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06_giugno - Porto & diporto

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Le dinamiche politico-associativedella Sezione Marittima FedespediContinua da pag. 5vengono delegate importanti segmentidelle nostre attività.Tutto questo senza dimenticare altriimportanti temi come la legge di riformaportuale, gli approfondimenti tecnicie giuridici sul diritto di ritenzione e sulcredito chirografo, l’aggiornamento delleprassi e degli usi commerciali.Sui temi oggetto dell’attività dellaSezione Marittima ha fatto cennoall’autotrasporto. In che modo la Sezioneè coinvolta in questo delicatotema?Basti citare il fatto che la Fedespedi,attraverso l’ausilio della Sezione Marittima,è seduta e partecipa al tavolonazionale per l’individuazione – comeprevisto dalla legge – del così detto“accordo volontario di settore” o, ancora,per l’individuazione della disciplinadei “tempi di attesa al carico ed alloscarico delle merci”. Argomenti, l’unoper l’altro, su cui l’autotrasporto ha piùvolte minacciato un fermo nazionaledei mezzi.Temi e problemi che richiedonocertamente grande competenza.Non c’è dubbio, ma non basta soloquesta. Per essere adeguatamentepreparati a trattare temi di questa delicatezzala Sezione Marittima ha avviato,nel corso di questi anni, alcuneimportanti indagini tese a comprenderequale fosse la reale situazione operativae commerciale, anche a livelloeuropeo, entro cui operano le nostreaziende.Può citarci alcune di queste indagini?Certamente. L’indagine sulle politichecommerciali delle Agenzie Marittime;quella sui costi relativi ai serviziagenziali nei principali porti italiani edeuropei ed, ancora, quella sul livello diinformatizzazione dei nostri porti.Per il futuro quali obiettivi?Uno degli obiettivi è certamente quellodi rendere ancora più intenso il livellodi collaborazione tra federazione e territorio.Le Associazioni Territoriali sonouno strumento fondamentale per le politichenazionali, consolidare con loro lanostra attività cercando di svilupparemodelli di dialogo, anche tecnologico,che possano portare benefici a tutti inostri associati è una delle nostre priorità.Vogliamo poi consolidare il ruolodelle case di spedizioni internazionaliall’interno del contesto della logisticamostrando quale immenso valore abbiaper lo sviluppo del Paese, ecco ilperché di collaborazione per esempio,con Uir.Net o con altre Federazioni nazionalilegate al mondo del trasporto,nonché l’intensa attività Istituzionalesvolta presso Ministeri e Direzioni Generali;il nostro intento è di far sentirevicina la federazione alle proprie associateed alle Associazioni Territoriali.Vogliamo far sapere ai nostri associatiche possono ricorrere al nostro appoggioin ogni momento. Recentementeabbiamo voluto confermare alle AssociazioniTerritoriali la nostra disponibilitàa sostenere, insieme a loro, iniziativeed istanze presso le Autorità PortualiItaliane proprio al fine di confermarel’unione con il territorio pur nell’assolutorispetto della loro autonomia decisionalee competenza territoriale.Alsea richiede semplificazionedi regole e normativa fiscaleContinua da pag. 6L’economia, come eravamo abituatia conoscerla, non c’è più. Oggi il mercatonon consente una programmazionecoordinata né una previsione di brevetermine. L’attività di import ed export hasegnato sicuramente un miglioramento;però, come dicevo, di difficile letturapoiché contrassegnato da continuipicchi sia positivi che negativi nell’arcodi un tempo brevissimo, anche di unasola settimana. In queste condizioni èdifficile fare previsioni anche se, dagliultimi segnali che riceviamo dalla clientela,esprimo un cauto ottimismo per iprossimi mesi, sempre che le premessesiano rispettate.In questo momento quali le criticitàsul territorio che copre l’Associazione?La domanda è molto ampia e per approfondirlacompiutamente ci vorrebbemolto tempo. Le rispondo allora consolo alcune criticità che, tra le altre ciaffliggono. Dogane: l’attuale situazionedell’Agenzia delle Dogane in Milano eprovincia fa si che si prospetti una riduzionedell’orario di apertura degliuffici doganali dopo le ore 18. Non èuna volontà della Direzione di Milano odella Lombardia ma un retaggio storicoche ci portiamo dietro dal 1990 ovverodal decreto legislativo 374/90 che sancisceche l’orario normale di aperturadegli uffici delle dogane è 8 – 18. Aqueste condizioni, e con il personale adisposizione, la direzione di Milano nonpuò che fare di necessità virtù e quinditrattare con gli operatori (cioè noi e lealtre categorie interessate) per trovarela soluzione meno dolorosa. La veritàè che bisogna risolvere il problemaalla radice e modificare il d. lgs. 374/90consentendo alle dogane di poter farfare i turni al proprio personale cosìcome avviene in qualsiasi azienda edin molte altre amministrazioni. Questochiediamo alla politica, di togliere leinefficienze che non ci consentono dicompetere a livello europeo. Purtroppoad aggravare la situazione il 1° <strong>giugno</strong>è intervenuto uno stato di agitazione delpersonale dell’Agenzia delle Dogane diMilano 2 e della Direzione Regionaleper la Lombardia che causerà non pochidisservizi alle imprese associate edall’economia lombarda in generale. Ciauguriamo che prevalga in tutti il sensodi responsabilità poichè l’economia italiananon può permettersi un rallentamentodell’operatività quotidiana. Poi lariforma autotrasporto: il mondo dell’autotrasportoattraversa da anni una crisiche sembra non aver fine. Nonostantegli aiuti a pioggia (700 milioni di euroall’anno) e leggi ad hoc non si arriva aduna soluzione. Le normative generate,sebbene meritevoli nelle intenzioni,hanno reso il lavoro davvero complesso:scheda di trasporto, contratti scrittie verbali, normative su carico e scarico,introduzione dei costi minimi di sicurezza:rispettare tutto diventa davverodifficile. Le imprese, sia quelle di autotrasportoche quelle committenti fannofatica a stare dietro a tutte queste regoleche ingessano l’attività operativa.E la realtà è che non si superano i problemidi un settore in crisi. Riteniamosi debba ripensare l’intera normativasull’autotrasporto cercando soluzioninon imposte sotto la minaccia del fermodel Paese ma condivise e realmenteutili per le imprese di autotrasporto.Altro argomento e la certezza di regolee tempi: le imprese hanno bisogno dicertezza dei tempi nella realizzazionedelle opere infrastrutturali, anche diquelle minimali quali possono essereuna rotatoria, un casello autostradale ola viabilità accessoria alla creazione diun nuovo magazzino. Hanno bisognodi certezze sui tempi di pagamento esulla pressione fiscale. Oggi, è tristedirlo, un’impresa che rispetta tutte leregole sa che ad un controllo incorreràcomunque in una qualche infrazione,nel mancato rispetto di qualche regolaformale. Sarebbe auspicabile avereuna vera semplificazione che dica cosaun’impresa deve pagare in modo chiaroe semplice, senza dover successivamenteassistere a multe per il mancatoadempimento di qualche operazioneburocratica. Infine il fisco: nel 2010 èentrata in vigore la riforma dell’IVA. Astretto giro si sono rese necessarie ladichiarazione intrastat anche per i servizi,la presentazione della black list ea breve dovremo adempiere alla richiestadi dichiarare le operazioni sopra i60 - <strong>giugno</strong> 2011

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