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FRATRUM MINORUM - OFM

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488 AN. CXXVII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2008 – N. 35. Visita alla Provincia veneta di sant’Antoniodi PadovaVenezia, 26-29.09.2008«Tutti i frati debbono speciale obbedienzae riverenza al Ministro generale, legittimosuccessore di san Francesco, come segnodi unità e di comunione di tutta la Fraternità»(CCGG 7, §2). Così veniva annunciatala Visita del Ministro generale aiFrati della Provincia di sant’Antonio di Padova,che comprende le regioni del Venetoe del Friuli in Italia; Visita che ha impegnatoil Ministro da venerdì 26 a lunedì 29 settembre2008. Fr. Josè è giunto a Venezia ilmattino del 26 settembre, con due Frati dellaCuria generale, appartenenti a questaProvincia: Fr. Mario Favretto, Definitoregenerale, e Fr. Stefano Lovato, addetto alProtocollo. A riceverlo c’era il Ministroprovinciale, Fr. Bruno Miele, che lo ha condottoa Verona. Qui il Ministro generale èstato accolto dai Frati nella chiesa di sanBernardino dove è avvenuta una breve celebrazionedi apertura della Visita. Dopo leparole di benvenuto del Ministro provinciale,è stato proclamato il Vangelo ed è statoletto un brano del padre san Francesco, perintrodurre tutti nel clima e significato dell’eventoprovinciale.Primo incontro programmato per il MinistroGenerale è stato quello con 26 Guardianie gli altri Superiori delle Case filiali,assieme al Definitorio. L’incontro si è tenutonella “Sala Morone”, l’antica e suggestivabiblioteca del convento, affrescata nel1503. Nel suo intervento Fr. Josè ha esorditoillustrando il ruolo determinante delGuardiano per la comunione di vita dellaFraternità, ma anche per il cammino spiritualedei Frati. Il Ministro generale ha proseguitocon i riferimenti a san Francescocirca l’autorità, che ha senso dentro la Fraternità,nella Fraternità e per la Fraternità,poiché chi è stato chiamato a presiedere ifratelli non può dimenticare di essere luistesso un fratello. Ha concluso la riflessioneindicando alcune modalità dell’autorità delGuardiano, intesa come servizio ai Frati.C’è stato, poi, un dialogo partecipato eschietto tra Ministro e Guardiani, nel qualesono state poste delle domande e segnalatedelle difficoltà che si incontrano nella vitaquotidiana.È seguito un “fuori programma” del tuttoparticolare riguardante la Fraternità di S.Bernardino, ma anche tutta la Provincia. Sitratta della benedizione dei nuovi locali, appenaristrutturati per accogliere la mensadei poveri e i vari servizi che verranno offertiai poveri e ai bisognosi della città. IlMinistro generale ha visitato ed apprezzatogli ambienti rinnovati e i progetti di caritàche vi saranno attuati. Ha ringraziato chi hareso possibile tale consistente lavoro, haesortato i Frati a prendersi cura sempre deipoveri, poiché sono i nostri maestri, e pervivere nello spirito della restituzione chiestaespressamente da san Francesco.Nel pomeriggio c’è stato l’incontro con i20 giovani in formazione e poi con i Fraticon dieci anni di professione. S. Bernardinoè la casa interprovinciale dei Professi temporaneidelle Province del Nord Italia; adessi si sono aggiunti, per il tempo della formazione,alcuni Professi temporanei provenientidalla Polonia, dall’Ukraina e dallaCroazia. Ad essi il Ministro generale ha sottolineatol’importanza di avere contatti internazionaliche riflettono la varietà di culturepresente nell’Ordine. Ha esposto, poi, iprincipi essenziali della nostra formazioneche dev’essere integrale, personalizzata,graduale, esperienziale e permanente. Si èsoffermato, quindi, sulle sfide della formazioneai giorni nostri: la passione per Cristoe per l’umanità, l’interiorità, la solitudine,la familiarità con la sacra Scrittura. Nel dialogoche è seguito, il Ministro generale hainterpellato i presenti circa le difficoltà chesi possono incontrare nel tempo della professionetemporanea ed egli stesso, rispondendo,ha fatto un elenco di difficoltà cheogni giovane Frate deve prepararsi ad affrontare.Pure con i Professi “Under ten” il Ministroha toccato i temi della formazione edell’accompagnamento. Senza mezzi terminiha definito periodo critico quello chesegue la Professione solenne, a motivo soprattuttodell’inserimento nelle Fraternitàordinarie e nell’attività apostolica. Ha rac-

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