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06_giugno - Porto & diporto

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crociere / porto&<strong>diporto</strong>Livorno fra storia e cultura<strong>Porto</strong> di Livorno 2000 valorizza l’offerta turistica emigliora l’accoglienza ai crocieristiRoberto Piccini, dopo quattroanni alla guida del porto diLivorno e dopo oltre 40 passatisulle banchine, è oggi il Presidentedella Società <strong>Porto</strong> di Livorno 2000 chegestisce i terminal traghetti e crocieredello scalo toscano. Una esperienzanuova, ma senza dubbio stimolante,per uno che come lui crede che il portosia volano di sviluppo per l’intera cittàed il territorio e occasione di cultura.E le crociere, che vanno sempre piùscalando Livorno, sono una ottima opportunitàper far crescere l’economia,come il flusso dei passeggeri che siimbarcano da Livorno per le varie destinazioninel Mediterraneo, fino in Maroccoe Tunisia.Presidente Piccini, vede nel futurodi Livorno l’affermarsi dei trafficipasseggeri?Credo che il porto di Livorno sia unoscalo multipurpose, questa è stata lasua fortuna. Non ci siamo fermati aitraffici containerizzati ma abbiamo rispostoalle diverse esigenze del mercatoconfermandoci come scalo leadernel settore ro-ro, prodotti forestali, autonuove. Ma anche impiantistica e rinfuse.Come gate della Toscana, Livornogode di una posizione importante anchenel mercato delle crociere e deipasseggeri. Sono aumentati continuamenteed oggi siamo il quarto porto inItalia per numero di crocieristi. ComePresidente della <strong>Porto</strong> di Livorno 2000mi porto dietro l’esperienza maturatanei quattro anni passati all’Authoritypuntando al miglior utilizzo delle banchinee ad un progetto di investimentinel campo dell’accoglienza e dei servizi.Livorno è una città particolare chenella sua storia ha fatto tesoro della sua“accoglienza” come crocevia di culturee costumi diversi. Merita di valorizzareil suo patrimonio storico culturale edartistico, senza perdere mai di vista ilcontorno, quella Toscana che è metaambita di gran parte dei turisti che arrivanonel Mediterraneo.Uno dei problemi da affrontare èquello della razionalizzazione dellearee per evitare commistioni: qualeè la soluzione?Sì, un problema che mi sono postoanche come Presidente dell’AutoritàPortuale. Con i due piani operativi triennaliredatti rispettivamente nel 2007 enel 2009 abbiamo gettato le basi per ladefinizione di una prospettiva di lungoperiodo che facesse assumere al portodi Livorno un proprio ruolo all’internodei processi di “regionalizzazione” dellefunzioni portuali. So che il PresidenteGallanti intende portare avanti questamissione, puntando su una concretazonizzazione dello scalo, con areeomogenee dedicate ciascuna ad una euna sola tipologia di traffico. Mancanopochi mesi al trasferimento della DoleTerm al nuovo Reefer Terminal liberandospazi nel porto che daranno respiroad alcune attività.La banchina Alto Fondale sarà dedicataalle crociere?Vogliamo accogliere le navi nellestrutture più adeguate. Ad ottobre avvieremouna nuova crociera di testa,la terza dopo quelle di Msc e Costa. Almomento sarebbero interessate duecompagnie: Norwegian Cruise e RoyalCaribbean. Si tratta di un’operazionedi indiscutibile valore commerciale,che porteremo avanti a prescinderedalla disponibilità dell’Alto Fondale. Incarenza di altre banchine rimarrebbepur sempre il Molo Italia. Per quanto riguardai traghetti, a metà di quest’annoapriremo una nuova linea, l’ArchipelagusLine, tra <strong>Porto</strong>ferraio e Livorno.Questo prefigura un ulteriore aumentodelle presenze?Sì, certamente. Nei primi quattromesi dell’anno abbiamo avunto un incrementopari al 12,87 per cento nel settoredelle crociere. 61mila 207 passeggeriad aprile 2011 contro i 54mila 227transitati nello stesso periodo dell’annoprecedente. Purtroppo, va meno beneper i traghetti. Nei primi quattro mesidel 2011 sono transitati sulle banchinedello scalo quasi il 27 per cento in24 - <strong>giugno</strong> 2011

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