09.03.2014 Views

La valorizzazione dei lavoratori maturi (over 50): una ... - Italia Lavoro

La valorizzazione dei lavoratori maturi (over 50): una ... - Italia Lavoro

La valorizzazione dei lavoratori maturi (over 50): una ... - Italia Lavoro

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>La</strong> <strong>valorizzazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>lavoratori</strong> <strong>maturi</strong><br />

riorientarsi a forme di riqualificazione e reinserimento. Solo in casi limitati e per fasce di<br />

<strong>lavoratori</strong> poco qualificati e difficilmente qualificabili si può giustificare ancora<br />

l’utilizzo di forme di pre-pensionamento.<br />

Il recente protocollo 53 tra G<strong>over</strong>no e parti sociali su “Previdenza, lavoro e competitività<br />

per l’equità e la crescita sostenibile” punta a <strong>una</strong> riforma degli ammortizzatori sociali<br />

accompagnata da “un generale miglioramento, in stretto raccordo con le Regioni e<br />

Province, delle politiche attive del lavoro da perseguire attraverso il potenziamento delle<br />

reti <strong>dei</strong> servizi per l’impiego...”. In questo quadro si prospetta anche la predisposizione<br />

di un “Piano nazionale per l’invecchiamento attivo”. Il documento insiste ancora sul<br />

coordinamento tra le varie istituzioni e agenzie coinvolte, sulla concertazione tra le parti<br />

sociali anche a livello territoriale e sul ruolo fondamentale <strong>dei</strong> servizi pubblici per<br />

l’impiego. Resta l’impressione che non si riesca a dipanare la matassa di un groviglio di<br />

azioni e interventi di breve respiro propri di un contesto frammentato e confuso.<br />

Abbiamo già indicato che l’opinione prevalente degli esperti consultati è che i servizi<br />

per l’impiego non riescano anche nei casi migliori ad agire come riferimento territoriale<br />

efficace per le politiche attive. Ci sembra vada sottolineata l’esigenza di un ambito<br />

strutturale più solido e forte, che potrebbe essere rappresentato dalle Regioni, per <strong>una</strong><br />

regia delle politiche attive finalizzata ad ampliare le opportunità di scelta ai soggetti di<br />

base, imprese e <strong>lavoratori</strong>, puntando ad <strong>una</strong> loro più piena responsabilizzazione.<br />

2.5 <strong>La</strong> promozione di un sistema efficace di formazione continua<br />

Per aumentare la partecipazione al lavoro della popolazione anziana e favorire<br />

l’invecchiamento attivo, la formazione continua può naturalmente svolgere un ruolo<br />

importante. Tutti i documenti richiamati in precedenza includono la formazione tra i<br />

principali strumenti delle politiche attive e comunque enfatizzano le esigenze di<br />

coordinamento tra formazione, incentivi, sostegni e altri interventi.<br />

53 Il protocollo, firmato il 23 luglio 2007, raccoglie in modo organico e secondo le priorità di politica<br />

economica le azioni del G<strong>over</strong>no e delle parti sociali per raggiungere gli obiettivi della crescita sociale<br />

233

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!