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06_giugno - Porto & diporto

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ambiente / porto&<strong>diporto</strong>Napoli combatte la crisi rifiutiMentre Napoli e la sua provinciasono alle prese conl’ennesima emergenza rifiuti,parte la gara d’appalto per il termovalorizzatoredi Napoli Est. Si trattadel secondo impianto della provinciapartenopea (dopo Acerra) ed il primodel capoluogo, da realizzare in 36mesi. Il bando, in particolare, prevedela progettazione definitiva ed esecutivadell’impianto, l’esecuzione dei lavorie la sua gestione per un periodomassimo di 24 anni. L’investimentocomplessivo, totalmente a carico delprivato che si aggiudicherà l’appalto, èdi 349,3 milioni (Iva esclusa). Stazioneappaltante dell’intervento è la strutturacommissariale guidata dal prof. AlbertoCarotenuto nominato a febbraio scorsodal presidente della Regione, StefanoCaldoro, con l’incarico di avviare i lavoridell’inceneritore dell’area orientaledel capoluogo campano. L’impresa cherisulterà vincitrice dovrà realizzare unimpianto da 450 mila tonnellate l’annoche funzionerà su tre linee e sarà completodi un sistema per il trattamentodelle scorie. Ciò permetterà di abbatteredel 30% le emissioni di anidride carbonica.Una volta inertizzate, le scoriepotranno essere utilizzate per l’edilizia:in questo modo si ridurrà drasticamentela necessità di discariche. L’impianto,che brucerà tal quale e produrrà 150 gigawattore(Gwh) l’anno di energia, saràa servizio del comune e della provinciadi Napoli e sorgerà in un’area di 8 ettari,in via De Roberto, dove è previstaanche la realizzazione del depuratoredi San Giovanni a Teduccio. “Il progetto- ha precisato l’assessore regionaleall’ambiente, Giovanni Romano - segueil quadro normativo vigente in materiadi gestione dei rifiuti rispettando il nuovoassetto, previsto a livello europeo,nazionale, regionale delle competenzee dell’organizzazione della gestione deirifiuti.La progettazione del termovalorizzatoreè conforme alle discipline adottatedalla Commissione Europea, al fine digarantire la misurabile e certificata assenzadi elementi di pericolosità per lasalute umana e la tutela dell’ambiente.Per quanto attiene le emissioni inatmosfera sono state previste tutte lemigliori tecnologie disponibili dall’esperienzainternazionale al fine di imporrel’impianto di Napoli Est come unodegli impianti più sicuri, controllati edefficienti nel panorama mondiale”. Laprocedura di gara, in realtà, sarebbedovuta già partire a <strong>giugno</strong> 2009, comestabilì l’allora sottosegretario all’emergenzarifiuti, Guido Bertolaso. Dopol’inaugurazione del termovalorizzatoredi Acerra del marzo precedente, infatti,il sottosegretario, di concerto con ilComune di Napoli, aveva affidato adAsìa Napoli Spa, l’azienda che fornisceservizi di igiene ambientale ai cittadinipartenopei, l’incarico di bandire unagara per la costruzione dell’impianto.Il Consiglio di amministrazione di Asiaha così costituito la Neam Spa (NapoliEnergia Ambiente), la società con il100% di capitale pubblico pari a 500milaeuro che avrebbe dovuto scegliere ilpartner per la costruzione e la gestionedel nuovo impianto, vendendo sulmercato il 49% delle proprie azioni. Ilbando, però, non è stato mai avviato,anche per il ritardo nel passaggio diconsegna dei suoli su cui dovrà sorgereil termovalorizzatore. La Regione, infatti,solo ad ottobre scorso ha affidatola concessione dell’area al comune diNapoli per un periodo di 60 anni conpossibilità di proroga, provvedimentopoi revocato con delibera di giunta regionaledel 22 aprile 2011. Ora, invece,con il nuovo appalto si stabilisce chela concessione del diritto di superficiealla ditta che verrà scelta a seguito dellagara pubblica avrà una durata nonsuperiore ai 25 anni. Alla scadenza laRegione Campania, in qualità di proprietariadel suolo, diventerà proprietariaanche del termovalorizzatore.A rendere appetibile ai privati il bandosaranno gli alti margini di guadagno:il termovalorizzatore, infatti, è ammessoalle agevolazioni tariffarie per lavendita di energia elettrica previste dalprovvedimento Cip 6/1992. Al vincitoredella gara d’appalto andranno anchegli incassi di una parte della tariffa suirifiuti (Tarsu) versata dai cittadini allaprovincia, e cioè 93 euro per ogni tonnellataconferita. La procedura di garaverrà aggiudicata con il criterio dell’offertaeconomicamente più vantaggiosa.Le offerte per partecipare all’appaltodovranno pervenire entro il 15 luglio2011.Brunella Giugliano<strong>giugno</strong> 2011 - 47

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