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FuoriAsse #17

Officina della cultura

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Genesi di un’immagine nata dalle parole resistenza e donna<br />

Quando ho realizzato quest’illustrazione non ho potuto fare a meno di pensare<br />

alla fisicità del termine resistenza che ontologicamente richiama l’opposizione.<br />

Si resiste in contrapposizione a qualcosa.<br />

La resistenza è giovane. La resistenza è anche mentale e traslata come questa<br />

figura femminile che volevo sembrasse resistere alla gravità fisica così come alla<br />

gravità dei pensieri verso una liberazione, come indica la gonna, una corolla a<br />

richiamare i petali di tulipano simbolo di libera ispirazione e arbitrio.<br />

Il funambolismo per superare il confine, il limite, scavalcare le linee rette della<br />

consuetudine e della banalità intellettuale e morale.<br />

Resistenza è coraggio di saltare verso una luce accecante, come unica guida la<br />

speranza e la fedeltà verso ciò che sta oltre.<br />

Daniela Iride Murgia<br />

Una conversazione con Fabio Visintin<br />

FV - Quanto pensi che il tuo essere<br />

sarda abbia influito sulla tua estetica?<br />

MIM - Sono originaria di una parte della<br />

Sardegna dove il mare cambia aspetto,<br />

rumore e odore continuamente, ma così<br />

è tutta la Sardegna.<br />

Una terra tanto povera quanto ricca di<br />

antichi segni e significati. Un posto dove<br />

il vento disegna gli alberi storti, dove il<br />

lentisco, il mirto, l’euforbia colorano distese<br />

sterminate di macchia senza tempo,<br />

dove le onde somigliano a volte a<br />

quelle sognate dal pennello dei maestri<br />

giapponesi, un’isola dove sono stati trac -<br />

ciati molti vuoti e silenzi, dove il mare ti<br />

educa dall’alba al tramonto a una palette<br />

di colori infinita, il mio preferito un<br />

verde salvia. Certamente tutto questo<br />

mi ha influenzato. Ma anche grande influenza,<br />

per quasi trent’anni ormai, ha<br />

avuto su di me un’altra isola sposata al<br />

mare: Venezia.<br />

FV - Le tue opere non sembrano subire<br />

particolari influenze dalle mode e dagli<br />

stili maggiormente in voga, tuttavia c’è<br />

qualche autore al quale ti ispiri o per il<br />

quale provi delle affinità.<br />

MIM - Lo studio dell’arte e degli artisti<br />

occupa la maggior parte del mio tempo.<br />

Credo che inevitabilmente si sia influenzati<br />

da quanto è stato prodotto in precedenza.<br />

Sono profondamente convinta<br />

che il nostro segno sia sempre in movimento<br />

e sia una stratificazione dei segni<br />

di altri acquisiti e rielaborati. In noi possono<br />

esserci tracce di artisti e illustratori<br />

insospettabili, per questo posso essere<br />

ispirata anche da quanto apparentemente<br />

più lontano da me come i lavori<br />

di El Lissitzky, Frasconi o Sun Kyung<br />

Cho, per citare un illustratore contemporaneo.<br />

FV - Nel tempo scorrendo le tue opere<br />

mi è parso di notare un progressivo ammorbidimento<br />

delle linee, una maggior<br />

ricerca di armonia nelle forme, è una<br />

maturazione solo estetica o vi è anche<br />

un differente e più addolcito approccio<br />

alla narrazione?<br />

MIM - Mi piace molto stare ad ascoltare<br />

quando qualcuno dall’esterno mi racconta<br />

cosa vede nelle mie illustrazioni,<br />

c’è una gran parte di sommerso che non<br />

ci è dato esplorare nel nostro lavoro,<br />

La Copertina di<br />

FUOR ASSE<br />

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