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La Toscana - Novembre 2014

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professore, il maestro di vita e fondamentalmente<br />

sono cresciuto con loro e con loro ci<br />

sono sempre. Quindi è vero che faccio tanti<br />

spettacoli differenti però comunque alla fine<br />

mi incontro sempre con loro...e sono i miei<br />

amici più fedeli, quelli che non mi hanno mai<br />

tradito...e in teatro le pugnalate e i tradimenti<br />

sono all'ordine del giorno, fanno parte<br />

del gioco. Le mie scelte negli spettacoli non<br />

sono mai pura vanità d'attore che sogna<br />

grandi ruoli da protagonista...a me interessa<br />

l'universo di quell'autore...ecco che di Molière<br />

voglio sapere tutto. Mi interessa proprio<br />

il percorso di vita che corrisponde con<br />

l'arte...ecco perché Amleto, che me lo porto<br />

dietro da una vita.<br />

C'è un autore che ti ha cambiato la vita<br />

Sono due: Dante e Dostoevskij su tutti. Sono<br />

i miei due maestri di vita. Sono seminali nella<br />

mia vita, sia in quella biologica che in<br />

quella d'artista...c'è un prima e un dopo<br />

Dante e Dostoevskij.<br />

Memorie dal sottosuolo inizia con “Sono un<br />

uomo malato”, come inizia la Bibbia “In principio<br />

era il verbo”, o come Moby Dick “Chiamatemi<br />

Ismaele”. E' un incipit folgorante,<br />

come pochi nella storia della letteratura. Le<br />

tre opere che mi hanno cambiato la vita<br />

sono <strong>La</strong> Divina Commedia, Memorie dal sottosuolo<br />

e L'Idiota.<br />

Il principe Myskin per me è il personaggio<br />

più bello e più vero presente in letteratura.<br />

Sì, anche secondo me.<br />

Dostoevskij prepara tutto per il gran finale,<br />

ti carica di emotività dall'inizio alla<br />

fine e poi quando hai fra le mani le ultime<br />

pagine...le sfogli lentamente perché<br />

non vorresti finissero mai...e poi ti sconvolge<br />

sempre.<br />

Ho cercato di riportare queste sensazioni<br />

dostoevskiane in uno spettacolo che ormai<br />

rappresento da un anno che prende il titolo<br />

da Memorie del sottosuolo che poi non è<br />

altro che un mio approccio, l'ennesimo, con<br />

un autore in cui mi rispecchio che è Dostoevskij...<br />

e mai come oggi, in questo mio particolare<br />

periodo di vita Dante, Dostoevskij e<br />

Shakespeare mi hanno parlato. Le tre opere<br />

che sto portando avanti tra le altre che però<br />

corrispondono in maniera spaventosa al mio<br />

momento storico, sono proprio quei canti<br />

che porto della Divina Commedia, Memorie<br />

dal sottosuolo e Amleto. Senza scordarmi<br />

mai delle mie radici...la più alta forma di teatro<br />

della nostra storia d'Italia non è stata<br />

quella del teatro di regia, che io rispetto ma<br />

non mi appartiene, quella di Ronconi o di<br />

Strehler, tanto per intenderci, ma il teatro di<br />

varietà, la rivista, che ha una valenza pari o<br />

addirittura superiore a quello che è stato<br />

Brecht in Germania. Accanto ai nostri tre<br />

grandi autori del Novecento del teatro italiano<br />

che sono Pirandello, Eduardo e Dario<br />

Fo, non ci sfigura affatto Petrolini o anche gli<br />

autori sconosciuti della rivista e dell'avanspettacolo.<br />

Mi racconti un incontro-scontro con<br />

qualche collega.<br />

Quando uno compie delle scelte per forza di<br />

cose si scontra con altri; litigate ce ne sono<br />

state. Chi fra i colleghi ha avuto da ridire con<br />

me, o sono persone che hanno lavorato con<br />

me e sono andate via in malomodo...per tanti<br />

motivi, le incomprensioni, perché le scelte<br />

non coincidevano...e io sono il capocomico<br />

della mia compagnia, quindi al di la del carattere<br />

ho delle responsabilità oggettive; o<br />

sono persone che non sono mai riuscite a<br />

lavorare con me. Questa è abbastanza cattiva<br />

come risposta, me ne rendo conto, ma mi<br />

hai chiesto la verità...<br />

Non ho collaborato con molti registi in teatro,<br />

essendo io il regista e deplorando il teatro<br />

di regia...da ragazzo ho lavorato con diversi<br />

registi però non ho mai avuto grandi<br />

scontri...perché ho cercato di imparare qualcosa<br />

da tutti...in teatro è importante perché<br />

non smetti mai di studiare, di imparare...ma<br />

non solo da quelli sopra di te, ma anche da<br />

chi inizia. Con i colleghi si, ma sai, noi lavoriamo<br />

in un ambiente dove c'è una forte<br />

competitività. Gli attori sono per antonomasia<br />

dei vanitosi, soffrono tutti del complesso<br />

della prima donna e quindi non è facile; io<br />

chiedo a quelli che lavorano con me cose<br />

non facili...non è assolutamente facile lavorare<br />

con me, però vedo che la gente vuole<br />

lavorare con me...non passa settimana che<br />

non abbia due o tre persone che me lo chiedono.<br />

Vista la tua non intensa attività cinematografica<br />

raffrontata a quella teatrale,<br />

cosa ti dà il teatro rispetto al cinema<br />

Non è vero che ho una carriera cinematografica,<br />

perché la mia carriera cinematografica<br />

è inesistente...anche perché a me non è mai<br />

interessato coltivarla. Non l'ho mai rincorsa...le<br />

poche cose che ho fatto e che faccio<br />

le faccio per due motivi, io non dico mai di<br />

no al cinema o per i soldi o per gli amici. Mi<br />

sono ritrovato proiettato anche in cose lodevoli,<br />

di un certo valore produttivo e in altre<br />

terribili...ma perché la carriera non la curo,<br />

non mi interessa, dovrei andare a Roma e io<br />

posso fare a meno benissimo del cinema ma<br />

non posso fare a meno del teatro. Ho partecipato<br />

a due puntate di Carabinieri e dopo la<br />

messa in onda ebbi un mese di provini senza<br />

avere un agente vero. Avevo un impegno in<br />

teatro con un'edizione di Amleto da me intitolata<br />

Amleto superstar e decisi di non fare<br />

saltare niente. Era una decisione che non mi<br />

è costata e non mi costa. Ecco perché faccio<br />

pochissimo cinema, perché i quattrini sono<br />

pochi e li prendono i grandi protagonisti e di<br />

amici ne ho pochissimi...mi interessa molto<br />

di più il mezzo televisivo...lo trovo più nelle<br />

mie corde. Mi piace sposare progetti di giovani<br />

che hanno idee...non mi capita spesso<br />

perché gli impegni in teatro sono molti...ho<br />

sposato il tuo progetto prima ancora di leggerlo<br />

perché ho fatto la scelta con te come<br />

la faccio con gli autori in teatro, perché interessato<br />

dal personaggio che sei. Per questo,<br />

quando hai tirato fuori L'attesa, ho detto sì<br />

senza battere ciglio. Non importa che di uno<br />

scrittore tu legga tutto il libro per capire se<br />

vale...basta un verso della Divina Commedia<br />

o pagina 62 aperta a caso dell'Idiota per capire<br />

che Dante e Dostoevskij sono Pelé e<br />

Maradona.<br />

E Goethe<br />

Mi interessa il mito del Faust in tutte le sue<br />

declinazioni, quindi anche Marlowe e Sokurov<br />

che ha fatto un film spaventoso.<br />

Progetti in corso e futuri<br />

Il 5 e il 6 dicembre sarò al Teatro Lumière di<br />

Firenze. Porto in scena Il malato immaginario<br />

di Molière. Quindi il consiglio che posso<br />

darvi è di venire numerosi. Il divertimento è<br />

assicurato.<br />

Alessandro Calonaci<br />

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