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Inverno 2010-2011 - Regione Autonoma Valle d'Aosta

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5. Valanghe Provocate accidentalmente ed Incidenti<br />

Dinamica dell’incidente<br />

Sabato 26 febbraio una guida alpina organizza<br />

una giornata di fuoripista in heliski; il gruppo di<br />

clienti è composto da due sciatori russi, un maestro<br />

di sci di Zermatt e dal padre della guida<br />

alpina.<br />

L’elicottero si posa sulla spalla ovest del Piccolo<br />

Tournalin e gli sciatori iniziano la discesa in fuoripista.<br />

A quota 2500 m gli sciatori devono effettuare<br />

un lungo traverso discendente in direzione<br />

sud-ovest, per poter aggirare un’evidente barra<br />

rocciosa che chiude la conca di Cheneil, lungo<br />

il classico tragitto di discesa (che in quel<br />

punto coincide col percorso estivo). Alle ore<br />

11.00 circa gli sciatori devono percorrere l’ultimo<br />

tratto del traverso; la guida vede un tratto<br />

potenzialmente pericoloso e quindi fa fermare<br />

i clienti in un luogo sicuro e prova a bonificare<br />

il pendio, saltando con gli sci. Si stacca un<br />

piccolo lastrone di neve ventata (circa 10 cm di<br />

spessore) che coinvolge la guida e inaspettatamente<br />

anche il padre, che forse era avanzato<br />

per verificare la situazione, trascinandoli lungo<br />

il breve pendio ed il sottostante salto di rocce.<br />

La guida aziona immediatamente l’air bag, che<br />

probabilmente attutisce l’impatto della caduta,<br />

mentre purtroppo il padre muore a causa dei<br />

traumi riportati.<br />

Gli altri sciatori, non coinvolti dal distacco perché<br />

si trovavano più distanti, chiamano immediatamente<br />

il soccorso alpino che interviene con l’elicottero.<br />

■ Fotografia tratta dal sito www.gulliver.it: tracciato<br />

dell’itinerario classico sci alpinistico e fuoripista<br />

per il Petit-Tournalin. Al centro è ben visibile il<br />

traverso posto sopra alla barra rocciosa dove avviene<br />

l’incidente.<br />

■ Ripresa aerea del sito valanghivo. Nella fotografia<br />

si nota la piccola area di distacco del lastrone,<br />

il brusco salto di rocce dove si getta la massa<br />

nevosa e, a scendere, la porzione di pendio dove si<br />

accumula la neve e vengono soccorsi i due sciatori<br />

travolti.<br />

Commento<br />

La dinamica dell’incidente offre lo spunto per ricordare<br />

che anche una piccola valanga può essere<br />

fatale, non tanto per il rischio di seppellimento<br />

(rischio generalmente trascurabile, ma possibile<br />

se la valanga si arresta in una zona concava)<br />

quanto per gli effetti sullo sciatore: perdita del<br />

controllo degli sci e scivolamento lungo il pendio.<br />

Un incidente analogo si è verificato quest’anno<br />

nella zona del Mont-Émilius (06/02/<strong>2011</strong>): tre<br />

guide alpine francesi stavano attraversando un<br />

pendio molto ripido nei pressi del Colle dei Cappuccini<br />

quando il primo ha staccato un piccolo<br />

lastrone che lo ha trascinato verso valle per circa<br />

100 m. In un’annata con un buon innevamento,<br />

probabilmente la scivolata non avrebbe avuto<br />

conseguenze; purtroppo in quel periodo i quantitativi<br />

di neve erano inferiori e di conseguenza<br />

lo sciatore si è ferito sbattendo contro i numerosi<br />

massi affioranti.<br />

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