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Edizione critica - Don Bosco nel Mondo

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G. <strong>Bosco</strong>, Documenti di pedagogia narrativa 133<br />

dotta sospetta da casa Bellezza, vicino alla chiesa, si appigiona tutta<br />

la casa.<br />

1854. Attesa la penuria dell'annata non si ripigliano nuovi lavori.<br />

Se ne fanno soltanto ultimare alcuni di prima necessità. Il Sig.r Conte<br />

Cays è rieletto priore della compagnia di S. Luigi, ed ha provveduto<br />

una panta nuova e lunga facente il giro tutto attorno al cornicione interno<br />

della chiesa.<br />

La carezza de' commestibili, la mancanza di lavoro, esponendo<br />

molti giovani al pericolo dell'anima e del corpo, se ne accolgono molti<br />

in casa ed il loro numero aumenta fino a ottanta sei. i<br />

440<br />

445<br />

Bellezza dal 1° ottobre 1853 a tutto settembre 1856, rinnovando poi il contratto dal 1°<br />

ottobre 1856 al 30 settembre 1859 - cfr. STELLA, <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> <strong>nel</strong>la storia economica...,<br />

pp. 91-92.<br />

441-442 «Se avesse tardato appena di un anno, don <strong>Bosco</strong> si sarebbe trovato impigliato<br />

<strong>nel</strong>la crisi economica generale del 1853-1854 con le spese edilizie e quelle del<br />

sostentamento di un numero di convittori più che triplicato rispetto al 1850» -<br />

STELLA, <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> <strong>nel</strong>la storia economica..., pp. 90-91.<br />

444-445 Panta è vocabolo dialettale piemontese, desunto dal francese pente, tendaggio<br />

corto che orna in alto un baldacchino, un cornicione; questo di cui si parla<br />

correva tutto intorno al cornicione superiore della chiesa di S. Francesco di Sales.<br />

446-448 «L'incarimento d'ogni sorta di cibo, il maggior numero di giovani cenciosi<br />

ed abbandonati, la diminuzione di molte oblazioni che private persone mi facevano<br />

e che ora non possono più, mi hanno posto in tal bisogno da cui non so come<br />

cavarmi» - lett. al co. Clemente Solaro della Margherita, 5 gennaio 1854, Em 1212.<br />

- «Ora trovandomi in un caso eccezionale oso nuovamente esporre li miei gravi bisogni,<br />

persuaso, che saranno con bontà sentiti; e sono: (...) 3° Mantenere alcuni dei<br />

più poveri ed abbandonati, il cui numero in quest'anno dovette accrescersi fino a novanta<br />

a cagione de' molti ragazzi rimasti orfani ed abbandonati <strong>nel</strong>la trista invasione<br />

del colera morbus» - Agli amministratori della Pia Opera della Mendicità Istruita,<br />

anter. 13 novembre 1854, Em 1235. - «La maggior carezza di commestibili e la cessazione<br />

di lavoro misero al più grave rischio parecchi giovani abbandonati e pericolanti,<br />

i quali forse andrebbero a finir male se non fossero aiutati coi mezzi materiali<br />

e morali. Parecchi di costoro, circa cento, in gran parte di quelli fatti orfani <strong>nel</strong>la fatale<br />

invasione del colera dell'anno scorso, sono attualmente ricoverati in Valdocco»<br />

- Memoria agli amministratori della Pia Opera della Mendicità Istruita, 21 nov.<br />

1855, Em 1271-272.

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