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Idea di Dio e Rivelazione - associazione pitagorica

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E dunque:· Le questioni riguardanti la coscienza e la conoscenza cristiana devono risolversi in unspirito “democratico”, tendente all’insieme dell’umanità, oppure è possibile e ammessa unasoluzione più intima, inaccessibile e inutile alle masse ?· Esiste nel cristianesimo una sfera in cui la gnosi sia più approfon<strong>di</strong>ta? “Io vi ho solo datodel latte, non del cibo solido, perchè voi non potreste <strong>di</strong>gerirlo: e non lo potete nemmeno ora,perchè voi siete carnali.” (1Cor., 3, 1-3).Il cristianesimo “democratico” si nutre <strong>di</strong> “latte”, perchè è orientato verso il “carnale”. E laChiesa ha ragione <strong>di</strong> agire così. Ma ciò non risolve il problema della possibilità <strong>di</strong> un altrocibo per una fame spirituale inappagata. La storia dello spirito umano è prova del fatto che lanatura delle aspirazioni e delle attitu<strong>di</strong>ni spirituali non è del tutto proporzionata allaperfezione e alla santità, nel senso considerato dalla coscienza predominante della Chiesa.Esiste una gerarchia naturale dei caratteri e delle facoltà spirituali.Esistono degli esseri nei quali predomina lo spirito, degli altri in cui predomina l’anima.Il che non significa una maggiore perfezione dei primi rispetto ai secon<strong>di</strong>, né che essi abbianoraggiunto più santità e più grazia.Gli uomini “spirituali” non devono inorgoglirsi e vantarsi <strong>di</strong> fronte agli uomini “psichici”, nonsono migliori né hanno più merito. Sono, nella maggior parte dei casi, più infelici in questomondo, oberati <strong>di</strong> maggiori responsabilità, straziati da più gravi contrad<strong>di</strong>zioni interiori, eacquistano più <strong>di</strong>fficilmente la piena armonia della loro personalità, l’equilibrio col mondoche li circonda. Sono più solitari.Ma la <strong>di</strong>fferenza stessa dei caratteri e delle facoltà spirituali è determinata da <strong>Dio</strong>, non puòessere determinata dall’uomo.L’errore che la Chiesa denunciò negli antichi gnostici consisteva nel loro orgoglio spirituale.Essi non hanno potuto accettare il concetto che la Buona Novella della salvezza e della venutadel Regno <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> fosse apportata dal Cristo per l’universo, per tutti e per tutto. La razza dei“pneumatici” era, secondo loro, eternamente <strong>di</strong>stinta da quella degli uomini “psichici” e degliuomini puramente “carnali”. Questi non potevano elevarsi a un mondo spirituale superiore,erano condannati a restare nei “bassifon<strong>di</strong>”, la Redenzione e la Salvezza non si compivano perloro. L’idea della trasformazione dell’inferiore in superiore era inaccessibile alla coscienzagnostica. Per questo motivo essi non <strong>di</strong>vennero mai dei veri cristiani, imparentati in ciò colpagano Plotino, sebbene quest’ultimo grande rappresentante dello spirito ellenico li abbiacombattuti.Vla<strong>di</strong>mir Solov’ev ha mostrato esaurientemente che il processo universale è rimasto, per lognostico, improduttivo, perchè questi non può concepire come l’inferiore si trasfiguri insuperiore. Lo “spirituale”, staccato dal resto del mondo, si slancia verso la sommità, mentre il“carnale” è precipitato al fondo.

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