Manuale per la tutela dei consumatori - Centro Tutela Consumatori ...
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Ortaggi a basso contenuto di nitrati:<br />
me<strong>la</strong>nzane, fagiolini, cavolfiore, broccoli,<br />
insa<strong>la</strong>ta belga, piselli, cetrioli, patate, germogli,<br />
carote, pe<strong>per</strong>oni, funghi, porro,<br />
cavoletti di Bruxelles, cavolo rosso, radice<br />
amara, asparagi, pomodoro, cipol<strong>la</strong>.<br />
Varia anche <strong>la</strong> distribuzione <strong>dei</strong> nitrati<br />
nelle diverse parti dell’ortaggio: <strong>la</strong> concentrazione<br />
più elevata è nel gambo, nelle<br />
nervature delle foglie, nonché nelle foglie<br />
esterne e nel<strong>la</strong> scorza.<br />
• È bene limitare il consumo di<br />
verdura ad alto contenuto di nitrati, in<br />
partico<strong>la</strong>re nei mesi invernali.<br />
• È preferibile consumare verdura fresca<br />
di stagione, meglio se proveniente da<br />
coltivazione biologica control<strong>la</strong>ta.<br />
• Nel caso di verdura ad elevato contenuto<br />
di nitrati è consigliabile eliminare<br />
il gambo, le nervature delle foglie e le<br />
foglie esterne. L’acqua di cottura e anche<br />
quel<strong>la</strong> utilizzata solo <strong>per</strong> scottare <strong>la</strong><br />
verdura va gettata (nonostante l’inevitabile<br />
<strong>per</strong>dita di vitamine e sostanze<br />
minerali).<br />
• È preferibile rinunciare agli ortaggi coltivati<br />
in serra.<br />
• Se si coltiva un proprio orto, evitare di<br />
ricorrere a concimi chimici. Un buon<br />
compost maturo e una <strong>la</strong>vorazione<br />
mirata del terreno danno vitalità al terreno<br />
e fanno crescere piante sane. Gli<br />
ortaggi vanno raccolti preferibilmente<br />
al<strong>la</strong> sera e non al mattino.<br />
Numeri “E”<br />
Alimentazione<br />
Gli additivi negli alimenti sono rego<strong>la</strong>mentati<br />
a livello europeo e sono contrassegnati<br />
dal<strong>la</strong> lettera ”E” seguita da un numero.<br />
Grazie a questa codificazione si è<br />
resa possibile l’individuazione certa degli<br />
additivi impiegati, indipendentemente<br />
dal<strong>la</strong> lingua utilizzata <strong>per</strong> l’etichettatura.<br />
Per ricevere l’assegnazione di un numero<br />
“E” è necessario che le ditte presentino<br />
apposita istanza all’Autorità Europea<br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> sicurezza alimentare, presentando<br />
un’opportuna documentazione scientifica<br />
che comprovi <strong>la</strong> mancanza di elementi<br />
di <strong>per</strong>icolosità connessi con l’impiego di<br />
tale sostanza. Se viene così certificato che<br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> salute umana non siano da temere<br />
effetti negativi e dunque <strong>la</strong> sostanza non<br />
sia da considerare <strong>per</strong>icolosa, l’Autorità<br />
procede all’assegnazione di un codice. Attualmente<br />
si contano nell’area UE complessivamente<br />
circa 300 additivi autorizzati<br />
ed impiegati <strong>per</strong> migliorare l’aspetto,<br />
<strong>la</strong> consi stenza, il sapore o <strong>la</strong> conservabilità<br />
degli alimenti. In partico<strong>la</strong>re, essi possiedono<br />
<strong>la</strong> capacità di o<strong>per</strong>are miglioramenti<br />
su diversi piani:<br />
• quello delle caratteristiche tecnologiche,<br />
vale a dire <strong>la</strong> resistenza al<strong>la</strong> cottura<br />
in forno, <strong>la</strong> spalmabilità o <strong>la</strong> compatibilità<br />
al passaggio attraverso macchinari;<br />
• quello delle caratteristiche chimiche,<br />
come <strong>la</strong> capacità ossidativa;<br />
• quello del comportamento di singoli<br />
ingredienti tra loro;<br />
• quello del sapore e dell’aspetto dell’alimento;<br />
• quello delle caratteristiche organolettiche.<br />
Per gli additivi vale il principio del divieto<br />
– ciò significa che tutte le sostanze non<br />
espressamente autorizzate sono automa-<br />
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