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36 CRONACHE n. 268 - dal 20 giugno al 3 luglio 2013 ARDEA Cittadini preoccupati per il rischio chiusura della struttura (malridotta) di Tor San Lorenzo. Il Sindaco però rassicura In gioco il futuro del consultorio di via dei Tassi Non si placano, ad Ardea, lamentele e preoccupazioni per lo stato della struttura di via dei Tassi, a Tor San Lorenzo, che ospita il consultorio familiare: un prefabbricato che – a causa di infiltrazioni d’acqua seguite alle abbondanti piogge dei mesi scorsi – è in pessime condizioni e – per molti – a rischio chiusura. Sulla possibilità di perdere il servizio sul territorio (il consultorio è in comune con la vicina Pomezia) ha rassicurato i cittadini il sindaco di Ardea, Luca Di Fiori, il 14 giugno, in seguito a un colloquio col neo commissario della Asl Rm H, Claudio Mucciaccio. Tuttavia, nella stessa mattinata si è svolto un presidio davanti il prefabbricato, organizzato dalle donne del centrosinistra di Ardea ed era presente anche la neo consigliera regionale Marta Bonafoni – per informare e mantenere alta l'attenzione sulla questione del diritto alla salute pubblica e gratuita - che ha visto la partecipazione, tra gli altri, degli “Amici di Grillo” di Ardea. «Un presidio di cittadini – spiegano in una nota Sit-in di cittadini e politici locali a difesa di un servizio per la salute fondamentale e gratuito cui dall’origine tale struttura è stata collocata». Contemporaneamente, nel municipio di via Garibaldi, si è svolto incontro tra il sindaco di Ardea Luca Di Fiori e il commissario straordinario Claudio Mucciaccio: «Nei prossimi giorni – ha detto il sindaco Di Fiori – verranno comunicati i dettagli sulla tempistica degli interventi: auspico una proficua collaborazione per risolvere le problematiche che investono il consultorio e i servizi affiliati. Ribadisco la forte attenzione dell’amministrazione comunale al mantenimento di questo servizio». Giovanni Salsano gli “Amici di Grillo” – davanti all’unico consultorio del nostro Comune per chiedersi ancora una volta, purtroppo, cosa faccia l’amministrazione locale. Cosa fa per le madri, le famiglie, i cittadini mentre è a rischio di chiusura il nostro Consultorio? Questa, nello specifico, l’ultima di tante questioni e domande rimaste aperte, non risposte se non inascoltate. Ad oggi il territorio di Ardea può contare su un’unica struttura del genere, situazione assolutamente insufficiente anche per ciò stesso che prevede la legge. Inoltre il prefabbricato che ospita il nostro Consultorio si trova attualmente ad essere danneggiato da usura, muffa, umidità, infestazione di topi, disfacimento, dovuti a loro volta agli allagamenti da pioggia e alla posizione – tecnicamente pessima e ridicola – in Punto d’ascolto della Cri in via Laurentina È stato inaugurato ad Ardea lo scorso 15 giugno, allʼinterno dellʼaula consiliare Sandro Pertini di via Laurentina, un “punto dʼascolto” gestito dalla Croce Rossa Italiana: un nuovo spazio per mezza giornata a settimana, dove sarà possibile svolgere seminari e attività sociali. «La presenza del mondo del volontariato ad Ardea – ha spiegato il primo cittadino nel corso della cerimonia – è importante, soprattutto in questo periodo di difficoltà economiche. Lʼobiettivo a breve è di fare un incontro con la Croce Rossa per un programma a medio e lungo termine che possa portare la Cri ad avere una sede stabile e nuovi servizi per la città». «Lʼamministrazione finalmente ci sta seguendo – ha detto il commissario del comitato Anzio-Nettuno-Ardea della Croce Rossa Italiana, Mario Tontini –, capendo che possiamo rispondere ad alcuni problemi anche nei momenti più “estremi” come lʼestate. Cercheremo delle combinazioni per poterci sistemare sul territorio per aiutare lʼamministrazione. Intanto partiamo con uno screening delle problematiche sul territorio e sottoporremo le questioni direttamente allʼamministrazione». ARDEA Premiati gli studenti delle scuole materne ed elementari di Ardea che hanno partecipato al concorso sul tema della violenza Primo volo dell’ “airone d’oro” contro il bullismo Un “airone d’oro” contro il bullismo. Si è svolta lo scorso 12 giugno, presso l’aula consiliare “Sandro Pertini” di via Laurentina, la cerimonia di premiazione del concorso “Il primo volo dell’airone d’oro”, che ha visto protagonisti gli alunni delle scuole materne ed elementari di Ardea sul tema “Bullismo e tolleranza”: un progetto ideato dal comitato di quartiere Nuova Florida e dal Comitato civico Tor San Lorenzo. «Al progetto – spiega Paola Soldati, rappresentante del direttivo del comitato Nuova Florida e promotrice del progetto – hanno partecipato ben 175 piccoli artisti, molto talentuosi e sensibili al tema. Il concorso consisteva in due sezioni: “artistico” per quadri, disegni e fumetti, e “letterario” per temi, poesie e racconti brevi, ciascuna divisa in lavori di gruppo 175 piccoli artisti hanno espresso le loro idee attraverso quadri, poesie, disegni e racconti e singoli. Tutti i partecipanti hanno ricevuto una medaglia e un attestato di partecipazione, mentre sono state premiate cinque classi per i lavori di gruppo, che hanno ricevuto materiale didattico, penne, matite, quaderni, gessi, cancellini e tanto altro. Nove bambini, inoltre, hanno ricevuto per il lavoro individuale del materiale didattico, libri e buoni spesa da spendere presso una cartolibreria locale». In particolare, sono stati premiati per i lavori di gruppo la scuola dell’infanzia Campo di Carne 1 dell’Istituto comprensivo Ardea II, le classi II A e II B della scuola primaria di via Tanaro dell’istituto Ardea II, e le classi III E e IV C della scuola primaria di via Varese (IC Ardea III). Molto applauditi i lavori degli alunni che si sono aggiudicati i premi nelle categorie individuali. A premiare i lavori dei piccoli artisti, una giuria artistica, presieduta dalla pittrice Letizia Toci, e da una letteraria presieduta dagli scrittori Rodolfo Baldassarri e Silvia Matricardi. Nota dolente, che ha suscitato lamentele di organizzatori e presenti, l’assenza dell’amministrazione comunale, ad eccezione dei consiglieri comunali Policarpo Volante e Umberto Tantari. «Il nostro ringraziamento – dice Sara Cavicchia, presidente del comitato civico Tor San Lorenzo – va a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo premio: bambini, insegnanti e genitori che si sono “messi in gioco” su un tema particolarmente sentito e purtroppo presente. Unica nota stonata la mancata presenza di esponenti dell’amministrazione comunale: in una manifestazione dedicata ai ragazzi, il futuro di Ardea, era auspicabile probabilmente un interesse maggiore verso questa importante categoria sociale: speriamo di aver maggior ausilio nel prossimo anno». Giovanni Salsano
n. 268 - dal 20 giugno al 3 luglio 2013 ANTENNE 37 3 nuove misurazioni “fai da te”: valori nella norma. In attesa di dati scientifici e di informazioni certe dalle autorità Zoom sulle antenne di Ardea, Pomezia e Velletri A Valle Gaia i cittadini rilevano un livello sotto il limite di legge ARDEA La rilevazione dal tetto di una casa a Valle Gai, sullo sfondo l’antenna ARDEA Abitanti di Valle Gaia durante il rilevamento delle emissioni del traliccio alle loro spalle La prima tappa del nostro tour è, questa volta, nel Comune di Ardea, nel cuore del consorzio di Valle Gaia, che si trova a poche centinaia di metri, tra l’altro, dalla discarica di Roncigliano. Da tempo qui esiste, vicino alle case, un traliccio alto quanto un palazzo di quattro piani con numerose antenne per telefonia mobile. Nessuno dei residenti, però, conosce il livello reale di emissioni elettromagnetiche di questi impianti. Uno degli “storici” residenti di Valle Gaia, Pino Telesca n (2° da destra nella foto qui a lato), ci accompagna lungo le vie del quartiere, insieme ad altri vicini. «Nel corso dell’ultima campagna elettorale – ci dice -, ci hanno raccontato che le antenne di questo enorme traliccio erano spente, così abbiamo pensato di controllare con un rilevamento “fai da te”, come altri che abbiamo visto sul giornale Il Caffè e abbiamo chiamato l'associazione “Pavona per la difesa della salute” con il suo apparecchio». Saliamo sul tetto della casa più vicina al traliccio, a non più di 50 metri circa in linea d’aria dalle antenne, con il signor Telesca ed il proprietario dell’abitazione: dopo sei minuti di esposizione, rileviamo un livello di esposizione elettromagnetica pari a 2,39 volt/metro, contro un limite di legge massimo pari a 6 volt/metro. Le antenne, quindi, ci sono e funzionano. Ma tutti qui erano convinti del contrario... Il valore rilevato è a norma e corrisponde al primo dei tre livelli di attenzione previsti dalla legge. «Perché Durante la campagna ci avevano però detto che questa antenna era spenta... Misurazione gratis a richiesta LʼAssociazione “Pavona per la difesa della salute” offre la rilevazione “fai da te” delle onde elettromagnetiche delle antenne. Chi vuole farsi misurare lʼelettrosmog vicino casa, scuola, ecc. (gratis), può chiamare il n. 348.95.04.451. In questo modo ci si può fare unʼidea sulle emissioni, senza pretese scientifiche. Per quelle, si attendono monitoraggi come quello dellʼArpa Lazio, ad esempio, dotata di strumenti milgiorei e tecnici specializzati. queste prese in giro? Le antenne non dovevano essere spente? Alla presa in giro, inoltre, si aggiunge la mancanza totale di controlli da parte delle autorità competenti - sostiene Telesca - . Noi cittadini veniamo spesso lasciati soli coi nostri problemi, anche di salute. Non faccio altro che sentire vicini di casa con problemi di malattie di auto-immunità. Abbiamo ormai perso il conto del numero dei tumori e degli aborti spontanei. Ma com’è possibile?». Non si può assolutamente dire che simili disgrazie dipendano da quelle antenne e ricordiamo che le misurazioni dello strumento offerto dall'associazione di Pavona non hanno valore e pretese scientifiche, servirebbero infatti rilievi da parte di tecnici specializzati con apparecchiature professionali, ad esempio come quelli dell'Arpa Lazio. Intanto, però, i rilievi “caserecci” dei cittadini possono dare un'idea della situazione. In questo caso, per esempio, viene fuori che un impianto dato per spento è invece funzionante. Almeno durante la misurazione che qui raccontiamo. «In questo piccolo fazzoletto di terra dalla vocazione agricola – continua Telesca – vi sono oggi molte, troppe attività pericolose per la nostra salute e per l’ambiente: la discarica, il progetto dell’inceneritore, la via ardeatina col suo traffico continuo, giorno e notte, i grossi plessi industriali, i tralicci di Santa Palomba… ed, ora, anche questo gigantesco traliccio per antenne telefoniche, che si trova tra l’altro a non più di 100 metri in linea d’aria da un altro traliccio elettrico dell’alta tensione della vicina linea ferroviaria Roma-Napoli. E anche su quello non ci risultano controlli,nessuna informazione utile per i cittadini. Perché?». Nell’area ci sono 3 impianti. Qui i valori più bassi: 1,2 Volt/Metro Pomezia: a Campobello limiti nella norma POMEZIA 2 dei 3 tralicci vicino il consorzio residenziale di Via Colombia, Via Costarica e Via Cuba La seconda tappa del tour, invece, si ferma a Pomezia, su richiesta di residenti in località Campobello che chiedono di restare anonimi, nei pressi del consorzio residenziale di Via Colombia, Via Costarica e Via Cuba. È una zona industriale, ma piena di case. Anche in questo caso nessuno conosce i livelli di emissioni elettromagnetiche a cui sono esposte le vicine abitazioni ed i cittadini. Dopo due rilevamenti, effettuati in momenti diversi e alla presenza anche del segretario dell’Associazione Pavona per la Difesa della Salute, Marco Moresco, il 14 e il 17 giugno intorno alle ore 18, il livello di emissione media rilevata è stato di 1,20 Volt al Metro. Ben al di sotto del valore massimo consentito dalla legge (6 Volt/Metro). Anche qui resta la domanda: ci sono monitoraggi e dati scientifici ufficiali? In Comune ne sanno qualcosa? Il grande traliccio per telefoni cellulari ben visibile dall’Appia A Velletri, tra Vigna Grande e Poggi d’Oro, limite rispettato La terza tappa del tour, è sul tratto della via Appia che da Genzano ci porta direttamente a Velletri, all’altezza del km 33, nel territorio di quest'utlimo Comune. Qui è ben visibile sulla parte sinistra della carreggiata, in alto, un gigantesco traliccio per cellulari alto come un palazzo di 5 piani su un colle, proprio al centro di tre plessi residenziali: Vigna Grande, Monte-Canino e Poggi d’Oro. Su richiesta di un residente della zona, che vive da decenni in questa zona, lunedì 17 giugno, alle ore 19 circa, alla presenza del segretario dell’Associazione Pavona per la Tutela della Salute, Marco Moresco (in foto), procediamo alla misurazione dei livelli di emissione elettromagnetica presenti in zona. Anche in questo caso, come per Pomezia, il signor Alvaro, preoccupato per le ricadute che la pubblicazione del suo nome e della sua foto potrebbe determinare, preferisce restare anonimo. Dopo sei minuti di misurazione, l'elettrosmog risulta di 4,22 Volt al metro, terzo e ultimo livello di attenzione previsto dalla legge, prima della soglia massima dei 6 Volt al metro. «Nessuno vuole criminalizzare le aziende telefoniche – dice il residente che ha chiamato l'associazione di Pavona per fare la misurazione -, né tanto meno le amministrazioni pubbliche. A maggior ragione perché, bene o male, certe tecnologie al giorno d’oggi le utilizziamo un po’ tutti. Perché, però, non dare MARCO MORESCO Mostra il traliccio sull’Appia, tra Genzano e Velletri informazioni ai cittadini? ». Tante le domande dei cittadini, ma poche le risposte dei politiciamministratori. E pensare che basterebbe l’installazione, accanto ad ogni singolo traliccio/antenna, di una centralina di monitoraggio H-24 delle onde elettromagnetiche.
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