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ARDEA - il Caffè

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CRONACHE n. 268 - dal 20 giugno al 3 luglio 2013<br />

<strong>ARDEA</strong> Sel si fa portavoce di una proposta per incentivare le attività culturali nella città rutula: “I cittadini collaborino per la rinascita”<br />

“Bisogna ripartire dalla cultura per risanare Ardea”<br />

sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e ed un benessere<br />

diffuso. Il problema ad Ardea<br />

è che le varie risorse hanno percorso<br />

e stanno percorrendo strade<br />

separate, non sono coordinate<br />

neppure al loro interno». Per ripartire,<br />

però, occorre la collaborazione<br />

di più forze: «Lo scopo –<br />

concludono i rappresentanti di<br />

Sel – è di ottenere visib<strong>il</strong>ità e fare<br />

pressione, in modo da innescare <strong>il</strong><br />

processo sistemico, con iniziative<br />

concrete. Ogni soggetto, mantenendo<br />

la propria identità ed indipendenza,<br />

dovrebbe ritrovarsi<br />

con gli altri e cercare di condividere<br />

quanto più possib<strong>il</strong>e per raggiungere<br />

l’obiettivo di farsi sistema<br />

e riconoscersi nella necessità<br />

di crescere tutti insieme; inizialmente<br />

basta un piccolo nucleo di<br />

Soggetti per cominciare ad avere<br />

visib<strong>il</strong>ità e smuovere “coscienze”<br />

e istituzioni».<br />

Giovanni Salsano<br />

Aggregare partiti, movimenti<br />

e associazioni per far rinascere<br />

la cultura ad Ardea.<br />

È la proposta del locale circolo di<br />

Sinistra Ecologia Libertà che, attraverso<br />

una lettera aperta, si fa<br />

portavoce di una proposta di sv<strong>il</strong>uppo<br />

del “mondo culturale” della<br />

città rutula, dalle grandi potenzialità<br />

e ricchezze, non sfruttate.<br />

«Come partito politico – spiegano<br />

i rappresentanti di Sel – con questa<br />

lettera aperta vogliamo semplicemente<br />

rivolgere un appello a<br />

tutte i soggetti del territorio, a<br />

compiere un atto di generosità,<br />

incontrandosi e cominciando a interagire,<br />

intraprendendo un percorso<br />

virtuoso che porti alla rinascita<br />

della città. La Cultura non<br />

deve avere colore politico, ci auguriamo<br />

che anche altri partiti,<br />

movimenti e istituzioni locali facciano<br />

propria questa nostra proposizione<br />

e si impegnino affinché<br />

anche Ardea possa divenire una<br />

città di Cultura e sv<strong>il</strong>upparsi in<br />

modo sostenib<strong>il</strong>e». L’esigenza di<br />

puntare sulla cultura per lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

territoriale in chiave turistica<br />

e di occupazione nasce dall’analisi<br />

delle scelte in chiave economica<br />

fatte dalle amministrazioni<br />

cittadine negli ultimi anni: «Lo<br />

sv<strong>il</strong>uppo basato sul mattone, che<br />

ha caratterizzato Ardea in questi<br />

anni – si legge nel documento –<br />

non ha creato un reale benessere<br />

per tutta la cittadinanza, ma solo<br />

per pochi, devastando nel contempo<br />

<strong>il</strong> bene comune primario: <strong>il</strong><br />

territorio. Ardea possiede grandi<br />

risorse incredib<strong>il</strong>mente trascurate:<br />

mare, campagna, siti archeologici<br />

e museo che configurano un<br />

grande potenziale di vocazione<br />

turistica; <strong>il</strong> turismo è l’unico vero<br />

volano che può portare ad uno<br />

POMEZIA Preoccupati per la riorganizzazione e i tagli al personale, i lavoratori dell’azienda scendono in Piazza Indipendenza<br />

Maxi protesta dei dipendenti della Selex<br />

Hanno incrociato le braccia<br />

per 4 ore l'11 giugno scorso<br />

i lavoratori della Selex.<br />

Uno sciopero nazionale che ha<br />

coinvolto anche Pomezia - i dipendenti<br />

della Selex Es di via dell'Industria<br />

- con assemblea davanti ai<br />

cancelli dell’azienda e un corteo<br />

fino davanti al Comune di piazza<br />

Indipendenza<br />

I lavoratori sono preoccupati<br />

per la riorganizzazione aziendale<br />

che prevede la riduzione di sedi e<br />

personale. In particolare a Pomezia<br />

- dove attualmente lavorano<br />

I LAVORATORI INCROCIANO LE BRACCIA<br />

La manifestazione dell’11 giugno davanti alla sede del Comune di Pomezia<br />

621 persone - l'azienda del gruppo<br />

Finmeccanica ha previsto una riduzione<br />

di 119 lavoratori, di cui<br />

solo 23 in mob<strong>il</strong>ità fino alla pensione,<br />

mentre per 96 scatterebbe <strong>il</strong> licenziamento<br />

immediato senza la<br />

possib<strong>il</strong>ità di ricorrere ad alcun<br />

ammortizzatore sociale. Secondo<br />

<strong>il</strong> piano industriale, molti dipendenti<br />

verranno spostati nella sede<br />

di Roma. Sembra invece ancora<br />

più pesante <strong>il</strong> destino che si prospetta<br />

per i lavoratori dell'altro<br />

stab<strong>il</strong>imento di Pomezia: quello di<br />

È prevista la<br />

riduzione di 119<br />

lavoratori, di cui<br />

23 in mob<strong>il</strong>ità<br />

e 96 licenziati<br />

via dei Castelli Romani. I vertici<br />

Finmeccanica hanno intenzione di<br />

chiudere <strong>il</strong> sito, riducendo gli addetti<br />

di 78 unità - sui complessivi<br />

412 -, che verrebbero messi in mob<strong>il</strong>ità<br />

fino alla pensione. Il resto<br />

dell'organico, invece, verrebbe<br />

spostato secondo tre diversi criteri:<br />

i dipendenti della produzione<br />

verrebbero trasferiti a Cisterna, lo<br />

staff a Roma e <strong>il</strong> resto a Pomezia<br />

nello stab<strong>il</strong>imento di via dell'Industria.<br />

Inoltre l'azienda prevede comunque<br />

<strong>il</strong> ricorso alla Cassa Integrazione<br />

per due giorni al mese<br />

per i prossimi 2 anni: fino al 2015.<br />

I lavoratori di Pomezia hanno sf<strong>il</strong>ato<br />

in corteo fino a piazza Indipendenza,<br />

dove sono riusciti a incontrare<br />

<strong>il</strong> neo sindaco Fucci. Il<br />

primo cittadino si è reso disponib<strong>il</strong>e<br />

a portare la vicenda al tavolo<br />

della Regione Lazio e dei deputati<br />

del Movimento 5 Stelle.<br />

Moira Di Mario

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