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Medicina Preventiva Riabilitativa e Sociale Prof. Fabrizio Iecher ...

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esposizione ai fattori ambientali. Nel nostro Paese la prevalenza dei consumatori di bevande<br />

alcoliche aumenta al diminuire del titolo di studio; in Gran Bretagna la prevalenza del bere<br />

problematico in uomini e donne poveri sotto i 30 anni risulta doppia rispetto alla prevalenza<br />

riscontrata nelle classi più abbienti. A livello europeo il consumo alcolico è prevalente tra i<br />

disoccupati, i senza fissa dimora e tra le persone anziane istituzionalizzate. Inoltre, le morti<br />

alcolcorrelate, comprese quelle accidentali, sono maggiore nelle classi più disagiate (cfr. Scafato E.,<br />

Russo R., 2004).<br />

Il consumo di alcol, i danni alcolcorrelati e la dipendenza da alcol, fanno, dunque, parte di un<br />

continuum; non sono entità fisse e gli individui possono, nel corso della loro vita, spostarsi avanti o<br />

indietro all’interno di questo continuum. Come afferma l’OMS, “La salute è uno stato di completo<br />

benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto nell’assenza di malattia o infermità” .<br />

3. Problemi alcolcorrelati<br />

Nonostante sia molto tossica per la cellula epatica, più di molte droghe illegali, e provochi un<br />

grado di dipendenza superiore rispetto alle droghe più conosciute, l’alcol è una sostanza<br />

giuridicamente legale. Il rapporto tra l’uomo e l’alcol è stato sempre difficile e conflittuale.<br />

Probabilmente non esiste nessun individuo, che ne faccia uso saltuario o abituale, nel quale non sia<br />

presente, esplicito o nascosto, il desiderio di sottrarsi alla vita di tutti i giorni per dirigersi verso un’<br />

altra vita dove non si sentano né le costrizioni del vivere quotidiano, nè impressioni tristi o<br />

sgradevoli di ogni tipo; e, come affermò lo stesso Freud , consente a chi lo assume di aiutarsi ad<br />

affrontare una vita troppo dura per essere affrontata senza un aiuto chimico, rozzo quanto si vuole<br />

ma pur sempre un aiuto (cfr. Galimberti L., 2005).<br />

Per la maggioranza degli individui consumare una bevanda alcolica costituisce parte<br />

integrante e normale della vita sociale. Nel corso della giovinezza è molto probabilmente la prima<br />

sostanza psicoattiva che l’individuo sperimentata. L’alcol è entrato a far parte della nostra<br />

alimentazione quotidiana da tempo immemore. La sua è una storia antica e radicalmente ancorata<br />

nella cultura di vari popoli: accompagna la vita religiosa, sia pagana che cristiana, è partecipe e<br />

protagonista della vita sociale e culturale dell’uomo. Da quando fu scoperto il fenomeno della<br />

fermentazione sono iniziati i consumi alcolici e già nel neolitico si fabbricava birra; dalla comune<br />

distillazione naturale si è poi passati a quella artificiale nel XIV sec., fino ad arrivare al XIX sec. in<br />

cui la distillazione diventò di tipo industriale portando con sé una crescita enorme della sua<br />

distribuzione e quindi del suo consumo. Negli USA agli inizi del XX secolo il fenomeno<br />

antiproibizionista portò ad una illegalizzazione della fabbricazione e vendita dell’alcol con<br />

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