Lunigiana Qualità - Aicod
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Qualità <strong>Lunigiana</strong> 35<br />
Podenzana:<br />
il regno dei panigacci<br />
“Dalle tue sfere castello t’imponi<br />
e ti apri alla vallata dai balconi:<br />
a Podenzana tua, limpida luce”.<br />
(O.B.)<br />
E’ l’indiscussa capitale di quell’antico cibo<br />
che è il panigaccio, tanto povero un tempo,<br />
quanto ricercato ai giorni nostri.<br />
Un sapiente artigiano del luogo prepara ancora<br />
i testelli di argilla che servono per la cottura<br />
del panigaccio e sono documentati negli<br />
scavi archeologici già prima dell’anno mille.<br />
Il suo territorio fu abitato fin dalla preistoria:<br />
nella località di Genicciola è stata rintracciata<br />
una necropoli ligure del III-I secolo a.C.<br />
i cui preziosi materiali sono conservati nei<br />
musei di Reggio Emilia e della Spezia.<br />
Nell’anno 884 il marchese Adalberto di Toscana<br />
legò alla fondazione dell’Abbazia di<br />
Aulla un bosco di nome Gaggio (toponimo di<br />
origine longobarda) dove sorse, in posizione<br />
panoramica, uno tra i più celebri santuari<br />
mariani della <strong>Lunigiana</strong>, meta, il 5 agosto, di<br />
folle di pellegrini.<br />
Il santuario del Gaggio sorse dapprima come<br />
edicola eretta sul luogo dell’apparizione della<br />
Madonna ad un eretico boscaiolo che, bestemmiando,<br />
stava tagliando una pianta di<br />
castagno.<br />
La conversione dell’eretico ed i prodigi che si<br />
verificarono attorno al castagno dell’apparizione<br />
furono all’origine della costruzione di<br />
una piccola cappella che inglobò nell’altare il<br />
castagno su cui era apparsa Maria.<br />
La circostanza fu per secoli ritenuta una pia<br />
leggenda, ma negli anni ‘20 del secolo scorso<br />
il vescovo di Massa volle cercare il castagno<br />
del miracolo: lo trovò murato all’interno<br />
dell’altare e subito i pellegrini presero ad<br />
asportarne frammenti, da conservare come<br />
preziosa reliquia. Oggi quel che resta del castagno<br />
è saggiamente protetto con un vetro<br />
che ne impedisce l’asportazione.<br />
Nei pressi del santuario il castello Malaspina,<br />
interamente ricostruito negli anni ’60 del<br />
secolo scorso, domina il corso della Magra<br />
e nella cappella marchionale conserva un