Lunigiana Qualità - Aicod
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Qualità <strong>Lunigiana</strong> 19<br />
di chiesa, forse chiamato Leodgar, che convertì<br />
la gente al cristianesimo, spezzò gli idoli<br />
pagani, eresse chiese e dette pane e ristoro ai<br />
pellegrini della Via Francigena.<br />
E per i pellegrini sorse nel borgo un ospitale<br />
dedicato a san Giacomo, che ancora reca un<br />
bel bassorilievo in marmo del santo.<br />
Alla porta di sopra, il 16 gennaio, vigilia di<br />
sant’Antonio Abate, rivive l’antico rito del<br />
falò purificatore: la grande catasta di legna<br />
viene accesa subito dopo la benedizione. Un<br />
tizzone del falò viene portato nelle stalle e nei<br />
pollai, a protezione degli animali domestici,<br />
sulla cui salute vigila sant’Antonio.<br />
A poca distanza dalla pieve un antico molino<br />
ad acqua, ancora in funzione, ricorda tempi<br />
non troppo lontani quando la grande piana<br />
strappata al fiume era una fertile campagna<br />
intensamente coltivata.<br />
Nei dintorni di Filattiera nel borgo di Ponticello<br />
le case torri medievali rammentano tempi<br />
difficili quando gli uomini, con i loro raccolti,<br />
si rinchiudevano in torri abitabili che avevano<br />
la porta in alto, accessibile con scale di legno<br />
che venivano ritirate in caso di pericolo.<br />
Tra Ponticello e Caprio i nobili pontremolesi<br />
eressero eleganti ville padronali, mentre più<br />
in alto, verso l’appennino, la potente Rocca<br />
Sigillina e Serravalle controllavano importanti<br />
vie militari e commerciali verso il parmense.<br />
Sperduti tra questi monti si incontrano i ruderi<br />
di una importante piazzaforte militare<br />
altomedivale: è Montecastello, forte baluardo<br />
del VII secolo che difendeva la valle dagli invasori<br />
che si affacciavano d’oltreappennino.<br />
I musei: la pieve e il molino Giuliani<br />
Mentre nei pressi della pieve si sta allestendo il museo del<br />
territorio è proprio la pieve uno straordinario museo di se<br />
stessa, non fosse altro per la millenaria sacralità del luogo. Le<br />
murature interne ed esterne della pieve recano i segni di epoche<br />
di splendore e di periodi di decadenza, di ricostruzioni dei<br />
primi decenni del secolo scorso, quando ospitò cappelle gentilizie.<br />
Le absidi mostrano con quanta sensibilità maestranze<br />
lombarde ne abbiano saputo disegnare, con semplici piccoli<br />
ciottoli di fiume, un’elegante tessitura. Altro museo vivente<br />
è il vicino molino Giuliani, ancora funzionante ad acqua,<br />
esempio tra i più significativi dell’edilizia rurale lunigianese.<br />
Raccolta di oggetti religiosi<br />
e della civiltà contadina di Lusignana<br />
La raccolta di oggetti e attrezzi da lavoro del<br />
mondo contadino è ospitata nei locali di quelle<br />
che furono le stalle della canonica. Dedicata<br />
a Mario Nadotti, la raccolta è visitabile<br />
grazie agli attivi abitanti del paese e al lavoro<br />
dei volontari di Legambiente.<br />
E’ aperta su prenotazione e in Agosto, in occasione<br />
della festa patronale.<br />
Tel.: 0187/422598 - 455337