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equipe di medici e personale specializzato inizia una cura (che si protrarrà per circa tre anni,con il supporto fattivo del sottoscritto e di alcuni amici esterni al Convento) di logopedìa,basata soprattutto sulla scrittura, lettura e ripetizione di semplici frasi, di riconoscimento deipropri errori, di pronuncia di monosillabi, di riconoscimento di colori e di oggetti, di esercizi dimemoria; gli viene anche chiesto di disegnare varie volte, a distanza di mesi, una mappadel lago di Como e di indicare dove fosse il suo paese natale e i paesi principali; cosa chelui esegue perfettamente. Si passa quindi alla lettura di brevi racconti e storielle per ragazzi,di qualche quotidiano, della copiosa corrispondenza che continua ad arrivargli; cosa peròche abbandonerà presto, non rispondendo più a nessuna lettera o cartolina o bigliettoscritto. I vari esercizi gli costano (e gli costeranno sempre) molto impegno e stanchezza, percui non è sempre possibile dare loro una quotidianità e uniformità. Lui stesso “gradisce” dipiù sfogliare libri, riviste e giornali con molte illustrazioni, poiché la lettura lo affatica troppo.Da notare particolarmente il desiderio di continuare a sfogliare testi e riviste che parlino delsuo paese, Mandello Lario (CO).Come era primaP.Arcangelo sembra essere in continuo equilibrio (in realtà molto malfermo) tra le coseche “deve” fare e quelle che gli piacerebbe portare avanti; tra il “personaggio” come eraprima e come è effettivamente adesso; ma da questa battaglia ne esce ormai sempresconfitto, anche se si notano quasi ogni giorno segnali di miglioramento come dipeggioramento. La sua volontà di guarire sembra essere sempre molto altalenante. L‟uomodalla ferrea volontà che ho conosciuto in passato, l‟uomo che pensava agli altri e, se c‟eratempo, anche a se stesso, non c‟è più, è scomparso. Periodicamente viene sottoposto a varitest di apprendimento per verificare “lo stato delle cose”: la sua volontà nel proseguire gliesercizi di logopedìa, le capacità acquisite, se sia necessario proseguire il camminointrapreso. Anche i risultati di questi piccoli esami sono quanto mai discontinui; a volteproducono risultati incoraggianti, a volte invece sembra quasi di essere ancora agli inizi. Iltutto fino al giorno in cui la logopedìa viene del tutto sospesa, con la decisione finale delleterapiste che lo hanno seguito fino a questo momento: è inutile e dannoso per luiproseguire, quello che poteva fare, date le sue condizioni, lo ha fatto; non è più possibileandare avanti così. Anche questa dichiarazione contribuisce a farlo scivolare di più in quellostato di prostrazione in cui già si trova da tempo. In fondo ci si era abituato; uscire dalConvento, prendere l‟autobus, recarsi all‟Ospedale Policlinico, la cura, tornare a casa: eracome fare una passeggiata in città. A fianco della malattia “principale” e delle cureconseguenti, p.Arcangelo viene tenuto sotto osservazione anche per altre patologie che, sepossono essere considerate quasi normali per un uomo della sua età, gli arrecanocomunque molto disturbo. Tra l‟altro viene colpito in questo periodo da trombosi venosaprofonda alla gamba sinistra e da forti dolori di stomaco, ha guai ai denti e problemi allavista. Ha perfino alcuni attacchi epilettici. Periodicamente viene visitato e curato per questiproblemi. Lo sforzo da parte di noi che lo seguiamo “più da vicino” è sempre grande e allamassima attenzione, specialmente per quanto riguarda l‟assunzione dei farmaci di cui luistesso ha bisogno (che gli vengono tenuti nascosti perché non se ne serva da solo). Talesituazione è comune anche di fronte ad alcune limitazioni nei riguardi della suaalimentazione, cui viene sottoposto in simultaneità con l‟assunzione di qualche farmacospecifico. È oltremodo difficile imporgli una dieta, dirgli di non mangiare qualcosa che glipiace ma che nello stesso tempo può recargli danno! Con i medici poi ha sempre unrapporto “in linea” con la sua personalità estroversa e vigorosa (che gli rimarrà attaccataaddosso nonostante le sue condizioni): pare che a volte voglia insegnar loro come devono28Anno XXXIII ● N. 218 ● Ottobre 2011