Inverno 2010-2011 - Regione Autonoma Valle d'Aosta
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■ 3GOJ - Valtournenche loc. Goillet (2530 m).<br />
■ 4GAB - Gressoney-La-Trinité loc. Gabiet (2380 m).<br />
Aprile<br />
Il mese spicca nettamente per i valori delle temperature<br />
più che per le precipitazioni nevose, pressoché assenti.<br />
Nella prima decade del mese, nella maggior parte dei<br />
casi il giorno 10, tutte le stazioni, tranne Valsavarenche<br />
(05DY), raggiungono la temperatura massima assoluta:<br />
+18°C a Valgrisenche (03VG), +23 °C a Rhêmes-Notre-Dame<br />
(04RH), +21 °C a Valnontey (06CE), +28 °C<br />
Champorcher (07CH), +24 °C a Saint-Rhémy-en-Bosses<br />
(13SR), +17 °C a Tsignanaz (1CGN), +20 °C a Placesde-Moulin<br />
(2PLM), +12 °C al Goillet (3GOJ) e +10 °C al<br />
Gabiet (04GAB).<br />
Tra il 14 e il 15 una fredda saccatura porta deboli nevicate<br />
su tutte le stazioni con quantitativi massimi pari a<br />
10 cm nella stazione del Gabiet (4GAB), 6 cm al Goillet<br />
(3GOJ) e solo 2-3 cm nelle altre.<br />
Il mese termina con precipitazioni frequenti a carattere<br />
di rovescio che portano complessivamente 10 cm di<br />
neve fresca nella stazione del Goillet (3GOJ) e 25 cm<br />
in quella del Gabiet (4GAB).<br />
turna delle temperature e che quindi sono sotto lo<br />
zero, il manto è isotermico, nella sua tipica veste<br />
primaverile. La superficie del manto nevoso è caratterizzata<br />
da una crosta da fusione e rigelo, di 10<br />
cm, che offre un’ottima resistenza all’affondamento<br />
della sonda penetrometrica e un’ottima portanza. I<br />
cristalli sfaccettati che caratterizzavano lo strato di<br />
50 cm basale hanno fuso parzialmente diventando<br />
“grani arrotondati a grappoli”, tuttavia qualche<br />
particella piena sfaccettata si riconosce ancora, ma<br />
ancora per poco. L’acqua infatti è il maggior agente<br />
di trasformazione e lo strato in questione è bagnato,<br />
non soggetto al rigelo notturno che in questo<br />
profilo interessa solo i primi 10 cm. Il rilievo è stato<br />
effettuato alle 7.15 del mattino con temperatura<br />
dell’aria negativa, man mano che le temperature<br />
salgono e superano lo zero la neve fonde e si satura<br />
d’acqua, perde la sua coesione e si comporta<br />
come un liquido denso, che è alla base delle valanghe<br />
primaverili.<br />
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