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Edizione critica - Don Bosco nel Mondo

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G. <strong>Bosco</strong>, Documenti di pedagogia narrativa 123<br />

p 11<br />

riferendo puntualmente ogni cosa al Vicario, in pochi mesi gli fecero<br />

prendere migliore opinione dell'Oratorio e le cose cominciarono a<br />

prendere buona piega. 1<br />

Principio dell'attuale Oratorio di Valdocco<br />

e suo ingrandimento fino al presente.<br />

Era una sera festiva del quindici marzo, giorno memorando pel<br />

nostro Oratorio, quando alla vista di un numero grande di giovanetti<br />

che si trastullavano, il vedermi solo in mezzo di loro, sfinito di forze e<br />

di sanità, senza sapere dove sarei andato, giacché il prato pigionato<br />

doveva avere altra destinazione, io rimasi così commosso che mi cadevano<br />

le lagrime. Mio Dio, andava dicendo alzando gli occhi al cielo,<br />

perché non farmi conoscere il luogo dove volete che io raduni<br />

questi miei cari figli? O fatemelo conoscere, o ditemi che cosa debbo<br />

fare!<br />

Volgeva in cuor mio tali espressioni, ed ecco un certo Soave Pancrazio<br />

mi vien dicendo esservi un cotale Pinardi che aveva un sito da<br />

affittarmi, molto adatto al mio scopo. Andai immediatamente; era una<br />

rimessa. Parlarci, accordarci sul prezzo del fitto, sul modo di ridurre<br />

quel locale in forma di cappella, fu la cosa di pochi minuti. Corsi precipitoso<br />

da' miei figli, li radunai e <strong>nel</strong> trasporto di gioia mi posi a gridare:<br />

Coraggio figli, abbiamo un Oratorio. Avremo una chiesa, una sacrestia,<br />

posto per la scuola e per la ricreazione.<br />

Tale notizia fu accolta con una specie di entusiasmo. E la Domenica<br />

di Pasqua <strong>nel</strong> giorno di aprile furono portati colà tutti gli attrezzi<br />

295<br />

300<br />

305<br />

310<br />

315<br />

296 migliore] buona A migliore em sl A 2 299 e suo ... presente om A add A 2<br />

313-314 precipitoso] con trasporto di gioia A precipitoso em sl A 2<br />

309-310 Pancrazio Soave era un immigrato di Verolengo (Torino) che il 10 novembre<br />

1845 aveva preso in affitto l'intero fabbricato di Francesco Pinardi, esclusa una<br />

tettoia addossata, in via di costruzione, per impiantarvi una fabbrica di amido. Il 5<br />

giugno 1846 darà in subaffitto a don <strong>Bosco</strong> tre stanze e il 1° dicembre l'intero edifi-<br />

Cio. - STELLA, <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> <strong>nel</strong>la storia economica..., pp. 75-76.<br />

310 Francesco Pinardi è un immigrato di Arcisate (Varese). II 1° aprile affitta a don<br />

<strong>Bosco</strong> la tettoia che diventerà la prima sede stabile dell'Oratorio. Dal 1° aprile 1849,<br />

scaduto il contratto d'affitto con il Soave, affitta a don <strong>Bosco</strong> l'intera casa, che gli<br />

vende poi il 19 febbraio 1851 per 28.500 lire - STELLA, <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> <strong>nel</strong>la storia<br />

economica..., pp. 75-76, 84-85.<br />

317-318 Nel 1846 Pasqua cadeva il 12 aprile.

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