01.11.2012 Views

COSE E LUOGHI DA VEDERE - Comune di Dolcedo

COSE E LUOGHI DA VEDERE - Comune di Dolcedo

COSE E LUOGHI DA VEDERE - Comune di Dolcedo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

AMBIENTE E TERRITORIO<br />

Documenti molto antichi, affermano che <strong>Dolcedo</strong> era composto da <strong>di</strong>eci<br />

piccoli agglomerati urbani, denominati “villate”. La più importante <strong>di</strong><br />

tutte, sede dell’attività amministrativa e della maggior parte delle attività<br />

commerciali era ed è tuttora Piazza, troviamo poi Isolalunga, Ripalta,<br />

Costa Carnara, Castellazzo, Bellissimi, Lecchiore, Trincheri, Magliani,<br />

Civè. Ma proprio <strong>di</strong> Civè, nessuno ricorda più nulla neppure i più anziani<br />

del paese ricordano <strong>di</strong> averne mai sentito parlare, eppure gli antichi<br />

testi ne confermano l’esistenza. Nel territorio <strong>di</strong> <strong>Dolcedo</strong>, possiamo<br />

trovare altri piccoli inse<strong>di</strong>amenti urbani, i quali prendevano i nomi dalle<br />

famiglie che li avevano costituiti e li abitavano in origine, come: Case<br />

dei ... Boeri, Rimbau<strong>di</strong>, Orenghi, Giordani, Talloni, Genovesi, Airenti,<br />

Longhi, Ascheri, Sciorati, Villa dei Bensi, Stonzo, Ramelli, S. Paolo,<br />

Costa Rossa.<br />

Come possiamo notare, numerosi erano i nuclei abitati sparsi nel<br />

comprensorio dolcedese, infatti già nell’alto me<strong>di</strong>oevo si assistette a<br />

migrazioni anche massicce verso l’interno e quin<strong>di</strong> verso la campagna<br />

a seguito della crisi lungo la costa. Nel caso <strong>di</strong> <strong>Dolcedo</strong>, come vedremo<br />

più approfon<strong>di</strong>tamente in seguito, l’esodo era motivato soprattutto dal<br />

fatto che a seguito della caduta dell’Impero romano <strong>di</strong> occidente, lungo<br />

la costa erano numerose le incursioni da parte <strong>di</strong> Eruli, Ostrogoti,<br />

Longobar<strong>di</strong> e soprattutto degli ottomani (turchi). Questi ultimi razziavano<br />

spesso e volentieri i centri costieri, dove era anche più <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong>fendersi,<br />

spingendosi poi anche nelle zone interne. Per la popolazione costiere<br />

rifugiarsi nell’interno rappresentava comunque un modo per organizzare<br />

meglio le <strong>di</strong>fese, potendo contare su <strong>di</strong> un territorio più impervio, in<br />

paesi più raccolti e con vicoli bui ottimi per il riparo e le imboscate.<br />

AMBIENTE E TERRITORIO<br />

1<br />

9

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!