Edizione critica - Don Bosco nel Mondo
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144 Pietro Braido<br />
155<br />
160<br />
metrico, lingua italiana, canto fermo, musica vocale, musica istrumentale<br />
e a qualcheduno disegno, piano forte, organo ed anche lingua<br />
francese.<br />
Scuole feriali diurne. Altra classe di giovanetti vagava pericolante<br />
per la città, sono costoro que' giovanetti che o per essere male vestiti o<br />
per non potersi abituare ad una regolare disciplina non sono accolti<br />
<strong>nel</strong>le pubbliche scuole o ne sono licenziati. Costoro per lo più orfani<br />
o trascurati dai loro parenti anche in tenera età scorrono le vie e le<br />
piazze rissando, bestemmiando e rubacchiando. Per essi fu aperta<br />
una scuola diurna <strong>nel</strong>l'Oratorio di S. Francesco di Sales ed un'altra<br />
154 Scuole feriali diurne] Nell'Oratorio di S. Francesco di Sales vi sono eziandio le<br />
scuole diurne destinate a A Scuole feriali e diurne em sl AZ 154-155 Altra ...giovanetti]<br />
quella classe di giovanetti A Altra classe di giovanetti vagava pericolante per la<br />
città, e sono coloro em mrg sin A 2 Altra classe di giovanetti vagava pericolante per la<br />
città, e sono costoro B Altra classe di giovanetti vagava pericolante per la città, sono<br />
costoro que' giovanetti corr Bb 157-161 Costoro...S. Luigi om A add mrg sin A 2<br />
157-158 per ... parenti om AZ add mrg i A'<br />
il suo padrone lo stimò capace di tenere il registro del lavoro di un determinato numero<br />
di compagni» - La forza, p. 54. - «Lo stesso caporale furiere essendo stato informato<br />
che Pietro aveva un bel carattere a scrivere e sapeva assai bene l'aritmetica<br />
ed il sistema metrico decimale, lo applicò in certi lavori di premura, a cui il furiere da<br />
solo non poteva dar sesto» - Ib., p. 77.<br />
154-165 «Non cesso di raccomandarmi alla sua provata carità(...) eziandio per aprire<br />
una scuola diurna ad Ognissanti» - lett. alla duchessa Laval de Montmorency, 12<br />
agosto 1856, Em 1297. - «Alla vista del bisogno ognor crescente di istruire i ragazzi<br />
appartenenti alla classe bassa del popolo, mi sono determinato di aprire una scuola<br />
diurna per accoglierne almeno una parte di quelli che in numero stragrande vanno vagando<br />
lungo il giorno, sia perché i parenti non si danno cura di loro sia anche perché<br />
si trovano lontani dalle pubbliche scuole; perciocché <strong>nel</strong> circondario di Borgo Dora,<br />
S. Barbara, Piazza Paesana, Borgo S. <strong>Don</strong>ato, Collegno, Madonna di Campagna, trovansi<br />
non meno di trentamila abitanti senza che ci sia né chiesa né pubblica scuola.<br />
Egli è per occorrere al bisogno di questi ragazzi che ho dato mano alla costruzione di<br />
una scuola capace di contenerne circa centocinquanta. Ma siccome ci occorrono<br />
spese pei maestri, pei lavori di costruzione, per le provviste di scuola e somministrazione<br />
degli oggetti scolastici, così io ricorro alla nota di Lei bontà supplicandola di<br />
venire in soccorso di me, che è quanto venire in soccorso di questi giovanetti che si<br />
possono chiamare veramente abbandonati, pericolanti e pericolosi» - Circolare del 1°<br />
ottobre 1856 - Em 1304.<br />
Tra l'entrata all'Oratorio su via della Giardiniera e la chiesa di S. Francesco di<br />
Sales «don <strong>Bosco</strong> fece innalzare due aule scolastiche(...). In poco tempo le scuole<br />
furono pronte per ricevere gli alunni. Sul principio del 1857 molti giovanetti esterni<br />
accorrevano alla nuova scuola elementare diurna dalle case dei dintorni dell'Oratorio»<br />
- GI RUDI, L'Oratorio..., p. 129.