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Senso e valore della vita quotidiana

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fra, rispettivamente, una lettura illuminista e una lettura contro-illuminista <strong>della</strong><br />

VQ. Appartengono ai primi gli studi che vedono la VQ come un teatro in cui gli<br />

uomini mettono in scena le loro strategie di attori che recitano un copione, i loro<br />

opportunismi, le loro ipocrisie, le loro simulazioni, le loro “strategie fatali” (si<br />

pensi ad autori come E. Goffman e J. Baudrillard) 20 . La VQ diventa, per dirla con<br />

C. Conti 21 , “il dramma uniforme”, il luogo <strong>della</strong> mera ri-produzione 22 . Diventa<br />

sinonimo di mondo dell’homunculus e <strong>della</strong> stereotipicità 23 . Al limite, diventa<br />

una lettura etologica <strong>della</strong> <strong>vita</strong> umana 24 . Per contro, troviamo coloro che invece<br />

rivalutano la VQ come luogo di “produzione di senso”, come mondo di relazioni<br />

capaci di trascendere la pura materialità e la superficialità delle relazioni e delle<br />

identità. Questa corrente può essere in buona misura ricondotta alla fenomenologia<br />

di Edmund Husserl, anche se poi ha preso varie strade (Jurgen Habermas<br />

ed Edith Stein sono solo due esempi). In questa linea, si sottolinea che la <strong>vita</strong><br />

umana è sempre produttiva di senso nel quotidiano 25 , anche nelle situazioni più<br />

tragiche o abnormi 26 . Si evidenzia che la VQ è la trama di una “anti-disciplina”<br />

fatta di procedure e astuzie, di tattiche e strategie messe in atto dai “consumatori”<br />

o “utenti” di un sistema (economico, politico, culturale) dominante per sottrarsi<br />

alle sue richieste di passività e omologazione 27 . Si mostra che la VQ ha una<br />

sua “grammatica” 28 . Ancora, si rileva il fatto che il pensiero umano, sia quello<br />

20 Cfr. E. GOFFMAN, The Presentation of Self in Everyday Life, Doubleday, Garden City 1959<br />

(trad. it. La <strong>vita</strong> <strong>quotidiana</strong> come rappresentazione, Bologna 1969); J. BAUDRILLARD, Pourquoi<br />

les stratégies fatales?, Paris 1982 (trad. it. Le strategie fatali, Milano 1984). Per una visione<br />

più ampia di questi autori e delle loro tematiche: G. GILI, La teoria dell’agire sociale in Erving<br />

Goffman, in S. Belardinelli (a cura di), Teorie sociologiche dell’azione, Milano 1999, pp. 188-<br />

234; P.P. GIGLIOLI, Rituale, interazione, <strong>vita</strong> <strong>quotidiana</strong>, Bologna 1990.<br />

21 Cfr. C. CONTI, Il dramma uniforme. Per una teoria <strong>della</strong> <strong>vita</strong> <strong>quotidiana</strong>, Bologna 1979.<br />

22 Cfr. A. CARBONARO, C. FACCHINI, Capacità, vincoli e risorse nella <strong>vita</strong> <strong>quotidiana</strong>: tradizione<br />

e innovazione nella riproduzione sociale, Angeli 1993.<br />

23 Cfr. A. SCHÜTZ, Collected Papers, The Hague 1971 (trad. it. parziale Saggi sociologici, Torino<br />

1979).<br />

24 Cfr. G. CELLI, Etologia <strong>della</strong> <strong>vita</strong> <strong>quotidiana</strong>, Milano 1992.<br />

25 Cfr. P. BERGER, B. BERGER, Sociologia: la dimensione sociale <strong>della</strong> <strong>vita</strong> <strong>quotidiana</strong>, trad.it.<br />

Bologna 1995.<br />

26 Cfr. G. TURNATURI, Le relazioni quotidiane. Il caso di Serena Cruz, in «Memoria. Rivista di<br />

storia delle donne», 26 (1989), pp. 70-80.; G.J. HORWITZ, All’ombra <strong>della</strong> morte: la <strong>vita</strong> <strong>quotidiana</strong><br />

attorno al campo di Mauthausen, trad. it. Marsilio 1994; J. RATZINGER, La dignità <strong>della</strong><br />

<strong>vita</strong>, Relazione al Concistoro, Roma aprile 1991.<br />

27 Cfr. M. DE CERTEAU, L’invention du quotidien. I Arts de faire, Paris 1990 (trad. it. L’invenzione<br />

del quotidiano, Roma 2001).<br />

28 Cfr. G. BARBIELLINI AMIDEI, La grammatica <strong>della</strong> <strong>vita</strong>: come trovare l’equilibrio con se stessi<br />

tra le piccole e le grandi cose <strong>della</strong> realtà <strong>quotidiana</strong>, Milano 1993.<br />

SENSO E VALORE DELLA VITA QUOTIDIANA - 233

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