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Inverno 2010-2011 - Regione Autonoma Valle d'Aosta

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5. Valanghe Provocate accidentalmente ed Incidenti<br />

VALANGA SOTTO LAC DE LE LOÏE NORD (COGNE), 18 MARZO <strong>2011</strong><br />

Nome valanga: Sotto Lac de le Loïe nord<br />

Esposizione: nord<br />

Numero valanga da CRV: 208_i Inclinazione al distacco: 36°<br />

Comune: Cogne<br />

Località: a valle del Lac de Loïe - Vallone d’Urtier<br />

Quota massima distacco: 2375 m<br />

Quota minima arresto: 2140 m<br />

Data: 18/03/<strong>2011</strong> Altezza media strato distaccatosi: -<br />

Fascia oraria: poco dopo le 11:00<br />

Attività svolta: sci alpinismo in salita<br />

Tipo di valanga: lastrone superficiale Presenti: 2 - Travolti: 2 - Feriti: 2 - Vittime: 0<br />

Situazione meteo nel giorno dell’incidente: giornata soleggiata, dalla tarda serata nubi alte tenderanno a<br />

velare il cielo a partire da nord-ovest. Venti inizialmente moderati, localmente forti, da nord in quota in<br />

attenuazione e rotazione da nord-ovest. Temperature in rialzo, zero termico a 2100 m.<br />

Situazione meteo nei giorni precedenti: il 12 e 13 marzo la discesa di una saccatura verso l’Europa sudoccidentale<br />

determina un intenso flusso umido meridionale con nevicate diffuse oltre 1200 m. Nei giorni<br />

seguenti un minimo chiuso originatosi dalla saccatura si sposta dalla penisola iberica verso il nord Italia,<br />

determinando precipitazioni diffuse dal 15 marzo alle prime ore del 17; i fenomeni risultano abbondanti<br />

in bassa <strong>Valle</strong>, dove la neve, mediamente sui 1600 m, scende temporaneamente fino ai 1200 m. Questo<br />

episodio apporta 75 cm di neve fresca a Dondena, 65 cm a Weissmatten, 16 cm a Crévacol e 12 cm a Plan<br />

Praz. Si segnalano il 18 marzo forti venti di provenienza settentrionale.<br />

Bollettino regionale neve e valanghe emesso il 17 marzo: “La precipitazione, esauritasi stamattina, ha apportato<br />

quantitativi maggiori di neve fresca nelle Valli di Champorcher e Gressoney, con punte di 60-70 cm a<br />

2000 m, mentre nella testata della Valtournenche e della valle d’Ayas si sono raggiunti 50-60 cm a 2700 m. In<br />

alta quota la neve è asciutta; il pericolo è legato alla presenza di accumuli da vento a tutte le esposizioni, in<br />

particolare a ovest. Non si è avuta notizia di distacchi provocati accidentalmente, ma i test di stabilità eseguiti<br />

indicano la presenza di livelli fragili sia tra gli strati superficiali di neve fresca e recente a debole coesione,<br />

sia all’interno della neve vecchia inumiditasi. Il distacco accidentale sarà possibile già con debole sovraccarico<br />

su molti pendii ripidi e pertanto durante le escursioni e nell’attività di fuoripista è richiesta una grande<br />

capacità di valutazione locale del pericolo.” Grado di pericolo valanghe: 4-forte nelle valli di Gressoney, Ayas,<br />

Valtournenche, nella zona di Champorcher e nelle valli del Gran Paradiso e 3-marcato sul restante territorio.<br />

Dinamica dell’incidente<br />

■ Il perimetro della valanga: la campitura bianca ne<br />

identifica le aree di distacco, scorrimento ed accumulo.<br />

Il 18 marzo due guide alpine si recano, su indicazione<br />

dell’Ufficio neve e valanghe regionale, nella<br />

<strong>Valle</strong> di Cogne verso il vallone dell’Urtier per effettuare<br />

un profilo stratigrafico del manto nevoso<br />

ed alcuni test di stabilità. La perturbazione del<br />

giorno precedente ha apportato consistenti quantitativi<br />

di neve fresca nella <strong>Valle</strong> di Champorcher<br />

e minori quantitativi nella Valsavarenche. Il rilievo<br />

delle guide alpine è rivolto, tra l’altro, a valutare<br />

le condizioni nivologiche e la stabilità del manto<br />

nevoso nella <strong>Valle</strong> di Cogne, in particolare al<br />

confine con la <strong>Valle</strong> di Champorcher, verificando<br />

il grado di pericolo segnalato sul bollettino valanghe<br />

(grado 4 forte).<br />

Durante la salita le guide escono dal bosco e decidono<br />

di percorrere - con una serie di inversioni<br />

- un pendio ripido che, pur essendo tecnicamente<br />

più impegnativo, in quanto inframmezzato da<br />

placche rocciose e bosco rado, è già svalangato<br />

e quindi presenta un manto nevoso superficiale<br />

duro, più sicuro. Infine un ultimo traverso dà l’ac-<br />

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