30.06.2014 Views

Edizione critica - Don Bosco nel Mondo

Edizione critica - Don Bosco nel Mondo

Edizione critica - Don Bosco nel Mondo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

p. 8<br />

G. <strong>Bosco</strong>, Documenti di pedagogia narrativa 119<br />

di ghisa. Ed io mi trovai là a cielo scoperto, in mezzo ad un prato,<br />

cinto da una grama siepe, che ci difendeva solo da chi non voleva entrare;<br />

intorniato da circa trecento giovanotti, i quali trovavano il<br />

loro paradiso terrestre in quell'Oratorio, la cui volta, le cui pareti<br />

erano la medesima volta del cielo.<br />

Per aggiunta il Vicario di città, il Marchese Cavour, già prevenuto<br />

contro a queste radunanze festive, mi mandò a chiamare, e fattomi un<br />

sunto di quanto spacciavasi riguardo all'oratorio finì con dirmi: Mio<br />

buon prete: prendete il mio consiglio. Lasciate in libertà quei mascalzoni;<br />

tali adunanze sono pericolose. Io i risposi: Io non ho altro di mira<br />

che migliorare la sorte di questi poveri figli, che se il municipio mi<br />

vuole solo assegnare un locale, ho fondata speranza di poter diminuire<br />

assai il numero dei discoli, e <strong>nel</strong> tempo stesso diminuire il numero di<br />

quelli che vanno in prigione.<br />

- V'ingannate, mio buon prete, vi affaticate in vano. Dove prendere<br />

i mezzi? io non posso permettervi tali adunanze.<br />

- I risultati ottenuti mi convincono che non mi affatico in vano:<br />

i mezzi sono <strong>nel</strong>le mani del Signore, il quale talvolta si serve de' più<br />

200<br />

205<br />

210<br />

208 assai om A add sl A2 e <strong>nel</strong> tempo stesso om A add sl A' 213 talvolta om A<br />

add sl A 2<br />

201-233 Dal 1687 al 1848 il vicariato di Torino «era una magistratura complessa, che<br />

sosteneva uffizii giudiziarii, di polizia municipale ed amministrativi». Era la suprema<br />

autorità municipale. Per quanto riguarda le competenze di polizia, al vicario spettava<br />

«promuovere l'osservanza degli ordini concernenti la religione, il buon costume, la<br />

salubrità, l'abbondanza e il discreto prezzo dei viveri; la tranquillità e sicurezza e nettezza<br />

delle piazze e vie pubbliche» - CASALIS, Dizionario XXI 424.<br />

Michele Benso, marchese di Cavour (1781-1850), figlio primogenito del marchese<br />

Filippo e di Philippine de Sales, in gioventù accanito antigiacobino, più tardi vicino,<br />

anche per ragioni pratiche, al regime del Consolato e dell'Impero, sposa <strong>nel</strong> 1805<br />

la ginevrina Adele de Sellon. Dal 1819 è decurione e dal 1833 al 1835 uno dei due sindaci<br />

della città di Torino. Nel 1835 è nominato «vicario e sovrintendente generale di politica<br />

e polizia della città» e dopo il primo biennio la carica è rinnovata per altri quattro.<br />

In essa egli porta «non solo l'inesauribile energia e l"`immense et insatiable activité"<br />

che gli erano proprie, ma anche una qualche dose di implacabilità», che gli<br />

procurarono giudizi molto duri tra i liberali del tempo e dei decenni successivi -<br />

R. ROMEO, Cavour e il suo tempo (1810-1842). Bari, Laterza 1984, pp. 607-610.<br />

Ragionevoli e documentate riserve sull'esattezza di quanto don <strong>Bosco</strong> ricorda<br />

circa l'atteggiamento del marchese Michele Cavour nei confronti degli oratori avanza<br />

Giuseppe Bracco <strong>nel</strong>l'importante studio su <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> e le istituzioni (<strong>nel</strong> vol. Torino<br />

e <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> I. Torino 1989, pp. 126-130), dove viene riportata la significativa lettera<br />

del sacerdote torinese al Vicario di Città del 13 marzo 1846.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!