Lunigiana Qualità - Aicod
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Qualità <strong>Lunigiana</strong> 29<br />
casa-torre, botteghe di artigiani che non<br />
ci sono più, ma hanno lasciato incise nei<br />
portali delle case le insegne dei loro mestieri.<br />
Una deviazione porta in uno dei posti più<br />
isolati e splendidi delle propaggini appenniniche:<br />
l’Apella dei Nardi, nella cui casa<br />
sorgerà un museo loro dedicato.<br />
Più in alto, nei pressi del passo del Lagastrello,<br />
un cumulo di pietre è quel che<br />
resta della grande e potente abbazia benedettina<br />
al cui abate si rivolgevano agli<br />
inizi del 1300 importanti ecclesiastici,<br />
supplicandolo di prendersi cura dell’ultimo<br />
monaco di san Caprasio, ridotto all’indigenza.<br />
A Pontebosio un castello e un castelletto<br />
disegnano un suggestivo paesaggio storico,<br />
uniti come sono da un ponte medievale<br />
che supera il Taverone.<br />
Sull’abitato di Monti, dedicata a santa<br />
Maria Assunta come l’antica cattedrale<br />
di Luni, vigila l’antica Pieve di Venelia,<br />
toponimo che evoca la continuità con antichi<br />
culti certamente non improbabili,<br />
visto che nella sottostante piana è stata<br />
trovata una statua-stele.<br />
A Terrarossa il colle del Masero nasconde<br />
in una casa rurale i resti dell’insediamento<br />
bizantino dell’antica Rubra, ricordata<br />
negli itinerari bizantini, mentre<br />
nel piano Fabrizio Malaspina eresse, tra<br />
XVI e XVII secolo, il suo castello con<br />
un’impronta gentilizia, ma senza rinunciare<br />
ai massicci puntoni laterali, adatti<br />
a resistere alle artiglierie. Nel castello si<br />
allevò, con metodi innovativi, il baco da<br />
seta; il suo marchese fu l’autore del celebre<br />
fortunato primo libro dedicato alle<br />
delizie del cioccolato.<br />
Forse anche per questi motivi il castello<br />
non poteva che rinascere col destino di<br />
vivace centro di promozione e innovazione<br />
delle produzioni agricole: restaurato<br />
da poco sta diventando sede di importanti<br />
appuntamenti che valorizzano i prodotti<br />
dell’agricoltura lunigianese, ospitando<br />
la rassegna Olea Lunae, dedicata ai produttori<br />
d’olio della vallata; nel castello<br />
hanno sede il comitato per la valorizzazione<br />
della farina di castagna, un punto<br />
di informazione turistica, una foresteria<br />
che accoglie i pellegrini della Via Francigena.<br />
Qui, nel salone di rappresentanza, ogni<br />
anno si premiano le migliori tesi di laurea<br />
dedicate al territorio della <strong>Lunigiana</strong> Storica<br />
e tra non molto si combinerà anche<br />
il matrimonio tra la cultura ed il mangiar<br />
bene, non appena saranno ultimati i lavori<br />
per l’esposizione, vendita e assaggio dei<br />
prodotti tipici della <strong>Lunigiana</strong>.<br />
L’olio extra vergine d’oliva:<br />
lo smeraldo della <strong>Lunigiana</strong><br />
In <strong>Lunigiana</strong>, nei versanti esposti al sole, l’ulivo<br />
cresce in condizioni estreme e proprio per questa<br />
fatica della natura l’olio che se ne ricava è di ottima<br />
qualità ed ha la caratteristica di esaltare, senza dominarli,<br />
i sapori delle pietanze.<br />
L’olio di <strong>Lunigiana</strong> è una produzione che di anno in<br />
anno cresce e trova la vetrina ideale nel castello di<br />
Terrarossa, dove gareggiano produttori accorti che<br />
utilizzano moderni metodi di spremitura per olive<br />
di pregiate varietà di nome Frantoio, Leccina, Moraiolo.<br />
Le aziende che imbottigliano olio di <strong>Lunigiana</strong> non<br />
conoscono problemi di mercato: esperti assaggiatori<br />
e gastronomi celebrano i profumi ed il sapore di<br />
un olio che è insuperabile condimento di testaroli,<br />
cipolle di Treschietto in pinzimonio e lasagne bastarde<br />
di castagna.