti<br />

<strong>La</strong> condizione piena per il pensionamento richiederà 40 anni di contribuzione a partire<br />

dal 2008, a confronto con i 37, 5 anni del passato. Tra il 2008 e il 2012 il livello si<br />

incrementerà gradualmente fino ai 41 anni. Dopo il 2012, il livello minimo di<br />

contribuzione aumenterà in linea con l’espansione delle aspettative di vita affinché il<br />

rapporto tra il periodo di corresponsione della pensione e il periodo di lavoro si<br />

mantenga costante. L’età pensionabile normale è di 60 anni.<br />

Il modello si basa sull’assunto che la carriera tipicamente si svolga tra i 20 e i 60 anni.<br />

<strong>La</strong> pensione minima ha gli stessi requisiti dello schema pubblico legato al reddito.<br />

<strong>La</strong> pensione erogata dallo stato<br />

45 David Natali, FRANCIA Il sistema pensionistico, Osservatorio sociale europeo, Progetto di ricerca “Il<br />

metodo aperto di coordinamento in materia di pensioni e d’integrazione europea” patrocinato dal Service<br />

Public Fédéral Sécurité Sociale (Servizio pubblico federale di sicurezza sociale) 2004<br />

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