Senso e valore della vita quotidiana

(recitata) la storia della salvezza 14 . In ogni caso, la VQ rimane subordinata al
sacro e deriva il suo valore dal rapporto con esso.
2.4. c) L’Illuminismo inizia un nuovo capitolo nella storia della VQ. Questo
capitolo viene scritto all’insegna di una visione anti-religiosa (in specifico anticristiana)
del mondo. La critica illuminista della religione mina il significato stesso
della VQ come luogo di una storia capace di trascendenza. Con l’Illuminismo
inizia un’altra epoca: la VQ viene vista come l’unica sfera di realizzazione degli
uomini, in quanto realtà immanente nella quale si manifestano tutti i loro bisogni
e le loro capacità di risposta ai bisogni. Come protagonisti della VQ, entrano le
masse, le classi sociali, i “soggetti storici” che fanno della VQ l’arena dove si persegue
la felicità umana. La cosiddetta Scuola di Francoforte, e più di recente E.
Cassirer 15 , mettono in luce che si tratta di una rilettura totalizzante, ossia di una
filosofia della storia che guarda alla VQ come ad una realtà “più vera” di quella
descritta sui libri che parlano di dinastie, guerre e trattati, di personaggi dalle
capacità straordinarie, di eroi che fanno la storia. Con l’Illuminismo (si pensi a
Voltaire) il centro di gravità si sposta dalla storia scritta in chiave politica ed eroica
alla storia scritta in chiave culturale e quotidiana, attenta ai dettagli sociologici
della concreta situazione, da quella familiare a quella del lavoro e della produzione,
al modo di fare arte e mestiere. Un orientamento che proseguirà e si svilupperà
nel corso di tutto l’Ottocento e il Novecento, innestandosi alle correnti del
materialismo storico. Tra le scuole più famose che riscriveranno la storia in questo
modo vi è quella parigina degli Annales.
L’Illuminismo proclama il mondo della VQ come l’unico regno del valore
perché è il solo regno a cui attribuisca un valore. Siamo di fronte ad una de-sacralizzazione
della VQ la quale provoca, in certo qual modo, la reazione del romanticismo.
Già a partire da J.J. Rousseau, nascono correnti culturali che denunciano
la visione illuminista della vita quotidiana come eccessivamente piatta, banale
e prosaica. Il romanticismo si rifiuta di abbracciare una concezione positivista
della VQ, che — a suo avviso — riduce l’esistenza umana a qualcosa di miserevole,
noioso, abbruttente. Respinge l’idea che la VQ — intesa come luogo dei
14 Charles Taylor ha messo in luce che, in una certa letteratura protestante (soprattutto alcuni
autori puritani), viene esaltata la VQ come amore a Dio nella ordinarietà. Si potrebbe pertanto
fare un’analisi comparativa fra le culture descritte da Taylor e gli scritti del beato Josemaría
che, a prima vista, potrebbero sembrare simili. Purtroppo, non è qui possibile sviluppare
una tale analisi. Vorrei solo aggiungere che, a mio parere, benché vi possa essere una
somiglianza apparente di natura letteraria e per certi versi anche di taluni significati spirituali,
il senso dei discorsi e il quadro teologico complessivo in cui essi si inscrivono rendono
questi autori molto dissimili e lontani fra loro.
15 Cfr. E. CASSIRER, La filosofia dell’Illuminismo, trad. it. Firenze 1964 (ed orig. 1932).
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