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professore, il maestro di vita e fondamentalmente<br />
sono cresciuto con loro e con loro ci<br />
sono sempre. Quindi è vero che faccio tanti<br />
spettacoli differenti però comunque alla fine<br />
mi incontro sempre con loro...e sono i miei<br />
amici più fedeli, quelli che non mi hanno mai<br />
tradito...e in teatro le pugnalate e i tradimenti<br />
sono all'ordine del giorno, fanno parte<br />
del gioco. Le mie scelte negli spettacoli non<br />
sono mai pura vanità d'attore che sogna<br />
grandi ruoli da protagonista...a me interessa<br />
l'universo di quell'autore...ecco che di Molière<br />
voglio sapere tutto. Mi interessa proprio<br />
il percorso di vita che corrisponde con<br />
l'arte...ecco perché Amleto, che me lo porto<br />
dietro da una vita.<br />
C'è un autore che ti ha cambiato la vita<br />
Sono due: Dante e Dostoevskij su tutti. Sono<br />
i miei due maestri di vita. Sono seminali nella<br />
mia vita, sia in quella biologica che in<br />
quella d'artista...c'è un prima e un dopo<br />
Dante e Dostoevskij.<br />
Memorie dal sottosuolo inizia con “Sono un<br />
uomo malato”, come inizia la Bibbia “In principio<br />
era il verbo”, o come Moby Dick “Chiamatemi<br />
Ismaele”. E' un incipit folgorante,<br />
come pochi nella storia della letteratura. Le<br />
tre opere che mi hanno cambiato la vita<br />
sono <strong>La</strong> Divina Commedia, Memorie dal sottosuolo<br />
e L'Idiota.<br />
Il principe Myskin per me è il personaggio<br />
più bello e più vero presente in letteratura.<br />
Sì, anche secondo me.<br />
Dostoevskij prepara tutto per il gran finale,<br />
ti carica di emotività dall'inizio alla<br />
fine e poi quando hai fra le mani le ultime<br />
pagine...le sfogli lentamente perché<br />
non vorresti finissero mai...e poi ti sconvolge<br />
sempre.<br />
Ho cercato di riportare queste sensazioni<br />
dostoevskiane in uno spettacolo che ormai<br />
rappresento da un anno che prende il titolo<br />
da Memorie del sottosuolo che poi non è<br />
altro che un mio approccio, l'ennesimo, con<br />
un autore in cui mi rispecchio che è Dostoevskij...<br />
e mai come oggi, in questo mio particolare<br />
periodo di vita Dante, Dostoevskij e<br />
Shakespeare mi hanno parlato. Le tre opere<br />
che sto portando avanti tra le altre che però<br />
corrispondono in maniera spaventosa al mio<br />
momento storico, sono proprio quei canti<br />
che porto della Divina Commedia, Memorie<br />
dal sottosuolo e Amleto. Senza scordarmi<br />
mai delle mie radici...la più alta forma di teatro<br />
della nostra storia d'Italia non è stata<br />
quella del teatro di regia, che io rispetto ma<br />
non mi appartiene, quella di Ronconi o di<br />
Strehler, tanto per intenderci, ma il teatro di<br />
varietà, la rivista, che ha una valenza pari o<br />
addirittura superiore a quello che è stato<br />
Brecht in Germania. Accanto ai nostri tre<br />
grandi autori del Novecento del teatro italiano<br />
che sono Pirandello, Eduardo e Dario<br />
Fo, non ci sfigura affatto Petrolini o anche gli<br />
autori sconosciuti della rivista e dell'avanspettacolo.<br />
Mi racconti un incontro-scontro con<br />
qualche collega.<br />
Quando uno compie delle scelte per forza di<br />
cose si scontra con altri; litigate ce ne sono<br />
state. Chi fra i colleghi ha avuto da ridire con<br />
me, o sono persone che hanno lavorato con<br />
me e sono andate via in malomodo...per tanti<br />
motivi, le incomprensioni, perché le scelte<br />
non coincidevano...e io sono il capocomico<br />
della mia compagnia, quindi al di la del carattere<br />
ho delle responsabilità oggettive; o<br />
sono persone che non sono mai riuscite a<br />
lavorare con me. Questa è abbastanza cattiva<br />
come risposta, me ne rendo conto, ma mi<br />
hai chiesto la verità...<br />
Non ho collaborato con molti registi in teatro,<br />
essendo io il regista e deplorando il teatro<br />
di regia...da ragazzo ho lavorato con diversi<br />
registi però non ho mai avuto grandi<br />
scontri...perché ho cercato di imparare qualcosa<br />
da tutti...in teatro è importante perché<br />
non smetti mai di studiare, di imparare...ma<br />
non solo da quelli sopra di te, ma anche da<br />
chi inizia. Con i colleghi si, ma sai, noi lavoriamo<br />
in un ambiente dove c'è una forte<br />
competitività. Gli attori sono per antonomasia<br />
dei vanitosi, soffrono tutti del complesso<br />
della prima donna e quindi non è facile; io<br />
chiedo a quelli che lavorano con me cose<br />
non facili...non è assolutamente facile lavorare<br />
con me, però vedo che la gente vuole<br />
lavorare con me...non passa settimana che<br />
non abbia due o tre persone che me lo chiedono.<br />
Vista la tua non intensa attività cinematografica<br />
raffrontata a quella teatrale,<br />
cosa ti dà il teatro rispetto al cinema<br />
Non è vero che ho una carriera cinematografica,<br />
perché la mia carriera cinematografica<br />
è inesistente...anche perché a me non è mai<br />
interessato coltivarla. Non l'ho mai rincorsa...le<br />
poche cose che ho fatto e che faccio<br />
le faccio per due motivi, io non dico mai di<br />
no al cinema o per i soldi o per gli amici. Mi<br />
sono ritrovato proiettato anche in cose lodevoli,<br />
di un certo valore produttivo e in altre<br />
terribili...ma perché la carriera non la curo,<br />
non mi interessa, dovrei andare a Roma e io<br />
posso fare a meno benissimo del cinema ma<br />
non posso fare a meno del teatro. Ho partecipato<br />
a due puntate di Carabinieri e dopo la<br />
messa in onda ebbi un mese di provini senza<br />
avere un agente vero. Avevo un impegno in<br />
teatro con un'edizione di Amleto da me intitolata<br />
Amleto superstar e decisi di non fare<br />
saltare niente. Era una decisione che non mi<br />
è costata e non mi costa. Ecco perché faccio<br />
pochissimo cinema, perché i quattrini sono<br />
pochi e li prendono i grandi protagonisti e di<br />
amici ne ho pochissimi...mi interessa molto<br />
di più il mezzo televisivo...lo trovo più nelle<br />
mie corde. Mi piace sposare progetti di giovani<br />
che hanno idee...non mi capita spesso<br />
perché gli impegni in teatro sono molti...ho<br />
sposato il tuo progetto prima ancora di leggerlo<br />
perché ho fatto la scelta con te come<br />
la faccio con gli autori in teatro, perché interessato<br />
dal personaggio che sei. Per questo,<br />
quando hai tirato fuori L'attesa, ho detto sì<br />
senza battere ciglio. Non importa che di uno<br />
scrittore tu legga tutto il libro per capire se<br />
vale...basta un verso della Divina Commedia<br />
o pagina 62 aperta a caso dell'Idiota per capire<br />
che Dante e Dostoevskij sono Pelé e<br />
Maradona.<br />
E Goethe<br />
Mi interessa il mito del Faust in tutte le sue<br />
declinazioni, quindi anche Marlowe e Sokurov<br />
che ha fatto un film spaventoso.<br />
Progetti in corso e futuri<br />
Il 5 e il 6 dicembre sarò al Teatro Lumière di<br />
Firenze. Porto in scena Il malato immaginario<br />
di Molière. Quindi il consiglio che posso<br />
darvi è di venire numerosi. Il divertimento è<br />
assicurato.<br />
Alessandro Calonaci<br />
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