Luigi Riccoboni - irpmf - CNRS
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Dell’arte rappresentativa di <strong>Luigi</strong> <strong>Riccoboni</strong>:<br />
pedagogia e critica di un comico italiano a Parigi<br />
Apparso a Londra nel 1728 il trattato Dell’arte rappresentativa in sei capitoli ternari è opera di<br />
estremo interesse, non soltanto in quanto consuntivo teorico di un decennio di lavoro sulle scene<br />
francesi e di una carriera ventennale spesa al di qua e al di là delle Alpi, ma soprattutto perché è<br />
uno dei rarissimi materiali didattici italiani di antico regime sull’arte attoriale 1 . A fronte di questa<br />
eccezionalità, lo scarso interesse riservato da parte della critica all’opera e al suo autore può essere<br />
variamente motivato: ora chiamando alla sbarra degli imputati pregiudizi e comode etichette storiografi<br />
che (prima fra tutte quella di ‘precursore di Goldoni’, quantomai insidiosa poiché comporta<br />
l’assorbimento del lavoro riccoboniano nella più complessa e meglio documentata riforma goldoniana);<br />
ora la ‘sfortuna’ biografi ca di Lelio (enfatizzata malgré lui dal suo stesso biografo e critico<br />
d’eccezione, de Courville) a partire dalla quale era diffi cile non tradurre le ragioni della storia in<br />
verdetti critico-estetici 2 . Certo, alla corretta valutazione di <strong>Riccoboni</strong> e del suo teatro non ha gio-<br />
1. Cfr. la Nota al testo a questa mia presente edizione (pp. 47-49), alla quale si rimanda per la storia editoriale. Il<br />
1728 è l’unica data certa nella genesi del poemetto, la cui composizione è presumibile fosse stata avviata alcuni anni prima,<br />
forse già nel 1724, quando <strong>Riccoboni</strong>, ormai in Francia da diversi anni, aveva avuto modo di confrontarsi sul palcoscenico<br />
di Fointainbleau con la troupe francese. Per le restanti opere di <strong>Riccoboni</strong> si usa il seguente sistema abbreviativo:<br />
Discorso = Discorso della commedia all’improvviso e scenari inediti, a cura di I. Mamczars, Milano, Il Polifi lo, 1973, pp. 1-<br />
34; Dissertation = Dissertation sur la tragedie moderne in Histoire, pp. 247-319; Histoire = Histoire du Th éatre italien, à<br />
Paris, de l’imprimerie de Pierre Delormel, 1728 (rist. anast.: Bologna, Forni, 1969); Pensées = Pensées sur la Déclamation<br />
in Réfl exions, pp. 242-273; Réfl exions = Réfl exions historiques et critiques sur le diff erens théatres de l’Europe avec les Pensées<br />
sur la Déclamation, à Amsterdam, aux depens de la Compagnie, 1740 (rist. anast.: Bologna, Forni, 1969); Réponse =<br />
Réponse de <strong>Riccoboni</strong> à Rousseau, in J.-B. Rousseau, Œuvres, V, à Paris, chez Lefèvre, 1820, pp. 545-563. Nelle citazioni<br />
da testi francesi del XVIII secolo ho optato per il rispetto della grafi a, della punteggiatura e dell’uso delle maiuscole.<br />
Nel congedare questo lavoro ringrazio Andrea Fabiano, alla cui disponibilità devo l’opportunità di essermi potuta dedicare<br />
a Lelio e ai suoi scritti, e senza la cui generosità scientifi ca queste pagine sarebbero assai più scarne.<br />
2. Per un completo profi lo biografi co e per l’esaustiva bibliografi a su <strong>Riccoboni</strong> cfr. X. de Courville, Un apôtre<br />
de l’art du théâtre au XVIII e siècle. <strong>Luigi</strong> <strong>Riccoboni</strong> dit Lélio, 2 voll., Paris, Droz, 1945, il primo fu riedito anche con il<br />
titolo Un artisan de la rénovation théâtrale avant Goldoni. <strong>Luigi</strong> <strong>Riccoboni</strong> dit Lélio chef de troupe en Italie (1676-1715),<br />
Paris, L’Arche, 1967; a volte citato come terzo volume della monografi a, ma in realtà dotato di frontespizio autonomo<br />
e d’altro titolo, si veda dello stesso Lelio: prèmier historien de la Comédie italienne et premièr animateur du théâtre de<br />
Marivaux, Paris, Librairie theatrale, 1958; e infi ne, Id., Jeu Italien contre jeu français: <strong>Luigi</strong> <strong>Riccoboni</strong> et monsieur Baron,<br />
Modena, Aedes Muratoriana, 1957 (“Biblioteca della Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi”,<br />
18: che non mi è stato possibile consultare); A. Calzolari, L’attore tra natura e artifi cio negli scritti teorici di <strong>Luigi</strong><br />
<strong>Riccoboni</strong>, in «Quaderni di teatro», VIII, 29, 1985, pp. 5-17; S. Cappelletti, <strong>Luigi</strong> <strong>Riccoboni</strong> e la riforma del teatro.<br />
Dalla commedia dell’arte alla commedia borghese, Ravenna, Longo, 1986; G. Boquet, Gli italiani a Parigi, in Il teatro a<br />
Parigi. Momenti di storia dal XVI al XX secolo, a cura di R.-M. Moudouès, Roma, Bulzoni, 1994, pp. 39-49. Pagine e<br />
giudizi cursori non sempre condivisibili si leggono con una certa ricorrenza: un anticipatore di Goldoni, ad esempio,<br />
sembra <strong>Riccoboni</strong> a G. Calendoli, L’attore. Storia d’un arte, Roma, Edizione dell’Ateneo, 1959, pp. 362; né mi sembra<br />
che giovi al capocomico modenese il rapido accenno in N. Mangini, Tramonto di un mito: il “Th éâtre italien” a<br />
Parigi, in Id., Drammaturgia e spettacolo tra Settecento e Ottocento. Studi e ricerche, Padova, Liviana, 1979, pp. 35-36, in<br />
part. pp. 36: «L’intento di <strong>Riccoboni</strong> sarebbe stato quello di ritornare alle origini, ma ben presto dovette adattarsi alle<br />
esigenze dell’epoca, ai mutamenti del gusto, ai condizionamenti di una situazione, quanto agli spettacoli, fortemente<br />
competitiva». Ben più attento al ruolo e alle dinamiche di sopravvivenza messe in atto da <strong>Riccoboni</strong>, con qualche<br />
lacerto di acquiescenza alle categorie critiche, C. Meldolesi, Il teatro dell’arte di piacere. Esperienze italiane nel Sette-