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50 Interview<br />

I portici di Merano<br />

Foto Ludwig Thalheimer<br />

Intervista a Rainer Schölzhorn<br />

I love shopping<br />

Nata come mercato, la città di Merano<br />

vanta da sempre una tradizione commerciale.<br />

Una risorsa inserita espressamente<br />

anche nel campo del turismo.<br />

Commercio e artigianato: una collaborazione<br />

che ha lasciato le sue tracce nel<br />

racconto della città come luogo fisico<br />

ma anche come spazio sociale e affettivo.<br />

L’architettura dinamica del commercio<br />

viene promossa a rappresentante della<br />

cultura materiale in grado di raccontare la<br />

storia di questa regione. L’oggetto, la merce,<br />

domina nella nostra realtà, fuori dalle<br />

costruzioni sorte ad uso commerciale, senza<br />

didascalie, senza riferimento e ordine<br />

spazio-temporale, suddivisa per tipologie<br />

di attività alle quali è preposta: bere, mangiare,<br />

vestire ecc.. Sembra avere il potere<br />

di attribuire valore all’ambiente urbano.<br />

Dall’incontro non sempre facile tra committenti<br />

illuminati e progettisti impegnati<br />

nascono spazi dove si avverte la presenza<br />

di un’idea di fondo e il grande valore attribuito<br />

alla sua realizzazione concreta.<br />

La speranza è che questo dialogo costruttivo<br />

possa estendersi e contribuire alla<br />

formazione di un nuovo assetto del tessuto<br />

urbano che coinvolga direttamente il<br />

pubblico che interagisce con lo spazio.<br />

Lo abbiamo chiesto a Rainer Schölzhorn,<br />

presidente dell'Azienda di Soggiorno,<br />

del Circondario dei Commercianti, del Settore<br />

Librario nonché proprietario di una<br />

libreria a Merano. Uomo sensibile e attento<br />

al nostro habitat urbano, è alla ricerca di<br />

un processo capace di conferire ai nostri<br />

ambienti una relatività al tempo reale e<br />

simultaneo all’uso. Pur cosciente del fatto<br />

che questi recenti sono stati anni complessi<br />

– d’affermazione di un poderoso<br />

business-system, di un mutamento generale,<br />

di nuovi capitoli e di scoperte, non<br />

ripudia né dimentica la tradizione storica.<br />

È l’unicità delle nostre contraddizioni.<br />

Per Schölzhorn è l’occasione di far convergere<br />

elementi architettonici, sociali, culturali<br />

affinché si possa solo convivere meglio.<br />

Al professionista tocca il compito di mettere<br />

in scena la proprietà della cultura<br />

in materia d’arte, di struttura, di contesto,<br />

Oktober Ottobre 2003 turrisbabel 60<br />

di ambiente fisico e sociale. In questa<br />

realtà, fra tradizioni antiche e la spinta al<br />

cambiamento, il risultato è da leggere<br />

come un libro ma anche da rivivere nelle<br />

sensazioni come guardando lo snodarsi<br />

dei fotogrammi di un film.<br />

(Angela Giudiceandrea)<br />

Turrisbabel Signor Schölzhorn, la percezione<br />

visivo-spaziale della città è determinata<br />

in buona misura dagli ambienti<br />

e dalle immagini proposte (o imposte)<br />

dagli allestimenti commerciali. Si tratta<br />

dell'esperienza immediata vissuta dal<br />

passante, di suggestioni emozionali,<br />

forse superficiali, ma proprio per questo<br />

primarie. La loro qualità riveste un ruolo<br />

di grande responsabilità per la formazione<br />

dell’immagine urbana.<br />

Schölzhorn Come presidente dell’Azienda<br />

di Soggiorno incontro e ricevo tanti personaggi<br />

che vengono qui per la prima<br />

volta e notano cose che noi non vediamo<br />

più, e in particolare guardano molto i negozi.<br />

Questo aspetto della città è diventato<br />

un vero e proprio biglietto da visita.<br />

Del resto la parola tedesca Stadt deriva<br />

dalla definizione: “Es findet etwas statt.”<br />

La città è lì dove succede qualche cosa,<br />

dove c’è movimento, e il mercato era la<br />

cosa che accadeva. Le nostre città, con<br />

i portici, sono nate proprio come mercato.<br />

L’idea, il ricordo di una città è fatto d’immagini<br />

contraddittorie, composite ma<br />

anche uniche: il paesaggio, il gioco delle<br />

luci, e le facciate delle costruzioni, le vetrine.<br />

Da una parte c’è l’ambiente e l’architettura<br />

statica della città, e sovrapposta a questa<br />

c’è l’architettura in continuo movimento<br />

del commercio, dell’arredo urbano e delle<br />

persone. L’architettura che ha la capacità<br />

di combinare il disordine dell’esperienza<br />

vissuta, e valorizza o lascia morire dei<br />

momenti, è da considerarsi come un libro<br />

aperto di quello che la città di fatto è.<br />

TB I negozi possono dunque raccontare<br />

come la città è cresciuta nel tempo, in<br />

anni difficili o di grandeur?<br />

S Certo, raccontano chiaramente anche<br />

queste cose. Ogni negozio racconta una

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