La Toscana - Novembre 2014

e dei primi anni del Duemila. I suoi colori sono mirabili per i nostri
cinque sensi” .
Enzo Dall’Ara La chimica di tutti i giorni, presso Muky, Faenza
26.9.2008
“Di Marcello Fantoni, di cui sono amico e affettuoso estimatore fin
degli anni della comune giovinezza, nella comune scena fiorentina
che allora era (o ci pare oggi che fosse) più mossa e animata, mi trovo
a scrivere nelle condizioni più impropie e sfavorevoli, quando sono
lontano e isolato nel mio ricovero estivo. Ma non ha poi molta importanza
per il breve messaggio che intendo inviare a onore dell’artista,
non potendo sul momento fare di meglio. La produzione ceramica di
Marcello mi è ben presente e quel suo procedere felicissimo e naturale
da artigianato ad arte, da mestiere (eccelso) a ideazione creativa
ed esecuzione inventiva non cessa di incantarmi a distanza di anni e
di ubicazione, sia pure provvisoria come questa mia. Anzi questa distanza
si annulla tutta nel ricordo, così vivo da illudermi che non sia
un ricordo ma un episodio attuale, di una visita alla sua officina - museo
- atelier per ammirare le fasi e le stagioni del suo lungo lavoro;
durante le quali la tecnica ha avuto la sua sapiente evoluzione, certo,
ma la sensibilità plastica e cromatica è rimasta fedele a se stessa
secondo la sua originale vocazione. Nei colori, negli accordi, nei contrasti,
nelle sfumature e perfino nelle evanescenze la maestria di
Satiro etrusco
durre la natura nell’infinita trasmutazione delle forme, come Ovidio,
in un mondo continuamente cangiante. La sua casa sulla Bolognese
Nuova è un vero e proprio laboratorio rinascimentale, lui è felice di
insegnare ai giovani, lui è generoso, e così trasmette il Metodo e il
Mestiere, orgoglioso del proprio mestiere di ceramista.”
Antonio Paolucci, 10 marzo 2004, riprese di Massimo Canuti presso
Amici dei Musei.
“Marcello Fantoni ha percorso tutte le avanguardie e neoavanguardie
storiche con attenzione all’origine che si rifà alla tradizione etrusca,
le sue ceramiche sono di estrema raffinatezza per le cromie,
sono segreti, alchimie. Il ceramista è un alchimista della materia; è
una persona che deve conoscere perfettamente i prodotti e i medium
che usa per arrivare a certi risultati estetici e decorativi. In questa
direzione Marcello Fantoni ha un binomio tra arte e vita. Non ha necessità
di forme, sono delle sintesi delle forme stilizzate, alle quali
applica dei colori, suoi, interiori, astratti, ha una tensione ad un “limen”
che va ben oltre gli orizzonti del nostro pianeta e ha seguito
tutto ciò che è stato il divenire e l’essere dei primi anni del Novecento
Due giovani guerrieri, 1950. A destra: Uomini in lotta, 1950. Terracotta
questo caro maestro mi ha sempre toccato, tanto che oggi mi evoca
momenti precisi della mia vita, persone, emozioni e sentimenti provati
e non dimenticati come accade con la musica.
Dell’artificio e dell’arte di Marcello Fantoni è stato detto molto e
molto bene specialmente in questi anni recenti. Volevo in questo
caso testimoniare la mia confermata persuasione del suo valore. È
una conferma che fa bene a me prima ancora che a lui, al quale in
ogni modo spetta di diritto e di pieno cuore.”
Mario Luzi, La preziosa fornace, 8 Agosto 2001
Il nuovo studio di Marcello Fantoni in via Monterinaldi a Firenze
I figli di Marcello Fantoni, la dottoressa Donatella Fantoni Cerchiai e
il dottor Claudio Fantoni, cureranno una mostra antologica del padre
nel mese di maggio 2015 presso la Limonaia di Palazzo Medici
Riccardi di Firenze.
18 Marcello Fantoni