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I Siciliani - Libera Informazione

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Scampia/ La mattanza<br />

La guerra dei<br />

“cattivi ragazzi”<br />

Già 44 omicidi: periferia<br />

nord come il Far<br />

West. Per le strade a<br />

caccia di “nemici” da<br />

uccidere. Chi sono i<br />

“girati”. Chi ha organizzato<br />

le stragi<br />

di Antonio Di Costanzo<br />

ladomenicasettimanale.it<br />

Vecchi boss spodestati. Mire espansionistiche<br />

e “cattivi ragazzi” che vogliono<br />

più potere, più soldi. Ecco la<br />

nuova guerra di Scampia. Una guerra<br />

che parte all’inizio del 2011 quando<br />

comincia la nuova scissione. O meglio,<br />

quando avviene la scissione negli scissionisti.<br />

La scissione<br />

Nel cartello criminale che si era ribellato<br />

ai Di Lauro si apre una frattura. Il<br />

clan guidato dalle famiglie Amato-Pagano,<br />

capaci di aggregare i vari gruppi<br />

scontenti dei Di Lauro e scatenare la faida<br />

del 2004, inizia a scricchiolare.<br />

Nasce un nuovo consorzio del sangue,<br />

formato dagli Abete-Abbinante con gli<br />

alleati Notturno e Aprea. Famiglie legate<br />

anche da solidi legami di parentela che<br />

decidono di ribellarsi alla dittatura degli<br />

Amato-Pagano. Nascono così i cosiddetti<br />

“Girati”.<br />

La nuova strategia<br />

L’obiettivo è quello di ricacciare il clan<br />

che ha guidato la rivolta contro Paolo di<br />

Lauro, alias Ciruzzo ‘o milionario, nei<br />

comuni di Melito, Mugnano e Casavatore.<br />

In pratica i Girati vogliono strappare<br />

Scampia e Secondigliano a quelli che<br />

fino al 2011 sono stati i leader degli scissionisti,<br />

ovvero, vogliono prendersi il più<br />

grande market della droga d’Europa.<br />

Ad accelerare l’inizio della nuova<br />

guerra, sostengono gli inquirenti, sono le<br />

scarcerazioni di Arcangelo Abete e Giovanni<br />

Esposito detto ’O Muort che tornano<br />

su “piazza” proprio quando il gruppo<br />

Amato-Pagano è colpito dall’arresto del<br />

boss Carmine Amato, nipote di Raffaele<br />

detto a Vicchiariella, con le redini delle<br />

famiglie finite nelle mani del solo Mario<br />

Riccio.<br />

I rapporti di forza<br />

Arcangelo Abete, 43 anni, per una serie<br />

di “congiunture favorevoli”, come sostiene<br />

la Procura, gode impropriamente<br />

di una situazione di libertà proprio in una<br />

fase di riassestamento dei rapporti di forza<br />

all’interno della compagine scissionista,<br />

finalizzata a ridurre il potere criminale<br />

degli Amato-Pagano, durante la quale<br />

emergono i gruppi Abete-Abbinante,<br />

capaci di saldare in alleanza anche i Notturmo<br />

e gli Aprea di Barra e lanciare così<br />

la sfida a chi è rimasto fedele a Riccio.<br />

All’inizio di gennaio 2012 la faida in<br />

sedici giorni conta cinque morti: il 5 a<br />

Giugliano, via San Vito, viene ucciso<br />

Rosario Tripicchio; l’11 a Melito tocca a<br />

Patrizio Serrao e il 16 dello stesso mese,<br />

di nuovo a Melito, i killer ammazzano<br />

Fortunato Scognamiglio.<br />

Agguati eccellenti<br />

Il 9 in un’auto bruciata erano stati trovati<br />

i corpi carbonizzati di Raffaele Stanchi,<br />

“Lello bastone” e del suo autista<br />

Luigi Mondò.<br />

Si tratta di un duplice omicidio eccellente<br />

che determinerà altre tragiche conseguenze.<br />

Il conflitto si chiude con un altro<br />

caduto importante: Biagio Biancolella,<br />

figlio di Francesco, detto Ciccio ’o<br />

Manaco, esattore degli Amato-Pagano<br />

per le estorsioni nel settore degli appalti<br />

pubblici e privati nei comuni di Melito e<br />

Mugnano, di cui il figlio aveva preso il<br />

posto. Biancolella cade sotto i colpi dei<br />

sicari il 9 maggio in via Cesare Pavese a<br />

Mugnano.<br />

Dopo questo colpo gli Amato-Pagano<br />

sono costretti a lasciare Napoli e rifugiarsi<br />

nei soli comuni a Nord. Per gli Abete-<br />

Abbinante è la svolta. Ormai hanno in<br />

mano il mercato della cocaina (con un<br />

volume di affari che va dagli otto ai dodici<br />

milioni di euro ogni due mesi) e<br />

sono sicuri di poter conquistare tutte le<br />

vecchie piazze un tempo controllate dai<br />

Di Lauro, accaparrandosi anche i proventi<br />

che derivano dalla vendita di eroina,<br />

hashish e marijuana.<br />

I <strong>Siciliani</strong>giovani<br />

– pag.22

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