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FuoriAsse #17

Officina della cultura

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LA<br />

BIBLIOTECA<br />

ESSENZIALE DI<br />

TERRANULLIUS<br />

NARRAZIONI POPOLARI<br />

Alberto Savinio<br />

Vita di<br />

Enrico Ibsen<br />

Adelphi, 1979<br />

di Pier Paolo Di Mino<br />

©Veronica Leffe<br />

FUOR ASSE<br />

122<br />

La prima volta che lessi (ero piuttosto<br />

giovane) Vita di Enrico Ibsen di Alberto<br />

Savinio rimasi senza dubbio colpito, per<br />

non dire turbato, dalla data di pubblicazione<br />

del librino: il 1943. Il libro, infatti,<br />

utilizza la figura del drammaturgo norvegese<br />

per comporre una sbrigativa e<br />

più o meno fantasmagorica biografia<br />

che è, però, soprattutto l’occasione per<br />

una serie di divagazioni trasognate ma<br />

puntualissime (ma dovremo ammettere<br />

prima o poi con Leonardo che la fantasia<br />

è esatta o non è fantasia; e che per<br />

sognare bisogna essere dotati della virtù<br />

di una certa acribia), le quali divagazioni<br />

conducono con il loro moto irresistibile<br />

verso un centro molto stabile, che costituisce<br />

l’argomento dell’opera: la donna e<br />

il femminismo. L’argomento, però, è soprattutto<br />

il femminismo che, racconta e<br />

ragiona Savinio, è l’ultima, la più violenta<br />

e crudele, invenzione del maschio<br />

contro la femmina. Dunque, il mio turbamento<br />

(parlavo di questo) stava tutto<br />

nel fatto che mi sembrava incongruo o<br />

assurdo o perfino immorale che qualcuno<br />

trattasse un tema del genere in piena<br />

guerra, in mezzo a tutto quell’orrore e<br />

quei morti, mentre alcuni eroi rendevano<br />

cara la pelle, e via dicendo; mentre,<br />

insomma, gli altri facevano qualcosa di<br />

molto più civile o nobile o comunque e<br />

soprattutto più utile. Il mio turbamento,<br />

voglio dire, stava nel fatto che non<br />

potevo non vedere con sospetto la piccola<br />

fatica letteraria di Savinio dal momento<br />

che ero chiuso nella fantasia<br />

dell’utile e del civile e dell’ideale e del<br />

ben educato, e di qualsiasi altra norma<br />

conforme: diciamo, mentre ero chiuso<br />

in una fantasia puritana e conformista,<br />

con tutto quello che ciò comporta in termini<br />

di resa incondizionata al disumano.<br />

Vale poco se cerco di giustificarmi<br />

dicendo che la mia generazione ha prediletto<br />

sempre e comunque questa resa<br />

TERRANULLIUS

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