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FRATRUM MINORUM - OFM

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448 AN. CXXVII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2008 – N. 3Comunità ecclesiale il titolo e gli onori deiBeati!Cantiamo al Signore della vita e dellastoria, con lo stesso entusiasmo con cui ilBeato Francesco Giovanni Bonifacio gli hafatto dono della sua esistenza, attraversol’eroico martirio subito per amore di Cristoe del suo Vangelo.Oggi la Chiesa di Trieste gioisce ed esultanel Signore, perché l’amore immolato diGesù Cristo, il Pastore buono, si è riflesso emanifestato in un nuovo Martire, nato a Piranod’Istria nel 1912 e morto in odio alla Fedeil giorno 11 settembre 1946 a Villa Gardossi,dove con giovanile fervore egli svolgevail ministero pastorale, testimoniandocon coraggio gli eterni valori del Vangelo.Con la duplice corona di sacerdote e dimartire – i titoli con cui la Chiesa lo iscriveoggi nell’albo dei Beati – egli si presentaoggi alla nostra ammirazione e alla nostravenerazione.Presbitero esemplaree pastore instancabileOrdinato presbitero in questa stessa cattedraledi San Giusto il 27 dicembre 1936,da Mons. Carlo Margotti, Arcivescovo diGorizia e Amministratore Apostolico diTrieste e Capodistria, il nostro Beato fu prestodestinato al servizio pastorale delle Comunitàdi Pirano d’Istria, suo paese natale,dove restò quattro mesi, passando poi a Cittanovad’Istria fino al 1939 e successivamente,dal 1939 al giorno della morte, a VillaGardossi, dove più intensa fu la sua azionea favore dei fratelli. In quel difficileperiodo segnato dalla seconda guerra mondiale,dalla insurrezione popolare del 1943,dai movimenti partigiani, seguiti da deportazioni,distruzione e morte, egli fu pastoregeneroso, vicino al suo popolo, noncurantedella sua vita, difensore dei deboli e padredegli oppressi.La Chiesa di Trieste, in comunione conla Chiesa universale, guarda perciò commossae fiera a questo suo figlio, ammirandonel’intrepida fedeltà al ministero sacerdotale,la capacità di rendersi testimoneconvincente dell’amore di Cristo per le anime,seminatore instancabile di luce e di speranzain un momento di grave sofferenza edi morte.Il Beato Francesco Giovanni Bonifacio èdonato oggi alla Chiesa come rinnovato invitoalla speranza, alla gioia, alla fiducia.Lo è in particolare per i sacerdoti e le animeconsacrate, chiamati a rendere presente edoperante il Cristo con la generosità del loroministero.Martire per il VangeloIl Beato Francesco Giovanni Bonifaciooggi è onorato soprattutto come martire. Loha riconosciuto tale la Chiesa che lo proponealla pubblica venerazione.Egli ha confessato il Cristo col sacrificiocruento della propria vita. E’ divenuto “testimone”(Martire) della fede della Chiesa,morendo per essa.Egli proclama oggi, con l’eloquenza delsuo sangue, che Gesù Cristo vale più dellanostra vita, anzi che Gesù Cristo è la veravita, a confronto del quale tutto il resto ciappare come spazzatura (cfr. Fil 3,8 ).Ci sono note le circostanze del suo martirio.Egli l’accetta con amore, e annota nelsuo Diario: “Siamo in tempi eroici; siamoeroici per essere santi fino, se occorre, almartirio“.E alla vigilia del suo sacrificio protestasolennemente che “chi non ha il coraggiodi morire per la propria fede è indegno diprofessarla“!Questa è la gloria del nostro novelloBeato: Ministro della grazia del Signore eTestimone del suo amore!Come Gesù, Giovanni Francesco Bonifacios’immola in sacrificio di puro amore,un amore che è più forte della morte e chedà la vita per i propri amici (Gv 15,17).La testimonianza resa a Cristo dal Bonifacio,è patrimonio prezioso per questaChiesa locale che ha generato il Martire eche oggi lo venera come suo intercessore. Ilsuo martirio è una nuova sorgente di vita edi fertilità spirituale per la Chiesa e per ilmondo intero.Alla scuola del nostro MartireAlla fine del “Grande Giubileo” dell’anno2000 il Servo di Dio Papa Giovanni Pao-

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