520 AN. CXXVII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2008 – N. 3ferimento al Tractatus in Johannis Evangeliumdel grande Agostino [...] ritengo che,dopo la Sacra Scrittura, sant’Agostino siastato il mio maestro (...). E con Agostino cominciaia conoscere san Girolamo...».Si viene a conoscere così come uno deisogni irrealizzati dallo studioso resti quellodi offrire una traduzione cinese anche dei testipatristici, allo scopo di «far conoscerel’esegesi dei Padri [...], in altri termini, laScrittura nei Padri». La Parola biblica, peroperare come tale, a suo avviso, dovrebbeessere intesa entro un determinato ambienteculturale; cioè andrebbe interpretata secondouna corretta ermeneutica, in modo da diventare“parola ecclesiale”. Così si esprimeancora a questo riguardo il francescano:«Molta verità contiene il detto di Lutero:“La sola grammatica non basta per tradurrela Bibbia”, frase che io oso spiegare così:non basta la conoscenza della grammatica edella sintassi greca ed ebraica per tradurre laScrittura, ma fa d’uopo che il traduttore conoscala storia del popolo in mezzo al qualeil libro da tradursi ha avuto origine... Ma soprattuttofa d’uopo che, essendo la Scritturail libro affidato da Gesù Signore alla Chiesa,egli abbia gli stessi sentimenti della Chiesa:sentiat cum Ecclesia». Lo studioso francescano,oltre a fare riferimento continuo aiPadri nell’opera di traduzione, pensò di riunirein un Dizionario biblico, o Lessico biblico,tutti gli strumenti ermeneutici atti all’interpretazioneecclesiale. L’ispirazioneper una tale opera, come afferma egli stesso,gli sarebbe venuta da Agostino, che non ritenevasufficienti, per i bisogni dei cristiani,le opere storico-geografiche di Eusebio, néle spiegazioni filologiche di Girolamo. Occorrevadunque, a suo avviso, un’opera chesi interessasse ai problemi trattati nell’introduzionegenerale e speciale della Scrittura,quali le questioni riguardanti l’ispirazione, ilcanone, i principi cattolici dell’ermeneutica(ego nec Evangelio crederem nisi Ecclesiaeme moveret auctoritas).La Bibbia cinese di padre Allegra – in unsolo volume, la cosiddetta Bibbia di Natale– vide la luce il 25 dicembre del 1968. Quest’operanon fu l’unico strumento attuatoper la formazione del popolo cristiano.L’attività dello studioso, nel corso degli anni,diede ulteriori frutti efficaci per rinnovare,sin dalle radici, l’intera pratica cristiana.«Nei primi anni delle mia vita in Cina rimanevosorpreso nel vedere i fedeli protestanti,che si recavano al loro Divine Serviceportando seco la Bibbia. I cattolici avevanoinvece il libro di preghiere e la corona delRosario. Allora era d’uso quasi generalepresso i protestanti schernire i cattolici perchéla Chiesa proibiva loro l’uso della Bibbia,e perché ancora eravamo infetti dellasuperstizione mario-latrica... Ora la situazioneè completamente rovesciata. Abbiamola versione della Bibbia stampata in dueformati diversi; abbiamo tre edizioni diversedel Nuovo testamento, abbiamo una edizionedei quattro Vangeli ristampata diversevolte a decine di migliaia; e abbiamo la cartageografica murale della Palestina al tempodi Gesù, abbiamo l’antologia biblica: ilVangelo del Regno, e abbiamo in ultimo ildizionario».Il brano citato potrebbe suscitarel’impressione di certo clima polemico, cioèdi un utilizzo della Parola con un sotteso rischiodi ostacolare il cammino versol’unità. Si verificò esattamente il contrario:grazie all’Allegra, infatti, cattolici e protestantiiniziarono un proficuo cammino didialogo, munendosi di strumenti di incontro,di scambio, di comunione. «Certo perquanto io sappia le Esposizioni bibliche diTaiwan e di Hong Kong non solo furono leprime tenute in Estremo Oriente, ma furonole prime nelle quali i cattolici collaboraronoin spirito di estrema carità con i cristianievangelici o protestanti. Tanti eventi accadderodopo questa esposizione che stanno adimostrare come il clima di mutua diffidenzasi è mutato».GIUSEPPE BUFFON[L’Osservatore Romano, 15 novembre 2008, p. 4]6. Notitiæ particulares– XII Assemblea ordinaria del Sinodo deiVescovi. Dal 5 al 26 ottobre 2008 si è te-
AD CHRONICAM ORDINIS521nuta a Roma la XII Assemblea ordinariadel Sinodo dei Vescovi su La Parola diDio nella vita e nella missione dellaChiesa. Oltre alle Asseblee ordinarie sisono tenute altre 10 Assemblee speciali:2 per l’Europa, 2 per l’Africa, 1 perl’America, 1 per l’Asia, 1 per l’Oceania,1 per i Paesi Bassi, 1 per il Libano ed 1per ricordare il ventesimo anniversariodel Vaticano II.I Padri Sinodali erano 253: 90 dall’Europa,62 dall’America, 51 dall’Africa,41 dall’Asia, e 9 dall’Oceania. SettePadri Sinodali hanno studiato nella nostro“Istituto Biblico Francesco” di Gerusalemme.Il nostro Ordine era presente con 7Padri Sinodali: CARD. CLÁUDIO HUM-MES, <strong>OFM</strong>, Prefetto della Congregazioneper il Clero; MONS. BASIL MYRONSCHOTT, Arcivescovo Metropolita diPittsburg dei Bizantini, Presidente delConsiglio della Chiesa Rutena, USA;MONS. SYLVESTER CARMEL MAGRO, VicarioApostolico di Benghazi, Libia, Vescovotitolare di Salde; MONS. JESÚS PÉ-REZ RODRÍGUEZ, Arcivescovo di Sutre,Bolivia; MONS. HÉCTOR MIGUEL CA-BREJOS VIDARTE, Arcivescovo di Trujilio,Perù, Presidente della ConferenzaEpiscopale; MONS. PIOTR HERKULANMALCZUK, Vescovo titolare di Media,Ausiliare di Odessa-Simferopol, Ucraina;FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, Mi-nistro generale. Inoltre vi ha preso parteun Perito: FR. FRÉDÉRIC MANNS, Professoredi Esegesi del Nuovo Testamento edi Letteratura antica ebraica presso laFacoltà Biblica e Archeologica di Gerusalemme.Della Famiglia Francescana hannopartecipato altri 4 Padri Sinodali e 1 Peritodei Cappuccini. I Religiosi presentisono stati: Salesiani, 9; Gesuiti, 5 PadriSinodali e 3 Uditori; Domenicani, 3 PadriSinodali e 1 Perito; Verbo Divino, 4;Redentoristi, 2.(L’Osservatore Romano, 4 ottobre 2008, pp. 4-5)– MONSIGNOR STANISLAS LUKUMWENA,<strong>OFM</strong>, ha presentato la rinuncia, accettatada Benedetto XVI, al governo pastoraledella Diocesi di Kole (RepubblicaDemocratica del Congo), in conformitàal canone 401 §2 del Codice di DirittoCanonico.(L’Osservatore Romano, 31 ottobre 2008)– FR. DAVID MARIAJAEGER <strong>OFM</strong>, della Custodiadi Terra Santa e FR. MOACYR MA-LAQUIAS JÚNIOR <strong>OFM</strong>, della CustodiaAutonomadi Nostra Signora dei Setti Gaudiin Brasile, sono stati nominati da BenedettoXVI Consultori della Congregazioneper il Clero. Entrambi sono Professoridi Diritto Canonico nella Pontificia Università“Antonianum” in Roma.(L‘Osservatore Romano, 31 dicembre 2008)