Senso e valore della vita quotidiana

politologi hanno osservato che la politica moderna, democratica o totalitaria,
progressista o conservatrice, è l’erede storica della sublimazione dell’eroismo
delle élites. Quegli stessi studiosi, per contro, definiscono il mondo della VQ
come il mondo di chi si rifugia nel privato e nel tran tran quotidiano. Nel pensiero
di Escrivá, la VQ non è sinonimo di privatezza, non è un’antitesi della vita politica,
perché tra la vita privata e quella pubblica non c’è soluzione di continuità, in
forza della unità di vita e della mentalità laicale che deve informare l’una e l’altra.
c) Nella società moderna e contemporanea, la VQ viene di solito fortemente
legata alle forme di vita tradizionalmente imposte alle donne nella maggior
parte delle società occidentali (le attività domestiche in genere, come la cura dei
figli, la cucina, la pulizia della casa, ecc.). Essa è pressoché sinonimo delle attività
“riproduttive” nelle quali e attraverso le quali debbono essere assicurati il nutrimento
e il riposo, curate le ferite, e nelle quali l’approvazione non è condizionata
primariamente dal successo. E si sottolinea che queste sono attività del giorno in
contrapposizione a quelle delle notte, quando gli uomini tornano a casa e mettono
disordine tra le cose ordinate dalle donne, e quando si può ipotizzare che
avvengano fatti estranei alla routine, come le feste, le visite o le attività sessuali 45 .
Per Escrivá, invece, la VQ non distingue certo fra il giorno e la notte, come non
distingue fra attività femminili e maschili, perché essa le abbraccia tutte, e proprio
per questo non è riducibile ad un “affare di donne”, benché il gender abbia
la sua indubbia importanza nel forgiare la VQ di ciascuno.
d) Nella società moderna e contemporanea, la nozione di VQ implica un
modello “alternativo” di cambiamento sociale che procede non già per azioni di
élites, di eroi o di personaggi straordinari, ma attraverso movimenti collettivi di
massa che mutano a poco a poco i particolari modi di esistenza degli individui. Le
“masse” possono essere intese come “soggetti storici” alla maniera dell’Ottocento
oppure come aggregati anonimi di individui guidati da meccanismi impersonali
alla maniera dei processi di globalizzazione odierni. Ma, comunque, il cambiamento
è un effetto collettivo che eccede le singole persone, è il risultato di una
vita materiale e mondana che si ripete in modo così comune che i suoi partecipanti
stentano ad averne consapevolezza. Per dirla con Gouldner 46 , «la VQ è la
vita vista ma non riconosciuta: è la vita mondana, secolare, spogliata dell’elemento
sacrale, svuotata della dimensione divina». Per Escrivá neppure questa è una
rappresentazione della VQ autentica: perché il cambiamento sociale non può
essere un prodotto meccanico e impersonale, bensì è l’opera di tante persone che,
con la loro vita concreta, creano un tessuto sociale civile, trasformando anche i
modi più consolidati e più abitudinari di esistenza in nuove domande e nuove
risposte alle esigenze di senso personale.
45 Cfr. A. GOULDNER, La sociologia…, cit., p. 40.
46 Cfr. ibidem, p. 41.
238 - PIERPAOLO DONATI