ADESSO Liguria (Vorschau)

GRANDANGOLO
EIN BLICK AUF BESONDERE ITALIENER
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DIRITTO ALLA FEDE
Die Femminielli passen
in kein klassisches
Geschlechtsraster, aber
sie gehören zu
Kampanien wie die
Sonne und der Vesuv.
Testo: Marina Collaci
Foto: C. Bonora e C. De Luca
Montevergine, Campania.
Li chiamano femminielli per la
loro natura femminile . È superficiale
chiamarli solo “transessuali”,
perché in Campania,
in particolare a Napoli, i
femminielli godono di uno status
particolare. Figli delle zone
popolari, esistono da sempre,
non suscitano scandalo e non
sono discriminati. Anzi, li si ritiene
dotati di virtù particolari,
come quella di portare fortuna.
Presso il santuario di Montevergine
(in provincia di Avellino)
il 2 febbraio di ogni anno i
femminielli partecipano alla
processione della Candelora,
dedicata alla Madonna nera,
detta Mamma Schiavona, la
loro protettrice. Con loro ci
sono omosessuali e transessuali
provenienti da tutta Italia,
per ribadire il loro diritto alla
fede. La festa si apre con la
“juta dei femminielli”, un’invocazione
alla Madonna, e prosegue
con canti e danze rituali.
La leggenda racconta che
qui, nel 1256, due omosessuali
vennero sorpresi ad amarsi e
furono portati fuori dal paese,
legati a un albero e abbandonati,
perché morissero di fame
e di freddo. Intervenne Mamma
Schiavona, che li liberò.
la fede Glaube
femminielli: Männer, die sich als
Frauen fühlen und leben
godere di qc. etw. genießen
suscitare
scandalo Anstoß erregen
dotato di ausgestattet mit
la virtù Tugend, Kraft
portare fortuna Glück bringen
il santuario Wallfahrtsort
la Candelora Mariä Lichtmess
la protettrice Schutzpatronin
ribadire betonen
l’invocazione f. Anrufung
abbandonare zurücklassen
morire di fame verhungern
intervenire einschreiten
ADESSO MAGGIO 2014